STAGIONE CAPITALE
TEATRO ROSSINI
DANZA – 23-24
7 / novembre
ATERBALLETTO
OVER DANCE
UN JOUR NOUVEAU
RACHID OURAMDANE
BIRTHDAY PARTY
ANGELIN PRELJOCAJ
24 / novembre
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY
BALLADE
ELEGIA
ENRICO MORELLI
BALLADE
MAURO BIGONZETTI
28 / dicembre
BALLETTO DI MILANO
LO SCHIACCIANOCI
FEDERICO VERATTI
[fuori abbonamento]
2 / febbraio
NATURALIS LABOR
TRIPLE BILL
MARCO CANTALUPO, KATARZYNA GDANIEC
NOA ZUK, SHARON FRIDMAN
7 / aprile
LA VERONAL / MARCOS MORAU
PASIONARIA
16 / aprile
EMANUEL GAT DANCE
LOVETRAIN 2020
EMANUEL GAT
31 / maggio
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
RECOLLECTION OF A FALLING
Postiamo il futuro
JACOPO GODANI
MAURO ASTOLFI
Da novembre 2023 a maggio 2024 brilla la Stagione Capitale Danza per la riapertura del Teatro Rossini a Pesaro, capitale italiana della cultura 2024, nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura, main partner Gruppo Hera.
Il sipario il 7 novembre si apre su Over dance, nuova creazione per la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto di due rinomati coreografi quali Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane che affrontano il tema della trasformazione del corpo con una serata con interpreti senior (dai 65 ai 79 anni). Il progetto, poetico e permeato da domande universali, è composto da due performance – Un jour nouveau di Rachid
Ouramdane e Birthday Party di Angelin Preljocaj – e ha riscosso un successo trionfale al debutto a Parigi dello scorso febbraio.
Sotto il titolo Ballade – Premio Danza & Danza 2022 come miglior produzione italiana – la MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, presenta il 24 novembre uno spettacolo composto da due inedite coreografie firmate da due autori italiani, Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli. I brani, interpretati dai danzatori della MMCDC, accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse: Ballade di Bigonzetti è
un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca, mentre Elegia di Morelli è ambientato e racconta la nostra epoca attuale, periodo che mai come ora porta vertigine e smarrimento, ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio.
Il 2024 si apre il 2 febbraio con Triple Bill, tre coreografie di Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec, Noa Zuk e Sharon Fridman per Naturalis Labor. Ad apertura di serata On, in polacco “lei”, coreografia di Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec per quattro danzatrici – Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina, Alice Risi, Elisa Spina- che passa dall'armonia alla rivolta e rivela la libertà, il potere e l'inventiva delle donne. Take 2 è una
creazione per Alice Risi e Luca Parolin di Noa Zuk, coreografa israeliana che porta l’impronta di anni di lavoro con la prestigiosa compagnia Batsheva. Sharon Fridman, coreografo israeliano, in Hasta Cuàndo che conclude la serata esplora le relazioni d’amore attraverso una modalità compositiva che genera molteplici sensazioni affidando la danza a Raphael Candela, Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina, Giuseppe Morello, Luca
Parolin, Mirko Paparusso.
Un sensazionale lavoro di La Veronal, acclamata compagnia spagnola di danza contemporanea diretta da Marcos Morau, Pasionaria, giunge al Teatro Rossini il 7 aprile. Lo spettacolo dipinge un mondo immaginario, forgiato da
uno sforzo collettivo, il luogo che chiamiamo progresso, dove la vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta ideale hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni. In scena otto danzatori
mostrano gli effetti di questa perdita, un lavoro che mette in discussione il concetto di progresso e i valori che dominano la nostra società.
Da sempre interessato al rapporto tra strutture musicali e coreografiche, il coreografo Emanuel Gat, uno dei più importanti e prolifici d’Europa, arriva a Pesaro il 16 aprile con la sua acclamat creazione Lovetrain2020, una sorta di “musical” contemporaneo costruito sui successi dei Tears for Fears. Attraverso la band culto degli anni Ottanta, icona della new wave britannica con i suoi intramontabili pezzi (Mad world, Shout, Everybody
Wants to Rule The World, Change, Sowing The Seeds Of Love), il coreografo si tuffa nel “vibe” e nella spinta utopica di un’epoca ed esplora le possibilità espressive ed emotive scaturite dall’intreccio tra danza e musica pop. Quattordici i danzatori in scena pronti a una vera e propria esplosione di energia.
La conclusione della stagione di Danza il 31 maggio festeggia i 30 anni di Spellbound Contemporary Ballet, realtà di punta nella rappresentanza italiana su scala internazionale, con Recollection of a falling. Postiamo il futuro, programma in due parti con le creazioni di Jacopo Godani, tra i nomi di eccellenza italiana nel mondo, e Mauro Astolfi, coreografo capace di coniugare con grande maestria poesia e precisione. “Viviamo in
un pianeta pieno di ricordi – scrive la compagnia nelle note di presentazione dello spettacolo -, abbiamo impiegato circa trent’anni per imparare come assemblare i nostri e non diventarne schiavi. Il ricordo della prima
caduta, quell’attimo prima e soprattutto quell’attimo dopo che ci ha fatto capire che è stato un bene spingerci verso esperienze più profonde. Questo è il nostro punto di partenza, nato dall’idea e dal tentativo di parlare dell’interconnessione di tutto quello che abbiamo attraversato”.
Appuntamento fuori abbonamento con Lo Schiaccianoci del Balletto di Milano diretto da Carlo Pesta, per le feste di fine anno il 28 dicembre. L’ambientazione con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile, le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti che interpretano le coreografie di Federico Veratti, conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza.
Con la stagione di danza torna anche Oltre la Scena, ciclo di brevi incontri online (Zoom) pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Francesca Pedroni, giornalista, critico e studiosa di danza.
Vendita nuovi abbonamenti dal 30 settembre presso Teatro Rossini 0721 387621 e online su www.vivaticket.com. Informazioni dettagliate su www.amatmarche.net. Inizio spettacoli feriali ore 21, domenica ore 17.
7 / novembre
ATERBALLETTO
OVER DANCE
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Centro Coreografico Nazionale (Reggio Emilia)
sostenitore e partner scientifico Fondazione Ravasi Garzanti (Milano)
coproduzione Ballet Preljocaj (Aix-en-Provence), Chaillot – Théâtre national de la Danse (Parigi)
Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale (Modena), Festival Aperto /
Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento)
in partnership con Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite
con il sostegno di Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana
di sostegno alla creazione contemporanea e Institut français
spettacolo nominato al Fedora – Van Cleef & Arpels Dance Prize 2022
co-finanziato dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
UN JOUR NOUVEAU
danzatori Darryl E. Woods e Herma Vos
coreografia Rachid Ouramdane
musica originale Jean-Baptiste Julien
additional music Sam Cooke (Everybody loves to Cha Cha Cha)
Stephen Sondheim (testo da Send in the Clowns)
luci Stéphane Graillot
assistente alla coreografia Mayalen Otondo
[durata 15 minuti]
BIRTHDAY PARTY
danzatori Mario Barzaghi, Sabina Cesaroni, Patricia Dedieu
Roberto Maria Macchi, Elli Medeiros, Thierry Parmentier
Marie-Thérèse Priou, Bruce Taylor
coreografia Angelin Preljocaj
musica 79D
additional music Anton Bruckner, Józef Plawiński, Paul Williams
Lee Hazlewood, Johann-Sebastian Bach, Maxime Loaëc
Craig Armstrong, Stinky Toys
luci Eric Soyer
costumi Eleonora Peronetti
assistenti alla coreografia Claudia De Smet, Macha Daudel
[durata 50 minuti]
Due coreografi affermati, ciascuno con una cifra precisa, affrontano in una creazione per la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia alcuni temi di straordinario interesse, non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età.
