Merita una standing ovation la rappresentazione al teatro Strehler della commedia “The Twelfh Night” (La dodicesima notte) di William Shakespeare.Un lungo applauso da parte di spettatori divertiti e sorridenti indirizzato al regista e grand patronEdward Hall e ai giovani attori tutti rigorosamente uomini della compagnia Propeller, che da 18 anni mette in scena le opere del bardo interpretate in chiave dissacrante e fondamentalmente comica. Tradizione e innovazione si fondono mirabilmente in un contesto dove il testo originale viene rivisitato con fantasia e dinamismo. Il palcoscenico è sempre affollato di attori che interpretano i rispettivi personaggi, altri che spostano gli elementi scenici, altri che comicamente fingono di nascondersi secondo gli stilemi della commedia dell’arte, altri ancora che suonano strumenti.I funambolici attori si esaltano nel gioco di parole, nella fisicità dei gesti e posture, nella mimica facciale, nell’iterazione delle situazioni, dei suoni e delle visioni. Il Teatro è visto come gioco e rappresentazione attraverso la comicità nelle sue varie articolazioni.La dodicesima notte rimanda, nel titolo, all’epifania, festa che cade 12 giorni dopo il Natale. Una commedia di intrecci, equivoci, travestimenti, scambi di personasapientemente miscelati da Shakespeare, che ambienta nell’immaginaria regione dell’Illiria, una storia d’amore a lieto fine in cui due gemelli, Viola e Sebastiano, dopo essersi persi di vista causa naufragio incrociano due persone del posto, il Duca Orsino e la dama Olivia. Ambedue si sentiranno attratti da Viola che si presenta travestita da uomo. E mentre il duca ama Olivia senza esserne ricambiato, Viola nutre un sentimento “ambiguo” nei confronti del gemello Sebasiano. Alla fine ogni tassello andrà al suo posto, come vuole la tradizione del Bardo, mentre a far da contorno ci penserà il maggiordomo Malvolio, vanesio servitore di Olivia a cui la folta schiera dell’allegra corte farà credere di essere oggetto di attenzioni da parte della dama (con tutto quel che segue….). Belle le scene di Michael Pavelka e funzionali il servizio luci di Ben Ormerod, le musiche e il suono di David Gregory.N.B. Nelle giornate del 18, 19, 22, 25, 26 maggio sempre al Teatro Strehler la compagnia “Propeller” porta in scena “The Taming of the Shrew” (La bisbetica domata)Gli spettacoli sono in lingua originale con sovratitolazione in italian.