Dopo il successo dell’apertura di stagione con La bayadère di Rudolf Nureyev, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è ora al lavoro per il prossimo titolo in programma: lo sfavillante trittico balanchiniano di Jewels: in scena dall’11 al 24 marzo gli Smeraldi, i Rubini e i Diamanti torneranno in scena dopo otto anni con tanti ritorni ma anche tanti debutti nei ruoli principali e nel corpo di ballo. Una serata preziosa: tre gemme declinate in danza, ognuna differente per musica, colore e atmosfera; uno dei capolavori di George Balanchine, maestro indiscusso del Novecento.
Subito dopo la scomparsa di Carla Fracci il Direttore del Ballo Manuel Legris aveva annunciato un gala per onorarne la memoria nel segno della grande danza: il Gala Fracci sarà in scena sabato 9 aprile e vedrà protagonisti i primi ballerini, i solisti, il corpo di ballo della Scala e straordinari ospiti del calibro di Alessandra Ferri, Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Carsten Jung.
Il primo marzo sarà una data da segnarsi in agenda: alle ore 10 si apriranno infatti le vendite per questo straordinario appuntamento.
JEWELS
Coreografia George Balanchine
© The George Balanchine Trust
Emeralds
Ripresa da Ben Huys
Musica Gabriel Fauré
Rubies
Ripresa da Patricia Neary
Musica Igor’ Stravinskij
Roberto Cominati, pianoforte
Diamonds
Ripresa da Ben Huys
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Scene Peter Harvey
Costumi Karinska
Direttore
Paul Connelly
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
A George Balanchine
è dedicato il titolo di marzo per una serata preziosa che riporterà in scena tre gemme coreografiche e musicali: gli Smeraldi, i Rubini e i Diamanti di Jewels. Nel 2011, alla Scala e nelle tournée successive, cosi come nella ripresa del 2014, i “Gioielli” scaligeri per la prima volta riuniti ottennero il plauso di pubblico e critica. Balanchine fu ispirato dall’arte del disegnatore di gioielli Claude Arpels e scelse una musica che rivelasse l’essenza di ciascun gioiello (Gabriel Fauré, da Pelléas et Mélisande e da Shyloch per gli “Smeraldi”; il Capriccio per pianoforte e orchestra di Stravinskij per i “Rubini”; estratti dalla Sinfonia n.3 in re magg. op. 29 di Čajkovskij per i “Diamanti”).
Ogni sezione di Jewels è differente per musica e atmosfera, e permette di riconoscere alcune linee fondamentali del percorso creativo di Balanchine, del suo rapporto con la musica e i suoi compositori d’elezione, con le scuole e gli stili della storia della danza. Emeralds richiama le danze ottocentesche del romanticismo francese. Rubies è frizzante e spiritoso, e incarna appieno la collaborazione fra Stravinskij e Balanchine. Diamonds rievoca l’ordine e la grandeur della Russia Imperiale e del Teatro Mariinskij, dove Balanchine crebbe artisticamente.
The performance of “Jewels”, choreography by George Balanchine © The George BalanchineTrust, a Balanchine® Ballet, is presented by arrangement with the George Balanchine Trust and has been produced in accordance with the Balanchine Style® and Balanchine Technique® Service standards established and provided by the Trust.
Date
- Venerdì 11 marzo 2022 – ore 20 – Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto
- Giovedì 17 marzo 2022 – ore 20 – Turno P
- Venerdì 18 marzo 2022 – ore 20 – Fuori abbonamento
- Domenica 20 marzo 2022 – ore 14.30 – Turno N
- Martedì 22 marzo 2022 – ore 20 – Turno R
- Mercoledì 23 marzo 2022 – ore 20 – Invito alla Scala per giovani e anziani
- Giovedì 24 marzo 2022 – ore 20 – Turno H BallettoUNDER30
Prezzi
da € 10 a € 152 (inclusa prevendita)
https://www.teatroallascala.org/it/index.html
Prima delle prime – Balletto
Teatro alla Scala con Amici della Scala
Giovedì 3 marzo 2022, ore 18
Ridotto dei Palchi “A.Toscanini”
Silvia Poletti: Tra chorus line e nostalgie imperiali. Il supremo omaggio di Balanchine all’arte del balletto.
9 aprile 2022 – ore 20
Gala Fracci
Prima edizione
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Direttore Manuel Legris
Artisti ospiti
Alessandra Ferri
Marianela Nuñez
Olga Smirnova
Svetlana Zakharova
Roberto Bolle
Carsten Jung
Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore
Valery Ovsyanikov
da Giselle (coreografia Jean Coralli-Jules Perrot, ripresa di Yvette Chauvirè, musica Adolphe Adam)
da Excelsior (coreografia Ugo Dell’Ara, musica Romualdo Marenco)
da Chéri (balletto di Roland Petit, musica Francis Poulenc)
da Romeo e Giulietta (coreografia Rudolf Nureyev, musica Sergej Prokof’ev)
da L’heure exquise (regia e coreografia Maurice Béjart, musica Gustav Mahler)
da La vedova allegra (coreografia Ronald Hynd, musica Franz Lehár)
da Lo schiaccianoci (coreografia e regia Rudolf Nureyev, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij)
da La strada (coreografia Mario Pistoni, musica Nino Rota)
da La Péri (coreografia Jean Coralli, ripresa Loris Gai, musica Friedrich Burgmüller)
Cachucha (coreografia da Jean Coralli, musica Casimir Gide)
da La Bella addormentata nel bosco (coreografia e regia Rudolf Nureyev, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij)
da Onegin (balletto di John Cranko, musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij )
La morte del cigno (coreografia Mikhail Fokin, musica Camille Saint-Saëns)
da Symphony in C (coreografia George Balanchine© School of American Ballet, musica Georges Bizet)
Prezzi
da € 10 a € 180 (inclusa prevendita)
Apertura delle vendite: 1 marzo ore 10.00
Gala Fracci
Prima edizione
Sabato 9 aprile 2022
Carla Fracci è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, personaggio di riferimento per il Teatro alla Scala e per tutta la cultura italiana. Una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto.
Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a lei intitolato, un tributo alla sua grandezza; un omaggio a colei che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura e della danza italiana nel mondo che vuole divenire, ad ogni stagione, un appuntamento fisso, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.
“Spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”. Così aveva commentato Manuel Legris alla notizia della scomparsa di Carla Fracci.
E con questo spirito, la prima edizione del Gala a lei intitolato non poteva che essere avvolto dalla sua storia, e da suggestioni legate a titoli di repertorio che hanno visto in Carla Fracci una protagonista speciale, che ha saputo, con la sua cifra interpretativa, rendere unici e memorabili questi ruoli (Giselle, La Péri, Lo schiaccianoci, Symphony in C, Onegin, La vedova allegra, Cachucha, La morte del cigno, La Bella addormentata nel bosco), e titoli creati per lei che restano indissolubilmente legati alla sua iconica immagine (Excelsior, Chéri, La strada, L’heure exquise, Romeo e Giulietta).
Protagonisti di questo appuntamento, che vedrà sul podio Valery Ovsyanikov a dirigere l’Orchestra della Scala, tutto il Corpo di Ballo con i suoi primi ballerini e solisti, e artisti internazionali del calibro di Alessandra Ferri, Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Svetlana Zakharova, Roberto Bolle e Carsten Jung. Alessandra Ferri, accanto a Carsten Jung, ballerino di punta per molti anni dell’Hamburg Ballett porta alla Scala per la prima volta un estratto da L’heure exquise, con cui ha celebrato lo scorso giugno i suoi quarant’anni di carriera e che è diventato, con la scomparsa di Carla, un omaggio ancora più commosso a colei che creò con Maurice Béjart il personaggio di Winnie. L’eterea fragilità e la struggente eleganza della Morte del cigno sarà impersonata da Svetlana Zakharova, mentre nell’Adagio della rosa dalla Bella addormentata vedremo una inedita Aurora per la Scala: Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet che assieme a Roberto Bolle danzerà anche il passo a due da La vedova allegra. Roberto Bolle avrà anche una altra partner d’eccezione, che per la prima volta si esibisce alla Scala: nel passo a due dal primo atto di Onegin, Olga Smirnova, prima ballerina del Teatro Bol’ŝoj.
Prima parte
Giselle
Dall’Atto II: Myrtha e le Willi
Coreografia Jean Coralli-Jules Perrot
Ripresa coreografica Yvette Chauvirè
Musica Adolphe Adam
Excelsior
Passo a due dall’Atto II
Coreografia Ugo Dell’Ara
Musica Romualdo Marenco
Chéri
Passo a due dal quadro secondo
Balletto di Roland Petit
Musica Francis Poulenc
Romeo e Giulietta
Pas de deux dall’Atto I Coreografia Rudolf Nureyev
Musica Sergej Prokof’ev
L’heure exquise
Variazioni su un tema di Samuel Beckett (Oh, les beaux jours)
Estratto
Regia e coreografia Maurice Béjart
Musica Gustav Mahler
Alessandra Ferri – Carsten Jung
La vedova allegra
Passo a due dall’Atto III
Coreografia Ronald Hynd
Musica Franz Lehár
Marianela Nuñez – Roberto Bolle
Lo schiaccianoci
Dall’Atto II : Valzer dei fiori e Grand pas de deux
Coreografia e regia Rudolf Nureyev
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Seconda parte
La strada
ensemble e passo a due
Coreografia Mario Pistoni
Musica Nino Rota
La Péri
Passo a due
Coreografia Jean Coralli
Ripresa coreografica Loris Gai
Musica Friedrich Burgmüller
Cachucha
Coreografia da Jean Coralli
Musica Casimir Gide
La Bella addormentata nel bosco
Adagio della Rosa – dall’Atto I
Coreografia e regia Rudolf Nureyev
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Marianela Nuñez
Onegin
Passo a due dall’Atto I, secondo quadro
Balletto in tre atti di John Cranko
Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Arrangiamento e orchestrazione di Kurt-Heinz Stolze
Olga Smirnova – Roberto Bolle
La morte del cigno
Coreografia Mikhail Fokin
Musica Camille Saint-Saëns
Svetlana Zakharova
Symphony in C
IV movimento e finale
Coreografia George Balanchine
© School of American Ballet
Musica Georges Bizet