L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo, al contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport?
Più in generale, il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società e nella sensibilità di ciascuno di noi. La danza permette di approfondire una ricerca in primo luogo artistica. Angelin Preljocaj, il coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non è alla ricerca soltanto di ex danzatori. Sono anche le persone che gli interessano per questo progetto, capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e
intenso.
Rachid Ouramdane cerca incessantemente nuove sfumature espressive e sperimenta i confini del corpo umano, arrivando fino al circo. In quest’occasione il suo interesse si è naturalmente orientato al music-hall, uno spazio straordinario per la danza popolare e colta, e anche una dimensione sociale.
Per Angelin Preljocaj come per Rachid Ouramdane è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per questionare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo. Interpreti (danzatori e non danzatori) “senior”: ecco il cuore artistico di un ampio progetto che affronta un tema partendo dal punto di vista della danza. Alla proposta di creare oltre confini certi, i due coreografi hanno risposto con la
generosità, la curiosità e l’energia intellettuale che è loro propria. Diversamente da altre importanti esperienze, che hanno voluto prolungare la carriera a nuclei di danzatori, in questo progetto l’obiettivo è poetico, e cristallizza domande davvero universali. Quella centrale ci viene suggerita proprio da Preljocaj: qual è l’età di un corpo?
Lo spettacolo rappresenta una coproduzione internazionale e si apre alla dimensione della ricerca, dei laboratori e degli incontri dedicati al tema, grazie al partner scientifico che ci accompagna, la Fondazione Ravasi Garzanti di Milano.
Gigi Cristoforetti
Direttore
Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Centro Coreografico Nazionale (Reggio Emilia)
UN JOUR NOUVEAU
Non c’è danza senza corpo e non c'è corpo che non invecchi. L’nvecchiamento del corpo è spesso percepito
come una regressione, eppure molti danzatori si sono reinventati invecchiando. Ad esempio, il butō di Kazuo Ohno ci ricorda che invecchiare non significa necessariamente arrendersi o indebolirsi fisicamente. Non sembra una fine ma piuttosto un inizio, come un’eco di una canzone di Etienne Daho, Le premier jour du reste de ta vie,
che evoca il passare del tempo e l’inizio delle cose. Questo antagonismo l'ho percepito nel mio incontro con Herma Vos e Darryl E. Woods, che hanno già una lunga carriera artistica. Parlare con loro, vederli danzare, ha evocato molte capacità di resilienza di fronte agli eventi della vita. Sorprendentemente, mentre stavamo lavorando a un pezzo che sonda lo scorrere del tempo, mi hanno suggerito di sospenderlo. Rachid Ouramdane
RACHID OURAMDANE
Nasce a Nîmes nel 1971. All’età di dodici anni, ha scoperto la danza attraverso l’hip-hop. Si impegna in questo stile, che era in pieno sviluppo negli anni 80 e’ 90 e che era radicato nella cultura dei quartieri residenziali ed era un veicolo di emancipazione fisica e politica. Ha anche seguito corsi intensivi di danza classica e moderna.
All’inizio degli anni 90, abbandona gli studi di biologia per dedicarsi alla danza e si unisce al Centre national de la danse contemporaine di Angers. Come performer e coreografo, ha collaborato con Meg Stuart, Odile Duboc, Hervé Robbe, Alain Buffard, Christian Rizzo, Julie Nioche ed Emmanuelle Huynh. Le creazioni di Rachid Ouramdane sono spesso segnate dal sigillo della testimonianza e dell’esperienza intima (bambini rifugiati,
vittime di torture o disastri naturali, atleti dilettanti, ecc.) da cui tesse una coreografia strutturata. Rachid Ouramdane collabora con artisti circensi (Collectif XY), drammaturghi (Pascal Rambert, Sonia Chiambretto, ecc.), artisti visivi (Nicolas Floch' e Mehdi Medacci) e musicisti (Jean-Baptiste Julien e Alexandre Meyer), sia per le proprie creazioni che per lavori su commissione o workshop. Con un progetto ambizioso basato sulla diversità e l’ospitalità, è direttore di Chaillot – Théâtre national de la Danse dall'aprile 2021. Continuando in questo spirito di apertura al mondo e all’incrocio di discipline, ha scelto come artisti associati personalità diverse come Giselle
Vienne, Nacera Belaza, Aurélie Charon, Fanny de Chaillé, Dorothée Munyaneza, il Collectif XY, François Chaignaud, Faustin Linyekula e Kery James.
BIRTHDAY PARTY
Ogni anno, in un giorno fisso, il nostro compleanno aggiunge un'unità al conto della nostra esistenza.
Ma qual è l'età di un corpo? Si tratta dell'età biologica o di quella legata alla pratica della sua attività? È l'età
che gli altri gli attribuiscono o quella che l'essere in questo corpo sente?
Volevo condividere questa domanda con persone che hanno avuto il privilegio, e in un certo senso la possibilità, di attraversare diverse età della vita.
In questo progetto gli interpreti, di età compresa tra i 67 e gli 80 anni, cercano di rispondere, e potrebbero ben riecheggiare la frase di Spinoza l’anima è un pensiero del corpo.
Che pensiero generano questi corpi? Come possono allontanarci da idee preconcette, come possiamo sviluppare una scrittura coreografica specifica e cercare così di avvicinarci ai limiti di questi corpi che invecchiano?… ma soprattutto divertendosi con loro, come a una festa di compleanno che prende la forma di un esorcismo che ci porta negli interstizi del tempo di una vita umana. Angelin Preljocaj
ANGELIN PRELJOCAJ
Nasce nella regione di Parigi, in Francia, e ha iniziato a studiare balletto classico prima di passare alla danza contemporanea, che ha studiato con Karin Waehner, Zena Rommett, Merce Cunningham, e più tardi Viola Farber e Quentin Rouillier. Si è poi unito a Dominique Bagouet prima di fondare la propria compagnia nel dicembre 1984.
Dai suoi inizi, ha creato 55 opere coreografiche, che vanno dall’assolo a formazioni più grandi, tra cui Romeo e Giulietta, Biancaneve, Il lago dei cigni, balletti narrativi con pezzi più astratti come Empty moves, Still Life, Deleuze / Hendrix.
Il Ballet Preljocaj esegue circa 120 date all’anno in tournée, in Francia e all’estero.
