La classe borghese e la società capitalista diventano il bersaglio della feroce e cinica critica di Die Dreigroschenoper – L’Opera da tre soldi, dramma in prosa e versi di Bertold Brecht con musiche di Kurt Weill. Scritta nel 1928, ma ancora attualissima, questa vicenda che vede intrecciare amore, violenza e denaro, anima il Teatro Argentina di Roma, dall’11 al 15 ottobre (repliche sold out) segnando il ritorno, a distanza di 40 anni di assenza dalle scene italiane, dal leggendario Berliner Ensemble fondato proprio da Bertolt Brecht nell’ambito della 37esima edizione del Romaeuropa Festival. L’allestimento porta la prestigiosa firma di Barrie Kosky, tra i massimi registi teatrali e d’opera della scena internazionale che rilegge con occhio contemporaneo la vicenda che ridicolizza la società borghese e il capitalismo mostrandone le insieme contraddizioni: al centro, il gangster Mackie Messer, re dei mendicanti che organizza il “lavoro” dei mendicanti e sposa Polly Peachum contro il parere del padre, Gionata Geremia Peachum, noto strozzino londinese. L’opera da tre soldi di Brecht nasce come dramma in musica, adattamento della traduzione di Elisabeth Hauptmann della Beggar’s Opera (L’Opera del Medincante) di John Gay: parte essenziale dell’opera, sono proprio le musiche di Kurt Weill, ormai diventate celeberrime, fra canzoni e ballate che nascono dalla manipolazione del compositore di strumenti, timbri, generi e forme intrecciando la musica alla parola. La compagnia del Berliner Ensemble, che conta 28 attori, collabora stabilmente con i maggiori registi della scena internazionale per produzioni ospitate in tutto il mondo. L’allestimento dell’Opera da tre soldi è affidata stavolta a Barrie Kosky, australiano di Melbourne, classe 1967, celeberrimo regista d’opera e di prosa, già pluripremiato direttore generale e artistico della Komische Oper Berlin per dieci anni. Stavolta Kosky, che porta in scena Nico Holonics, Cynthia Micas, Tilo Nest, Constanze Becker, Kathrin Wehlisch, Laura Balzer, Bettina Hoppe, Josefin Platt, Julia Berger, Julie Wolff, Dennis Jankowiak, Timo Stacey, articola la vicenda su un palcoscenico estremamente spoglio, animato da una grandiosa impalcatura essenziale con scale e praticabili di Rebecca Ringst dove si muovono e si spostano i numerosi attori con i costumi, fra smoking e soprabiti di lusso, di Dinah Ehm per uno spettacolo elegante e coinvolgente. In scena l’orchestra (Adam Benzwi, Doris Decker, Stephan Genze, Lorenz Jansky, James Scannell, Ralf Templin, Otwin Zipp) diretta da Adam Benzwi. Dall’ 11 al 15 ottobre a Roma, biglietti da € 30 a € 50, info e dettagli su romaeuropa.net.
Fabiana Raponi