Lo spettacolo in scena al Tieffe Teatro Menotti non è la famosa commedia “El nost Milan” scritta cent’anni fa da Carlo Bertolazzi, ma è la Milano di oggi vista con gli occhi e la sensibilità del regista e drammaturgo Emilio Russo. Allora si parlava di povertà e violenza, di disoccupazione, si parlava di miseria e di fame, della vita che è sempre più cara e di “danè” che sono sempre più scarsi, insomma si parlava di un’umanità sofferente che non sapeva come invertire questa corsa che ci porta al nostro oggi anche se con modalità diverse. Emilio ha privilegiato il problema e i conflitti multietnici e li ha letti in chiave positiva facendo vibrare il diapason della tolleranza e della convivenza civile affidando all’ “Orchestra di Via Padova” (composta di diciassette musicisti di nove nazionalità diverse) il compito di interpretare con i suoni, il timbro e i colori della loro musica la Milano di ieri. Un melting pot vibrante e allegro, un bellissimo quadro dove la bellezza dei colori nasconde le immancabili piccole lacerazioni (sociali) della tela. Una bellissima serata di musiche e parole. Un concerto teatrale dove alle musiche e alle canzoni di Jannacci (il bonzo), Gaber (La paura e Benvenuto il luogo dove), Conte (Naufragio a Milano), Capossela (Pioggia di novembre), Celentano (Il ragazzo della via Gluck), Strehler-Carpi (Ma mi, ma mi..), D’Anzi (Oh my little Madonaina), si alternano testi di Pierpaolo Pasolini, Marcello Marchesi, Emilio Russo, Emilio De Marchi, Oscar Wilde e altri ancora.
Bravi i cantanti, sia quelli dell’orchestra Aziz Riachi, Francesca Sabatino e Tatiana Zazuliak sia Francesca Debri che ricordiamo nell’intensa interpretazione di “Benvenuto il luogo dove” di Gaber, sia Lidia De Stefano, Francesca Gemma e Fabio Zulli di cui abbiamo ammirato le doti vocali e interpretative (e anche attorali).
Ma parliamo degli attori e della loro versatilità. Tutti conoscono e apprezzano la bravura di Lucia Vasini quando recita “Le strade di Milano” di Emilio Russo e “Profezia” di Pasolini o di Marco Balbi quando interpreta “El noster Dom” di De Marchi o la divertente “La regale polpetta” di Fontana, ma quando Lucia canta “Pioggia di Novembre” di Capossela e Marco la famosa “Ma mi, ma mi” allora lo stupore e l’ammirazione esplodono in un applauso caloroso.
Per finire un grande applauso ai bravissimi componenti la grande “Orchestra di Via Padova” guidata dal Massimo Latronico che ha diretto il complesso e curato la rielaborazione musicale.
Uno spettacolo all’insegna della contaminazione di generi e di suoni che ha entusiasmato ed emozionato gli spettatori che con i frequenti calorosi applausi hanno decretato il successo della serata.