Angelin Preljocaj collabora regolarmente con altri artisti in vari campi come la musica (Goran Vejvoda, Air, Laurent Garnier, Granular Synthesis, Karlheinz Stockhausen), le arti visive (Claude Lévêque, Subodh Gupta, Adel Abdessemed), design (Constance Guisset), moda (Jean Paul Gaultier, Azzedine Alaïa), disegno (Enki Bilal) e letteratura (Pascal Quignard, Laurent Mauvignier), e film d’animazione (Boris Labbé).
Le sue produzioni fanno ormai parte del repertorio di numerose compagnie, molte delle quali gli commissionano anche produzioni originali (New York City Ballet, Staatsoper Berlin, Paris Opera Ballet…). Ha anche diretto e collaborato a diversi film del suo lavoro coreografico. Angelin Preljocaj ha ricevuto numerosi premi, tra cui il
Benois de la danse nel 1995, il "Bessie Award nel 1997, Les Victoires de la musique nel 1997, il Globe de Cristal" per Snow White nel 2009 e il Samuel H. Scripps Price nel 2014. Nell’aprile 2019 è stato nominato
all’Accademia di Belle Arti nella nuova sezione coreografia.
Nel 2022 è stato invitato a creare una breve coreografia per un'applicazione per smartphone chiamata Danse l’Europe! che è un progetto partecipativo europeo, aperto a tutti, e permette a tutti di appropriarsi di una danza tramite audio-guida.
24 / novembre
MM CONTEMPORARY
DANCE COMPANY
BALLADE
produzione MM Contemporary Dance Company
coproduzione Teatro Comunale di Modena
con il sostegno di ATER Fondazione
Comune di Correggio, Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio
Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia
Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Centro Permanente Danza – Reggio Emilia
Lo spettacolo Ballade ha vinto il Premio Danza & Danza 2022 come miglior produzione italiana Sotto il titolo Ballade la MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, presenta un nuovo spettacolo composto da due inedite coreografie firmate da due autori italiani, Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli. I brani, interpretati dai danzatori della MMCDC, accompagneranno il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse: Ballade di Bigonzetti è un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca, mentre Elegia di Morelli è ambientato e
racconta la nostra epoca attuale, periodo che mai come ora porta vertigine e smarrimento, ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio.
ELEGIA
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi
Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
coreografia Enrico Morelli
musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Nuvia Valestri
voce recitante Isidora Balberini
assistente alla coreografia Paolo Lauri
testi di Mariangela Gualtieri
estratti da Sii dolce con me, sii gentile – in Bestia di gioia [Einaudi Editore, 2010]
Alcesti in Bestia di gioia [Einaudi Editore, 2010]
Canto di ferro in Paesaggio con fratello rotto [L. Sossella Editore, 2007]
Gli altri sono troppi per me in Senza polvere senza peso [Einaudi Editore, 2006]
[durata 35 minuti]
Persone alla ricerca della propria strada e della propria identità, accomunate dalla medesima inclusione in un periodo storico, in un’epoca come quella attuale, che porta vertigine e smarrimento. Individui che tracciano nuove traiettorie e che ricercano inedite strade per recuperare la propria rotta, in un momento di esilio dalla normalità. Un racconto di momenti e rapporti perduti, insieme alla ricerca, nella propria memoria, di immagini e
paesaggi che ci erano familiari e di conforto. Un viaggio onirico per ritrovare il proprio essere ormai smarrito.
Una danza corale che ci immerge in un vortice di linee e traiettorie che si incontrano e si intrecciano, in un apparente caos primordiale fino al ritorno della quiete, che porta in sé la scelta di abbandonarsi alla speranza ritrovata, in vista di una nuova rinascita. Un elogio della cura, del prestare attenzione agli altri, amplificato dalle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri.
BALLADE
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi
Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi
Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella
coreografia e regia Mauro Bigonzetti
musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen
Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Silvia Califano
assistente alla coreografia Roberto Zamorano
maestro ripetitore Paolo Lauri
[durata 50 minuti]
La nuova creazione di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company vuole essere un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca. Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, le sue euforie cancellate, le insensatezze collettive, “i sogni buttati a mare”, ma che nello
stesso tempo rilancia anche lo stile di vita di quegli anni, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento.
Un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai danzatori della MMCDC e cucito su una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi protagonisti di quel periodo, da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen, sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP.
La coreografia trae anche ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca, vuole essere un omaggio allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, che in quegli anni operò e produsse i suoi maggiori capolavori.
Attraverso una narrazione astratta, la partitura coreografica dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio e della corazza che lo accompagna, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile. Un viaggio che ci porta a scoprire il dolore, l’amore, l’abbandono e la rinascita. Un viaggio simbolico alla ricerca incessante di una nuova rinascita collettiva dove la bellezza arricchisce e guida il nostro cammino.
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY
Compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola, nasce nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l’obiettivo di favorire scambi e alleanze fra artisti italiani e internazionali, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori di Michele Merola e alle creazioni firmate da coreografi europei e italiani come Maguy Marin, Mats Ek, Mauro Bigonzetti, Thomas Noone, Gustavo Ramirez Sansano, Karl Alfred Schreiner, Eugenio Scigliano, Emanuele Soavi, Enrico Morelli, Daniele Ninarello, Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, Roberto Tedesco, Camilla Monga. Nel 2010 la MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi, è, a tutti gli
effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale. Da alcuni anni ha conquistato un mercato internazionale con spettacoli in paesi europei ed extraeuropei (Corea, Colombia, Canada, Germania, Russia, Marocco, Belgio, Spagna, Slovenia…). Nel 2017 la
MM Contemporary Dance Company ha vinto il Premio Europaindanza 2017 – Premio al Merito alla coreografia, per lo spettacolo Bolero di Michele Merola. Nel 2022 la MMCDC ha vinto il premio Danza&Danza per la migliore produzione italiana con lo spettacolo Ballade (cor. Mauro Bigonzetti, Enrico Morelli). Il 1 gennaio 2021 e il 1° gennaio 2022 la MMCDC è stata presente su RAI 1 nella trasmissione Danza con me di Roberto Bolle interpretando coreografie di Mauro Bigonzetti e Lorca Massine. Dal 2018 la MM Contemporary Dance Company è compagnia associata del Circuito InDanza del Trentino Alto Adige. La MMCDC
è sostenuta dal Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Centro Permanente Danza Danza/Reggio Emilia.
