di Emiliano Brioschi
regia Emiliano Brioschi
con Emiliano Brioschi e Cinzia Spanò
luci Claudine Castay
audio e video Elvio Longato
produzione Brioschi/Spanò – in collaborazione con a.ArtistiAssociati – Artefici Residenze Creative Friuli Venezia Giulia
Vincitore Artefici / Gorizia FVG 2019 – Finalista “Dante Cappelletti 2019”– Menzione Speciale Giuria Popolare “Dante Cappelletti 2019”
Presentato nell’ambito della rassegna Nuove Storie 2021, dove ha colpito il pubblico per il suo rigore interpretativo e al contempo per la capacità di emozionare, torna in stagione all’Elfo Puccini la creazione di Emiliano Brioschi.
Lo spettacolo porta al centro della scena due episodi che hanno segnato tragicamente le cronache di quarant’anni fa: il rapimento e l’omicidio di Roberto Peci il 3 agosto 1981 e la prigionia e la morte della terrorista Ulrike Meinhof, trovata impiccata, nel carcere tedesco dov’era richiusa, il 9 maggio 1976.
Ulrike Meinhof è una guerrigliera clandestina tra i fondatori della RAF – Rote Armee Fraktion – gruppo terroristico responsabile dei più eclatanti attacchi allo stato tedesco. Roberto Peci viene sequestrato, imprigionato e condannato a morte dalle Brigate Rosse. La sua condanna a morte è la prima, in Italia, ripresa da una telecamera.
Due racconti che affrontano, per diversi motivi tra loro, il principale aspetto fondante del lavoro, la costrizione. La costrizione dell’essere umano in un luogo chiuso, limitante e limitato, dove il movimento e il pensiero individuale si deformano nella follia e nella resa dei conti finale con se stessi e le proprie scelte.
Due monologhi che si intrecciano tra loro senza soluzione di continuità, destinati a trasformarsi in tragedia personale, e collettiva, dove ognuno dei protagonisti proverà a ripercorrere la propria vita, la propria storia, le scelte compiute e gli eventi che li hanno portati a concludere la propria esistenza.
«Sono stati anni di grandi ideali, gli anni in cui hanno vissuto Ulrike Meinhof e Roberto Peci. Anni che hanno generato movimenti, sogni, delusioni e infine, enormi violenze. C’è chi li ha percorsi con sufficienza, chi con distacco, chi li ha cavalcati per formare le proprie future carriere professionali, e chi, purtroppo, li ha affrontati come si affronta una guerra. Individuando il proprio nemico e provando a colpirlo con tutti i mezzi. In questo scontro c’è chi ha perduto tutto. La famiglia, gli affetti, la libertà, e infine, la vita.
Life vuole soffermarsi sulla sorte di un uomo e di una donna. Vuole dirci chi erano, cosa volevano e in che modo sono state straziate le loro esistenze. Vuole raccontarci, soprattutto, gli ultimi istanti della loro vita. Il settimo piano del carcere speciale di Stammaheim in Germania e un appartamento, covo delle Brigate Rosse, nella città di Roma, saranno i luoghi dove, grazie alla finzione teatrale, potremo dare loro, forse, un ultimo barlume di luce, un’ultima possibilità per poterci raccontare il proprio pensiero.
Il teatro d’attore è il perno su cui ruota tutto il lavoro. Brioschi e Spanò insieme sulla scena, seppur divisi nelle solitudini dei loro personaggi, intrecciano i propri testi muovendo l’attenzione dello spettatore da un fuoco all’altro in un ritmo serrato di parole, di gesti e di intime confessioni, rifiutando qualsiasi forma realistica, ma anzi, opponendo la forma poetica alla realtà documentaristica della vicenda. E tentano, attraverso la struttura idealizzata di una condizione costrittiva, di proporre al pubblico le domande che sono spina dorsale di tutto il progetto: quando il fondamentalismo di un ideale prende il sopravvento sulla vita delle persone? E quali sono le conseguenze, per se stessi, e per ciò che gli sta attorno?».
Emiliano Brioschi
TEATRO ELFO PUCCINI
sala Bausch
corso Buenos Aires 33, Milano
Mart/sab. ore 19.30
dom. ore 15.30
Prezzi: intero € 33
rid. giovani e anziani €17,50
online da € 16,50
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org