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Lo spettacolo “Apocalisse” s’ispira all’ultimo libro della Bibbia. Tutto si basa sull’idea di svelamento e rivelamento che è il primo significato del termine greco: “guarda”, “racconta ciò che hai visto”, sono le indicazioni più frequenti date a Giovanni, il testimone-narratore. In un mondo di ciechi che credono di vedere e, dunque, di sapere, il mistero si rivela solo a chi sa guardare, a chi ha occhi nuovi.
Cecità e Rivelazione fanno immediatamente pensare ad un personaggio totemico nel teatro occidentale: Edipo.
Il Testo Sacro (che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici) e il testo teatrale (che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’Uomo) vengono posti in parallelo a raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita per chi impara a Vedere. E’ la storia dell’evoluzione della Coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso.
Cecità e Rivelazione fanno immediatamente pensare ad un personaggio totemico nel teatro occidentale: Edipo.
Il Testo Sacro (che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici) e il testo teatrale (che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’Uomo) vengono posti in parallelo a raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita per chi impara a Vedere. E’ la storia dell’evoluzione della Coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso.
Questa è l’Apocalisse, una RiNascita.
“Apocalisse” è l’ultimo capitolo di una trilogia della “spiritualità” composta dallo spettacolo “Vergine madre”, ispirato al percorso di salvezza raccontato nella Divina Commedia, e dallo spettacolo “Big Bang” che, a partire dall’ultima parola della Divina Commedia, “stelle”, e dai primi due capitoli del libro della Genesi, indaga sull’Inizio e sulla Creazione facendo dialogare il linguaggio della scienza con quello della teologia e quello del teatro. Apocalisse indaga sul vero significato della Fine.
Drammaturgia originale di cui Lucilla Giagnoni è autrice e unica interprete.
Intero: 18 euro (+ 1 euro di prevendita). Ridotto: 15 euro (+ 1 euro di prevendita).
Informazioni, prenotazioni e prevendite presso la biglietteria del teatro in via Sospello 32 (aperta al pubblico dal martedì al giovedì dalle 16 alle 19, venerdì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19), all’indirizzo mail prenotazioni@teatromassaia.it o al numero 011.257881 (in orario di biglietteria). Biglietti in vendita anche online sul sito www.teatromassaia.it.
Simona Aquilano
Ufficio Stampa Teatro Cardinal Massaia
Via Sospello, 32 – 10147 Torino
Tel. 011.257881
Fax 011.2218982
Mob. 340.3009469