MAURO BIGONZETTI Nasce a Roma, si diploma alla Scuola del Teatro dell’Opera ed entra direttamente nella compagnia della sua
città, dove rimane per dieci anni. Nella stagione ‘82-‘83 entra a far parte dell’Aterballetto sotto la direzione di Amedeo Amodio. In questo periodo le esperienze più significative sono le collaborazioni con Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Jennifer Muller oltre alle diverse interpretazioni nei balletti di George Balanchine e Leonide Massine. Nel 1990 crea il suo primo lavoro Sei in movimento su musiche di J. S. Bach. Nella stagione ‘92-‘93 lascia Aterballetto e diviene coreografo free lance, avviando un’intensa collaborazione con il Balletto di Toscana e collaborando con diverse compagnie internazionali. Dal 1997 al 2007 è direttore artistico di Aterballetto, rinnovando la Compagnia e costruendo un nuovo repertorio. Lascia la direzione dopo dieci anni per dedicarsi maggiormente all’attività di coreografo free lance mantenendo la collaborazione con Aterballetto in qualità di coreografo residente fino al 2012. Nel 2016 dirige il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. Le
più importanti collaborazioni internazionali sono state realizzate con l’English National Ballet, Stuttgart Ballet, New York City Ballet, Ballet du Capitole (Toulouse), Gauthier Dance Stuttgart, Alvin Ailey Dance Theater, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, Staatsballet Berlin, Semperoper Ballett Dresden, Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, Les Grands Ballets Canadiens, Ballet Basel, Staatsoper Hannover, Balè da Cidade de Sao Paulo, Bolshoi
Ballet, Gulbenkian Ballet, Ballett Jazz Montreal, National Ballet of China, Ballet National de Marseille, Ballett Dortmund, Ballet Zurich, Swedish Royal Ballet, Balletto Nazionale Ceco, Balletto di Ostrava Narodni Divadlo, Balletto Nazionale Estone, State Ballet Ankara, Staats Ballet Linz, Pennyslavia Ballet, Balletto Nazionale della Lituania, Balletto Nazionale Serbo, Balletto di Rjieka Croatian National Theatre, Introdans, Theaterhaus Stuttgart, Ballet Next New York, Ardani Production, Balletto Nazionale Portoghese.
ENRICO MORELLI
Danzatore e coreografo, inizia i suoi studi di danza a Barletta. Nel 1999 consegue il diploma dell’AccademiaNazionale di Danza dove in seguito frequenta il corso di perfezionamento per insegnanti. Il suo talento creativo lo porta a partecipare ai principali concorsi coreografici classificandosi al primo posto al Concorso Michele Abbate di Caltanissetta, al Concorso Città di Perugia, al Festival internazionale di danza di Rieti e al Danza Estate di Firenze. Dal 1997 al 2003 lavora come danzatore con la Fondazione Concerti N. Piccinni, la compagnia
Arte Balletto di Milena Zullo, il Piccinni Ballet e con Micha Van Hoeke. Nel 2001 riceve in qualità di danzatore, la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica. Dal 2004 fa parte, come danzatore e coreografo, della MM Contemporary Dance Company. Dal 2003 crea coreografie per l'Astra Roma Ballet, la scuola del Teatro dell’Opera di Roma, la Dominic Walsh Dance Theatre, il Maggio Musicale fiorentino, la compagnia KAOS di
Firenze, Palermo InDanza, la ungherese Szegedi Kortàrs Ballet, il Milwaukee Ballet (USA), per la MM Contemporary Dance Company e per Agora Coaching Project. Nel 2018 Morelli vince il premio “Incontro con la danza” istituito da Basilicata ArteDanza. Nel 2010 fonda e da allora dirige, insieme a Michele Merola, Agora Coaching Project, progetto di perfezionamento professionale per danzatori, con sede a Reggio Emilia.
28 / dicembre
BALLETTO DI MILANO
LO SCHIACCIANOCI
[fuori abbonamento]
balletto in due atti su musiche di P. I. Čajkovskij
liberamente ispirato al racconto di E. T. A Hoffmann
coreografie Federico Veratti
scenografia Marco Pesta
produzione Balletto di Milano
direttore artistico Carlo Pesta
L’ambientazione anni ’20 con i suoi colori vivaci negli arredi e gli elegantissimi costumi sempre in stile conducono immediatamente nel clima della fiaba natalizia per eccellenza. La rivisitazione del celebre balletto di repertorio nulla toglie alla magia della storia originale poiché in questo Schiaccianoci c’è tutto quanto il pubblico si aspetta: dall’albero di Natale alla nevicata, dall’allestimento e costumi importanti alle scarpette da punta con
un pizzico di svecchiamento. Creato da due giovani è infatti un balletto brillante e ricco di verve realizzato con gli occhi e il gusto di oggi. Il frizzante primo atto scorre tra le danze dei genitori, quelle di bambini vivacissimi e inaspettate gag tra il dispettoso Fritz e Drosselmeyer. Gli insoliti costumi dei topi e soldatini nella consueta battaglia, un paesaggio innevato dal sapore impressionista per la sempre attesa danza dei candidi fiocchi di
neve infondono un’originalità particolarmente apprezzata. Il secondo atto, dopo il divertissement con le sue belle danze e l’esplosione di gioia e colori del valzer dei fiori, culmina in uno spettacolare grand pas deux ricco di virtuosismi mozzafiato in cui si mettono in luce le eccezionali caratteristiche tecniche e artistiche dei protagonisti.
2 / febbraio
NATURALIS LABOR
TRIPLE BILL
ONA
danzatrici Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina, Alice Risi, Elisa Spina
coreografie Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec
[durata 25 minuti]
Ona in polacco significa “Lei”. L'alchimia di questo collettivo passa dall'armonia alla rivolta e rivela la libertà, il
potere e l’inventiva delle donne.
TAKE 2
danzatori Alice Risi e Luca Parolin
coreografie Noa Zuk
[durata 15 minuti]
Noa Zuk, coreografa israeliana ha creato un duetto che porta l’impronta di anni di lavoro con la prestigiosa
compagnia Batsheva.
HASTA CUANDO
danzatori Raphael Candela, Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina
Giuseppe Morello, Luca Parolin, Mirko Paparusso
coreografie Sharon Fridman
[durata 20 minuti]
Sharon Fridman, coreografo israeliano, in Hasta Cuàndo esplora le relazioni d’amore attraverso una modalità
compositiva che genera molteplici sensazioni.
co-produzione Festival AbanoDanza 2023
Ministero della Cultura, Regione Veneto, Comune di Vicenza
con la collaborazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara (Tn)
patrocinio dell’Ambasciata di Israele
SHARON FRIDMAN
Coreografo israeliano da anni residente in Spagna. Fondatore e direttore artistico dell’omonima compagnia residente a Madrid, vanta una formazione eclettica dalla danza contemporanea, al balletto, alle danze folcloristiche israeliane. È stato interprete per prestigiose compagnie quali Ido Tadmor Dance Company di Tel
Aviv‚ Kibbutz Contemporary Dance Company‚ Vertigo Dance Company e per diversi progetti per il Suzanne Dellal Centre. Inizia la sua carriera di coreografo nel 2000 con la costituzione del Phrasal Group con cui realizza una lunga serie di produzioni. È tra gli autori prescelti nel 2008 da Wayne McGregor per il progetto Dance Lines tenutosi alla Royal Opera House di Londra. Nel 2012 vince a Cuba il Premio Alicia Alonso, il premio per la migliore proposta di danza contemporanea all’International Dance and Theatre Fair of Huesca 2011‚ il primo
premio al Choreography Contest Burgos di New York. Ha collaborato con Festival Paris Quartier d´Été 2012 per la realizzazione di Rizoma che è stato premiato presso il museo Les Invalides.
MARCO CANTALUPO
Dirige la Compagnie Linga insieme a Katarzyna Gdaniec. Nato a Genova, dopo brevi studi circensi ha frequentato la scuola di danza della Scala di Milano e si è diplomato in danza alla Staatsoper di Amburgo. Ha fatto parte di diverse compagnie di danza, tra cui il Balletto Nazionale del Portogallo, la Deutsche Oper Berlin, lo Stadttheater Bern e infine il Béjart Ballet di Losanna. Dal 1989 crea coreografie per diverse compagnie indipendenti in Italia. Dal 1993 la Compagnie Linga ha sede all’Octogone Théâtre de Pully. Nel 2019 il loro
pezzo Flow è stato insignito di un Premio svizzero di danza nella categoria Creazione attuale di danza.
