di Ayad Akhtar
traduzione e regia Jacopo Gassmann
con Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana, Marouane Zotti
produzione Fondazione Luzzati/Teatro della Tosse e Teatro di Roma
Premio Pulitzer 2013 per il Teatro | Obie Award 2013 per la Drammaturgia | Miglior nuovo testo Joseph Jefferson Award 2012
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Disgraced, testo tra i più complessi di Ayad Akhtar, autore di origini pakistane nato negli Stati Uniti, è ambientato in una Manhattan ricca, colta e liberale. La trama ruota intorno ai temi, di fortissima attualità, della convivenza interetnica e dei conflitti religiosi esplorando le possibili aperture ma anche le ipocrisie e i pregiudizi che “segretamente persistono anche nelle cerchie culturali più progressiste”.
Amir Kapoor, avvocato finanziario di origini pakistane, educato e cresciuto in America, sta scalando i gradini del successo allontanandosi dalle sue radici culturali. Amir è sposato con Emily, una pittrice newyorchese che sta portando avanti una ricerca su temi islamici. Quando lui ed Emily decidono di invitare a cena il noto curatore d’arte Isaac e sua moglie Jory, quella che comincia come un’amichevole conversazione velocemente si trasforma in un acceso confronto su alcune delle più complesse questioni del dibattito politico e religioso contemporaneo. In un perfetto meccanismo drammaturgico, i rapporti umani fra i protagonisti ne verranno profondamente modificati.
Traduzione e regia sono di Jacopo Gassmann, che ha affidato i ruoli dei protagonisti a Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana e Marouane Zotti.
“Disgraced” è un testo di chiara matrice americana, soprattutto nella misura in cui ognuno dei personaggi, a suo modo, sente fortemente sia il desiderio che la pressione di doversi allineare a un certo modo di essere dettato dalle narrazioni dominanti, che spesso costringono le minoranze ad interiorizzare un senso di oppressione: “la doppia coscienza”, come diceva Du Bois, “questa particolare sensazione di guardarsi sempre attraverso gli occhi degli altri”. Ed è all’interno di questo orizzonte, così fortemente esacerbato in seguito agli eventi dell’11 Settembre, che l’autore esplora quanto profonde possano essere le contraddizioni e le difficoltà di rappresentazione di sé per chi proviene da altri retaggi culturali e sta oggi cercando una sua identità nel nuovo paese d’adozione, come Amir Kapoor, moderna figura shakespeariana. […] L’elemento che però rende questa opera particolarmente viva (e toccante, a mio avviso) è la capacità dell’autore di porsi in ascolto di ciascuno dei suoi personaggi, avvicinandoli a noi nelle loro imperfezioni e vulnerabilità, nelle loro paure e contraddizioni. In questo modo non si può non arrivare a comprenderli, anche quando le differenze ideologiche sembrano mettere in scacco sia il loro che il nostro punto di vista. Ayad Akhtar è un vero autore proprio nella misura in cui il suo teatro, nel chiamarci a una complessa verifica del nostro presente, non smette mai di rivelarci qualcosa di noi stessi.- Jacopo Gassmann
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Disgraced
di Ayad Akhtar | traduzione e regia Jacopo Gassman | con Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana, Marouane Zotti | luci Gianni Staropoli | scene Nicolas Bovey | costumi Daniela De Blasio | video Alfredo Costa
produzione Fondazione Luzzati/Teatro della Tosse onlus e Teatro di Roma Teatro Nazionale
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ORARI DI RAPPRESENTAZIONE: martedì, giovedì e sabato 21.00 | mercoledì e venerdì 19.30 | domenica 16.00
BIGLIETTI Intero: 22.00 euro | ridotto convenzionati: 18.00 euro | ridotto under 30: 16 euro | ridotto over 65 e under 18: 11 euro | online con prezzo dinamico: da10 euro
www.teatrofilodrammatici.eu – tel. 02 36727550