Tessitori, filatori, tintori, feltrai, magliaie e sarte. Saranno loro i protagonisti della Fiera delle lane di San Martino, la mostra-mercato dedicata alle lane e filati locali con dimostrazioni di tessitura manuale, laboratori per bambini e prodotti improntati alla tradizione e alla moda durevole, in programma sabato 6 e domenica 7 novembre, in piazza della SS Annunziata, a Firenze (orario 9-19).
Dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria, la due giorni caratteristica del mese di novembre torna ad animare la piazza fiorentina con in mostra e in vendita, lane di razze autoctone sia in fiocco che in falda, filate artigianalmente o tessute a mano.
“La Fierucola nel mese di novembre ripropone la trecentesca Fiera di San Martino in occasione della quale a Firenze era fatto smercio delle lane e dei panni tinti e tessuti nel contado ed entro le mura della città” – dichiara Sandra Pelli, presidente Associazione La Fierucola di Firenze APS. “Ma se nel trecento, a Firenze arrivava la lana da tutto il mondo, oggi con questa vogliamo privilegiare le lane locali, quelle provenienti da piccoli allevamenti, la filatura artigianale, la tintura naturale, i lavori tessili e la sartoria. Sarà l’occasione per una ripresa in sicurezza di vivere nuovamente le nostre tradizioni”.
Lana, seta, cotone, canapa: durante la due giorni si potranno trovare i filati nelle gradazioni naturali del vello – dal bianco al nero passando per i toni dei grigi e dei castani caldi – oppure filati dai colori unici, tinti con pigmenti naturali (radici di robbia per il rosso fuoco, noce per il marrone, indaco per il blu, edera per il verde, cocciniglia per i rosa, cipolla, tanaceto e camomilla per il giallo).
Tra le novità di questa edizione, dedicata da sempre al tessile etico, sostenibile e rispettoso dell’ambiente segnaliamo sabato 6 novembre l’incontro dal titolo “Storie di lane e pastori”, sulle più recenti iniziative mirate alla reintroduzione delle lane italiane nelle filiere produttive, con un focus sullo smaltimento e sulle iniziative anti-spreco (ore 14). A seguire, alle ore 15.30 circa, l’artigiana/artista Romina Dogliani, che ha adottato la lana delle pecore del suo territorio a materiale d’elezione, racconterà della sua esperienza e mostrerà come trasformare le rustiche lane locali in arazzi, svelando piccoli segreti per realizzare il feltro grazie all’uso di acqua e sapone. Si prosegue domenica 7 con un’introduzione al tema delle tinture naturali e una visita agli stand, tra cui quello del tintore sardo Maurizio Savoldo che ne illustrerà le tecniche (ore 14) e a seguire una dimostrazione di eco-print sui tessuti a cura di Laura dell’Erba.
Non solo tessile. Alla fiera saranno presenti anche altri artigiani, con prodotti che spaziano dall’agricoltura biologica, con frutta e verdura di stagione, vino e olio, formaggi provenienti da allevamenti a cielo aperto e farine di grani antichi ai manufatti creati con materiali naturali e tradizionali come le stoviglie in ceramica, taglieri e utensili in legno d’olivo, casette per uccellini, scarpe fatte a mano con cuoio conciato al naturale, giochi per bambini e saponi naturali.