KATARZYNA GDANIEC
Ha studiato alla State Ballet School di Danzica, borsista del National Children's Fund. Nel 1983 ha vinto la medaglia di bronzo all'11° Concorso Internazionale per Giovani Danzatori di Losanna. Dal 1984 al 1992 è stata solista del Ballet of the Twentieth Century di Maurice Béjart, poi ha rilevato (insieme a Marco Cantalupo) la compagnia di balletto Compagnie Linga di Losanna, dove è anche danzatrice e coreografa.
NOA ZUK
È nata e cresciuta nel Kibutz Shar Ha amakim, nel nord di Israele. Ha iniziato a ballare all’età di quattro anni, praticando folk, modern, balletto, jazz e improvvisazione, nonché arti marziali (è cintura nera di Shotokan Karate). All’età di diciotto anni inizia la sua vita professionale come ballerina con i coreografi Inbal Pinto e Youval Pick e con la Young Kibutz Dance Company. Un anno dopo è entrata a far parte del Batsheva Ensemble e nel 2000 è entrata a far parte della Batsheva Dance Company (BDC), dove ha ballato per nove anni. Durante il suo periodo con BDC, ha anche lavorato ed eseguito opere di coreografi come Matz Ek (Kulberg Ballet), Sharon Eyal (LEV Dance Company) Jiri Kilian (NDT), Yasmin Godder e Yoshifumi Inao (Norwegian National Ballet). Noa ha lasciato la compagnia nel 2009, per concentrarsi sul suo lavoro di coreografa. Tra i suoi primi pezzi ci sono O.M.S., A Droom Come Tree e il trio Boxerman, eseguito da membri del Batsheva Ensemble a New York. Nel 2012, la sua nuova creazione per il Bern Ballet è stata presentata in anteprima in Svizzera ed è stata anche selezionata come una delle dieci finaliste per presentare il suo lavoro al 5° Concorso Internazionale di Coreografia di Copenaghen. Nell’autunno del 2012 ha avuto una seconda residenza artistica presso la Ohio State University, dove ha presentato in anteprima Nothing II, un pezzo per 15 ballerini dell’OSU creato in collaborazione con Ohad Fishof ed eseguito al Wexner Center for the Arts. Nel 2013 ha creato After Chorus per GroundWorks Dance Theatre a Cleveland Ohio e l’assolo Nothing III (co-creato da Ohad Fishof), che è stato eseguito negli Stati Uniti, Israele, Russia e Cina. Nel 2013 ha anche presentato in anteprima il duetto Doom Doom Land nell'ambito della International Dance Week di Gerusalemme e lo ha portato in tournée in Russia,
Polonia e Repubblica Ceca. Nell'estate 2014 le è stato commissionato di creare un nuovo pezzo per il Repertory Dance Theatre nello Utah. Dopo il successo della messa in scena di un pezzo al Frontier Danceland di Singapore all’inizio di quell’anno, è stata invitata a creare un nuovo pezzo per la compagnia, insieme a Ohad Fishof, presentato in anteprima nel novembre 2014. Il suo ultimo lavoro, Garden of Minutes, in collaborazione con
Ohad Fishof, è stato presentato in anteprima nell’ambito del Curtain’s Up Festival a Tel Aviv, nel novembre 2015. Noa è anche un’insegnante di fama. Ha tenuto workshop di composizione, tecnica e repertorio (sia del suo lavoro che delle coreografie di Naharin) in tutto il mondo, ed è insegnante di linguaggio del movimento Gaga dal 2007.
7 / aprile
LA VERONAL / MARCOS MORAU
PASIONARIA
idea e direzione artistica Marcos Morau danzatori Àngela Boix, Jon López, Ariadna Montfort, Núria Navarra Lorena Nogal, Shay Partush, Marina Rodríguez, Sau-Ching Wong
coreografia Marcos Morau in collaborazione con i danzatori
assistente di coreografia Lorena Nogal répétiteur Estela Merlos consulenza artistica e drammaturgica Roberto Fratini, Celso Giménez
scenografia Max Glaenzel
disegno del costume Silvia Delagneau
progettazione suono Juan Cristóbal Saavedra
progettazione video Esterina Zarrillo
progettazione luci e direzione tecnica Bernat Jansà
assistenza tecnica ed effetti speciali David Pascual
realizzazione costumi Mª Carmen Soriano
maschere e oggetti di scena GADGET Efectos Especiales
elmetti Ricardo Vergne protesi Martí Doy
realizzatore di sfere Goretti Puente calzature Natalio Martín
produzione Juan Manuel Gil Galindo e Cristina Goñi Adot
co-produzione Teatros del Canal (Madrid), Théâtre National de Chaillot
(Paris), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg (Luxembourg)
Sadler’s Wells (London), Tanz im August/ HAU Hebbel am Ufer (Berlin)
Grec 2018 Festival de Barcelona – Institut de Cultura Ajuntament de Barcelona Oriente Occidente Dance Festival (Rovereto), Mercat de les Flors (Barcelona)
con la collaborazione di El Graner Centre de Creació (Barcelona)
con il supporto di INAEM – Ministerio de Cultura y Deporte de España
e ICEC – Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya
Se controlli i bambini, controlli il futuro. [Michel Houllebecq, Submission
Un sensazionale lavoro di La Veronal, acclamata compagnia spagnola di danza contemporanea diretta da Marcos Morau. Pasionaria dipinge un mondo immaginario, forgiato da uno sforzo collettivo: il luogo che chiamiamo progresso. Eppure qui la vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta ideale hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni. In scena otto danzatori, che si muovono e parlano
quasi come noi, anche se non sembrano del tutto umani. Ci mostrano gli effetti di questa perdita. Un lavoro che mette in discussione il concetto di progresso e i valori che dominano la nostra società, rivelando l’individualismo e la viltà che erodono la compassione e l’integrità morale.
Marcos Morau studia coreografia all’Institut del Teatre di Barcelona, al Conservatorio Superior de Danza di Valencia e al Movement Research di New York. La sua formazione artistica non si limita alla danza, ma si estende a discipline quali la fotografia e il teatro. Nel 2005 fonda La Veronal, una compagnia costituita da artisti provenienti da diverse discipline, tra cui danza, cinema, fotografia e letteratura. Morau, tra i molti riconoscimenti, ha ricevuto il National Dance Award 2013 dello Stato spagnolo e il Sebastià Gasch Award. I lavori della compagnia sono presentati in festival e teatri di rilievo in tutto il mondo: Théâtre national de Chaillot di Parigi, Biennale di Venezia, Oslo Opera, Julidans Amsterdam, Tanz im August di Berlino, Romaeuropa Festival, SIDance Festival Seoul, Sadler’s Wells di Londra, Internationale Tanzmesse di Düsseldorf.
16 / aprile
EMANUEL GAT DANCE
LOVETRAIN 2020
musica Tears For Fears
coreografia e luci Emanuel Gat
costumi Thomas Bradley
costruzione del costume Thomas Bradley, Wim Muyllaert
created with and performed by the dancers of the company
progettazione luci e direzione tecnica Guillaume Février
souno Frédéric Duru
guardaroba Marie-Pierre Calliès
produzione Emanuel Gat Dance: Marjorie Carré, Mélanie Bichot
co-produzione Festival Montpellier Danse 2020, Chaillot – Théâtre national de la Danse
Arsenal Cité Musicale – Metz, Theater Freiburg
con il supporto di Romaeuropa Festival
Emanuel Gat Dance gode del sostegno del Ministero francese della Cultura e Comunicazione
e di DRAC Provence Alpes-Côte d’Azur, Région Sud – Provence-Alpes-Côte d’Azur
Conseil Départemental des Bouches-du- Rhône
Lovetrain 2020 riceve il supporto di Institut Français for its international tours
Created at Agora – Cité internationale de la Danse, Montpellier
[durata 75 minuti]
Dopo aver lavorato con le musiche di Pierre Boulez, Rebecca Saunders e lo stesso Gat per Story Water, la sua ultima produzione per il Festival di Avignone del 2018, Emanuel Gat prosegue la sua lunga ricerca dei punti d’incontro tra il coreografico e il musicale, il visivo e l’uditivo, e le potenzialità che contengono per osservare, studiare e narrare.
Lovetrain2020 si svolge all’interno di questo spazio carico di riferimenti, elementi di contrasto e infinite possibilità, dove movimento e suono interagiscono ancora una volta e, da una diversa angolazione, rivelano gli strati evidenti eppure quasi trasparenti in cui le persone si uniscono, si allontanano, si spingono e si tirano, si interrogano, trovano soluzioni e vanno avanti.
Un musical contemporaneo, Lovetrain2020 fa appello alla meravigliosa musica del duo britannico degli anni ’80 Tears for Fears (Mad world, Shout, Everybody Wants to Rule The World, Change, Sowing The Seeds Of Love e molti altri incredibili successi di quel glorioso decennio). U’ode coreografica al suono e all'atmosfera degli anni ’80, incarnati nella musica dei Tears for Fears, con la loro spinta utopica e il loro ritmo epico.
La Prima mondiale è stata il 3 ottobre 2020 all'Opera Comédie, Montpellier Danse 40 Bis. Lovetrain2020 è stato premiato come miglior spettacolo di danza della stagione 20-21 dall’associazione professionale francese di critica di teatro, musica e danza.
EMANUEL GAT – COREOGRAFO
Nasce in Israele nel 1969. Dopo il servizio militare, è entrato alla Rubin Academy of Music di Tel-Aviv, con l’obiettivo di sviluppare la sua pratica musicale. Il suo primo incontro con la danza è stato all’età di 23 anni durante un workshop guidato dal coreografo israeliano Nir Ben Gal. Pochi mesi dopo, è entrato a far parte della Liat Dror Nir Ben Gal Company con la quale ha creato due opere ed è stato in tournée a livello internazionale.
Ha iniziato a lavorare come coreografo indipendente nel 1994.
Durante i successivi dieci anni, Gat ha sviluppato un approccio unico e personale alla coreografia e alla creazione di danza, attraverso numerosi progetti, collaborazioni e processi di creazione, ponendo le basi per la sua visione artistica e gettando le fondamenta per il suo futuro lavoro.
Ha fondato la sua compagnia, Emanuel Gat Dance, presso il Suzanne Dellal Center di Tel Aviv nel 2004, e da allora ha creato un repertorio diversificato di opere.
I suoi primi pezzi per la compagnia furono creati lo stesso anno: Winter Voyage su musiche di Franz Schubert e The Rite of Spring, la sua interpretazione originale del capolavoro di Stravinski, che ha ricevuto un Bessy Award per la migliore coreografia per la loro presentazione al Lincoln Center Festival di New York nel 2006.
Poi ha creato K626 (2006) e 3for2007 (2007), prima di scegliere di stabilirsi in Francia.
Silent Ballet (2008) è stato il primo pezzo creato in Francia, seguito da Winter Variations nel 2009 e Brilliant Corners nel 2011 per il quale Gat ha anche composto la colonna sonora. A quel tempo, la Emanuel Gat Dance ha ottenuto il riconoscimento internazionale per la sua voce unica ed è stata regolarmente in tournée ai quattro angoli del mondo con grande successo di critica.
Nel 2013, Emanuel Gat è stato nominato artista associato al Montpellier Danse Festival, dove ha creato The Goldlandbergs e Corner Etudes, e ha presentato un'installazione fotografica che è stata il suo debutto come fotografo. Nel 2014 ha creato Plage Romantique e SUNNY nel 2016, una collaborazione con il musicista Awir Leon.
Nel 2017, Gat ha sviluppato una collaborazione unica con il Ballet de l'Opera de Lyon per la creazione di TENWORKS, un programma di dieci brevi brani che mescolano ballerini di entrambe le compagnie; e DUOS, una serie di duetti site specific presentati in diversi musei e in diversi luoghi pubblici. Nel 2018, Gat è stato nominato artista associato al Teatro Nazionale di Chaillot a Parigi, e nello stesso anno ha collaborato con il prestigioso Ensemble Modern di Francoforte e ha creato Story Water alla Cour d’Honneur del Palais des Papes,
uno dei palchi più iconici del mondo durante il Festival d'Avignone, riunendo 12 ballerini e 13 musicisti, con musiche di Pierre Boulez, Rebecca Saunders e lo stesso Gat.
Il lavoro di Gat è stato presentato nella maggior parte dei principali luoghi e festival di danza in tutto il mondo negli ultimi 25 anni, ballato da un gruppo forte e diversificato di collaboratori di lunga data. Parallelamente al suo lavoro coreografico, Gat progetta l’illuminazione di tutte le sue opere, rendendole parte integrante del suo processo creativo.
Negli ultimi anni, Gat ha sviluppato una pratica fotografica e ha presentato elaborate installazioni fotografiche accanto al suo lavoro, attraverso una serie di fotografie, dedicate e ispirate a brani specifici del suo repertorio.
Nel 2020, in piena pandemia, Gat crea Lovetrain2020, un lavoro per 14 ballerini sulla musica di Tears For Fears. Il lavoro ha avuto la sua premier tra i due lockdown, ha ricevuto una risposta travolgente dal pubblico ed è stato premiato come miglior pezzo di danza dell’anno dall’associazione francese di critici di teatro, musica e danza. Gat è attualmente artista associato all’Arsenal – Cité Musicale, Metz, dove ha creato una nuova opera per
l'opera Tosca di Puccini intitolata Atto II e III o l'inaspettato ritorno del cielo e della terra. Attualmente sta preparando un progetto con i Wesendonck Lieder di Wagner per l’edizione 2023 del Festival di Pasqua di Salisburgo.
Gat è invitato regolarmente da compagnie e istituzioni di danza per le quali crea o trasmette brani: in Francia ha collaborato con il Paris Opera Ballet, il Ballet du Rhin, il Ballet National de Marseille, il Ballet de Lorraine e il Ballet de l’Opéra de Lyon. È inoltre coreografo ospite di prestigiose compagnie internazionali: Sydney Dance Company, Tanztheater Bremen, Candoco Dance Company, Ballet du Grand Théâtre de Genève, Los Angeles
Dance Project, Czech National Ballet, Royal Swedish Ballet, Polish National Ballet, Cedar Lake (NY), Vancouver Ballet British Columbia, Scottish Dance Theatre e Staatsballett Berlin.
Durante tutta la sua carriera, Gat ha sviluppato un ricco set metodologico di strumenti e un approccio pedagogico originale al fare danza. È regolarmente invitato a insegnare e collaborare con le principali scuole e istituzioni di danza del mondo e, parallelamente, offre attraverso la Emanuel Gat Dance opzioni regolari per giovani ballerini e makers per immergersi nella sua pratica, attraverso stage, workshop e masterclass.
31 / maggio
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
RECOLLECTION OF A FALLING
Postiamo il futuro
30 anni di Spellbound Contemporary Ballet
interpreti Anita Bonavida, Maria Cossu, Lorenzo Beneventano
Mario Laterza, Giuliana Mele, Alessandro Piergentili
Roberto Pontieri, Martina Staltari, Miriam Raffone
disegno luci Marco Policastro
produzione Spellbound
in collaborazione con AMAT / Pesaro Capitale della Cultura, Festival Torino danza
Viviamo in un pianeta pieno di ricordi. Abbiamo impiegato circa trent’anni per imparare come assemblare i nostri e non diventarne schiavi.
Il ricordo della prima caduta, quell’attimo prima e soprattutto quell’attimo dopo che ci ha fatto capire che è stato un bene spingerci verso esperienze più profonde. Questo è il nostro punto di partenza, nato dall’idea e dal tentativo di parlare dell’interconnessione di tutto quello che abbiamo attraversato.
Trent’anni per capire che non saremo mai delle isole indipendenti ma parte di un tutto. Probabilmente avremo ricordi più ricchi di cui nutrirci , forse sempre più disordinati, ma pur sempre qualcosa che mettiamo dentro e poi tiriamo fuori da noi stessi.
Recollection of a falling è il nostro sistema di dati accessibili e infinitamente espandibili. Come esseri umani abbiamo fornito prove sufficienti delle nostre capacità di distruggere tutto: il ricordo di una caduta, piccola o pericolosamente grande può essere il modo per riconnetterci al mondo naturale, saltarci dentro e ricostruirlo ogni giorno.
ASSOCIAZIONE SPELLBOUND
Fondata nel 1994 nasce come struttura capace di accogliere progetti di organizzazione e produzione in ambito di spettacolo dal vivo con una specializzazione nel settore danza su scala internazionale.
Cuore delle attività di produzione è la compagnia Spellbound Contemporary Ballet con la direzione artistica di Mauro Astolfi e generale di Valentina Marini sostenuta dal Mic a partire dal 2000 e realtà di punta nella rappresentanza italiana su scala internazionale, le cui iniziative sono negli anni state rese possibili anche dal sostegno della Regione Lazio, dei progetti Siae Sillumina, NDP Subsidy negli Stati Uniti e del contributo di numerose Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura che hanno contribuito alla diffusione dei progetti artistici in Spagna, Germania, Lussemburgo, Svezia, Inghilterra, Francia, Svizzera, Russia, Bielorussia, Corea, Thailandia, Indonesia, Hong Kong, Azerbaigian, Turchia, Cipro, Singapore, Georgia, Canada, USA; Panama, Israele, Messico, Cina, Giappone, Malta, Ungheria, Danimarca, Cipro, Algeria.
La diffusione dei progetti della Compagnia Spellbound negli anni è testimoniata dall’ampio portfolio di Festival attraversati: alcuni esempi tra tanti Biennale di Venezia, Schricttmaker Festival, Houston Dance Salad Festival, Bangkok International Dance and Music festival, Seoul Modafee Festival, Sidance Seoul, International Spring Festival a Tel Aviv, Santa Lucia Festival a Monterrey, Madrid en Danza, Valencia Temporada Festival, Prisma International Dance Festival, Vitebsk International Festival of Modern Choreography, Fabbrica Europa, Oriente Occidente, Invito alla Danza, Milano Oltre, Transart, La Merce, Guangdong Dance Festival, Chutzpah Dance Festival, Tokyo Dance New Air, Biarritz Le tempes D’Aimer, City Contemporary Dance Festival,Arcachon Dance Festival, Bangkok Italian Festival, Ankara Music Festival, Tblisi Ballet Festival, Hong Kong City Contemporary Dance Festival e Dance Inversion Festival del Bolshoji di Mosca.
Riconosciuta come struttura di punta nel settore coreutico internazionale l’Associazione ha gestito progetti di produzione anche partecipando a grosse produzioni televisive dirette da Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi oltre all’opera “200.com Carmina Burana un progetto per la città” insignita dell’Opera Award nel 2013 e prodotta per i 200 anni del Teatro Sociale di Como in collaborazione con Conservatorio Giuseppe Verdi di Como,
Coro Città di Como, Coro Voci Bianche del Teatro Sociale di Como, Orchestra 1813, Orchestra A. Vivaldi.
Le attività di Spellbound oltre alla centralità del coreografo Mauro Astolfi, autore residente, abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale “Pa|Ethos” a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in collaborazione con Fabbrica Europa, Scuole Civiche Paolo Grassi, Marche Teatro, Bejing Dance Festival, "La Mode", installazione a firma di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha inaugurato il National Taichung Theater a Taiwan nell'ottobre 2016, la recente coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg e la rete europea Dancing Partners.
Oltre a questi l’Associazione annovera una lista di progetti speciali prodotti negli anni a firma di autori diversi abbracciando linguaggi creativi e pubblici differenti come Daniel Ezralow, Sang Jijia, Dunja Jocic, Jean Guillaume Weis, Marcos Morau, Marco Goecke e le produzioni degli artisti associati Luca Brinchi , Daniele Spanò ,Francesco Sgrò e Irene Russolillo.
Dal 2022 Spellbound è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Centro di Produzione della Danza sotto il nome di Orbita |Spellbound, unico sostenuto dal MIC nel Lazio e uno di soli 8 sull’intero territorio nazionale tra Centri/Crid e Ccn. Le attività del Centro oltre a implementare il già importante ramo di produzione di spettacolo dal vivo in ambito coreutico sostengono e rafforzano un progetto organico di programmazione in ambito
capitolino dedicata alla danza contemporanea che trova il suo cuore negli spazi del Teatro Palladium e Teatro Biblioteca Quarticciolo.
MAURO ASTOLFI
La visione coreografica di Astolfi prende vita nella creazione di opere che incarnano la più pura espressività gestuale, attraverso tecniche classiche e duro allenamento: poesia e precisione sono alla base del successo dei suoi lavori. Dopo un lungo periodo passato in America, Mauro Astolfi fonda Spellbound Contemporary Ballet nel 1994, che tutt’ora dirige insieme a Valentina Marini. Oggi, la compagnia continua a ispirare molti coreografi giovani ed emergenti, ed è leader della scena internazionale grazie alla combinazione tra il portfolio personale di Mauro Astolfi, le eccellenze tecniche dei danzatori, e la visione progettuale fortemente agganciata a una dinamica internazionale che mira così a creare un modello di alto profilo fortemente focalizzato sulla qualità della produzione finale. Per Spellbound Astolfi firma oltre trenta creazioni, rappresentate con successo in quattro continenti. Oltre alle numerose produzioni per la compagnia Astolfi è attivo da anni anche come
coreografo free lance: è stato infatti invitato a creare per Israel Ballet in Israele e Incolballet in Colombia in occasione della Biennale di danza Contemporanea di Cali, Kitonb Extreme Theatre Company, Thatreschool di Amsterdam , Balletto di Roma, Szegedi Kortárs Balett in Ungheria, Liepziger Ballet, Ballet Madgdeburg, Ballet Trier, Ballet Augsburg e Giessen Stadtheater e Gärtnerplatztheater in Germania, Ballet Bern St Gallen Ballet in
Svizzera, River North Chicago Dance Company, Ballet Ex e Backhausdance Company negli Stati Uniti, Arts Umbrella Dance Company e Proartedanza in Canada, Copenhagen Contemporary Dance School oltre alle coreografie per l’opera musicale Promessi Sposi di Michele Guardì e il progetto speciale cofinanziato dal MIUR “Danza e/è Cultura” assieme ad Adi Salant, già Direttrice Associata del Batsheva Dance Company. Assieme all’attività di coreografo Mauro Astolfi è costantemente impegnato come guest teacher nei maggiori
centri di danza e dall’ottobre 2009 è inoltre Direttore Artistico del Centro D.A.F. Dance Arts Faculty a Roma. Dal 2016 al 2018 è stato inoltre docente ospite presso la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
JACOPO GODANI
Tra i nomi di eccellenza italiana nel mondo Jacopo Godani è nato a La Spezia, in Italia, dove ha iniziato a studiare danza classica e tecniche di danza moderna. Nel 1986 Godani prosegue gli studi presso il centro internazionale di danza di Maurice Béjart, Mudra a Bruxelles. Dal 1991 al 2000 è stato un solista di spicco delBallet Frankfurt di William Forsythe e ha collaborato con Forsythe alla creazione coreografica di molti dei brani
più rappresentavi del Ballet Frankfurt. Ha coreografato per le più importanti compagnie internazionali come:
Royal Ballet Covent Garden, Compañía Nacional de Danza, Nederlands Dans Theater, Royal Danish Ballet, Ballet
Brish Columbia, Le Ballet du Capitole de Toulouse, Teatro alla Scala, Sydney Dance Company, Israeli Opera
Ballet & Suzanne Dellal Centre, Het Naonale Ballet, Aterballetto, Les Ballets de Monte Carlo e molti altri. Dal
2015 è stato nominato Direttore Arstistico e Coreografo della Dresden Frankfurt Dance Company ruolo che ha
ricoperto fino al 2023. Nei suoi lavori Godani concepisce tutte le fasi: dalla coreografia alla progettazione degli
spazi, delle luci, degli oggetti, degli ambienti in cui si svolgono le azioni, fino ai testi dell’impianto
drammaturgico e i costumi, nonché le musiche per alcune delle sue performance.
RINNOVO ABBONAMENTI
da sabato 9 a mercoledì 27 settembre
diritto di prelazione riservato agli abbonati della stagione di danza 22/23
N.B. è possibile esprimere il diritto di prelazione e acquistare l’abbonamento danza dal 9 settembre, ma per acquistare l’abbonamento prosa è necessario rispettare le modalità di rinnovo in base al proprio turno come sintetizzato a seguire:
9 – 12 settembre prelazione abbonati turno A
13 – 16 settembre prelazione abbonati turno B
17 – 20 settembre prelazione abbonati turno C
21 – 24 settembre prelazione abbonati turno D
NUOVI ABBONAMENTI
da sabato 30 settembre
NOTA BENE
È possibile acquistare un massimo di 4 abbonamenti per persona [5 per l’acquisto dell’intero palco]. Tutti coloro che acquistano l'abbonamento per la nuova stagione [23/24] potranno esprimere il diritto di prelazione per le prossime tre stagioni [fino alla stagione 26/27 compresa].
ABBONAMENTO [6 SPETTACOLI]
Contestualmente all’acquisto dell’abbonamento è possibile esprimere il diritto di prelazione anche per lo spettacolo fuori abbonamento (per un massimo di n. 2 biglietti per ogni abbonamento sottoscritto).
settore A € 145
ridotto over 65, under 29 € 120
ridotto fino a 19 anni € 90
settore B € 130
ridotto over 65, under 29 € 100
ridotto fino a 19 anni € 75
settore C € 110
ridotto over 65, under 29 € 80
ridotto fino a 19 anni € 65
settore D € 85
ridotto over 65, under 29 € 70
ridotto fino a 19 anni € 55
PACCHETTO ABBONAMENTI PROSA + DANZA a 16 SPETTACOLI [ulteriore riduzione del 10%]
settore A € 360
ridotto over 65, under 29 € 300
ridotto fino a 19 anni € 230
settore B € 320
ridotto over 65, under 29 € 250
ridotto fino a 19 anni € 190
settore C € 270
ridotto over 65, under 29 € 200
ridotto fino a 19 anni € 155
settore D € 210
ridotto over 65, under 29 € 175
ridotto fino a 19 anni € 135
VENDITA BIGLIETTI
per tutti gli spettacoli
da mercoledì 18 ottobre
BIGLIETTI DANZA
settore A € 27
ridotto over 65, under 29 € 22
ridotto fino a 19 anni € 17
settore B € 24
ridotto over 65, under 29 € 19
ridotto fino a 19 anni € 14
settore C € 20
ridotto over 65, under 29 € 15
ridotto fino a 19 anni € 12
settore D € 16
ridotto over 65, under 29 € 13
ridotto fino a 19 anni € 10
settore E/ loggione € 8
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI
[Piazzale Lazzarini 0721 387621]
in campagna abbonamenti [dal 9 settembre al 15 ottobre]
aperta tutti i giorni con orario 10 – 13 e 17 – 19.30
biglietteria chiusa il 28 e 29 settembre
dal 18 ottobre
aperta dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30
nei giorni di spettacolo feriali aperta con orario 10 – 13 e dalle 17 ad inizio rappresentazione
la domenica di spettacolo aperta con orario 10 – 13 e dalle 16 ad inizio rappresentazione
VENDITA ONLINE
Una parte dei nuovi abbonamenti e biglietti sarà in vendita anche online.
L’acquisto online comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio.
SPECIFICA SETTORI
settore A: platea e palchi di I e II ordine settore centrale
settore B: palchi di I e II ordine settore laterale e palchi di III ordine settore centrale
settore C: palchi di III ordine settore laterale e palchi di IV ordine settore centrale
settore D: palchi di IV ordine settore laterale
settore E: posti di III e IV ordine con visibilità ridotta
INFORMAZIONI
Teatro Rossini 0721 387620
www.teatridipesaro.it
AMAT 071 2072439
www.amatmarche.net
INIZIO SPETTACOLI
feriali ore 21
domenica ore 17