martedì, Marzo 19, 2024

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FAI, Fondo Ambiente Italiano

Un patrimonio umano a tutela del patrimonio artistico e paesaggistico italiano

L’Italia possiede il più grande patrimonio storico e artistico del mondo.  Un tesoro straordinario che il FAI, Fondo Ambiente Italiano, si propone attivamente di  tutelare, vigilando sui beni del territorio e operando una vasta sensibilizzazione sul loro immenso valore.

Abbiamo intervistato un Capo Delegazione di questa importante organizzazione allo scopo di divulgarne il fondamentale operato:

Lucia Mannini, Capo Delegazione FAI di Firenze, secondo l’Unesco l’Italia possiede il maggior patrimonio culturale del mondo; il FAI, Fondo Ambiente Italiano, è dunque custode di una mission estremamente importante. Può introdurci alla sua storia e alle sue attività?

Il FAI è nato nel 1975. Ha la mia età… Da quando è nato si è sviluppato e radicato nel territorio in maniera  esponenziale.  Evidentemente   la  sua  “visione”  e  il  suo  lavoro  rispondono  a  un’esigenza sentita e diffusa. Il FAI nasce con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano e lo fa principalmente restaurando e aprendo al pubblico beni di proprietà, oppure ricevuti in concessione da un Ente Pubblico o in comodato da un privato. Il fatto che questi beni diventino sempre più numerosi è un chiaro segnale della fiducia che il FAI si sta conquistando.

Il FAI si attribuisce il fondamentale compito di vigilare la tutela dei beni culturali. Ci spiega come?

Fondamentali   sono   le   attività   di   educazione,   sensibilizzazione   e   vigilanza.  Si   declinano   secondo diverse modalità e sono possibili grazie ad uno staff centrale e ad una rete territoriale di volontari articolata in Direzioni regionali, Delegazioni, Gruppi FAI e Gruppi FAI Giovani.

I volontari FAI sono una risorsa estremamente importante nella promozione del patrimonio storico e artistico italiano. Può raccontarci come opera la sezione di Firenze sul nostro territorio?

I  volontari  sono  la  risorsa  principale.  Più  che   nella  “promozione”  del  patrimonio,   l’attività  dei volontari   va   nella   direzione   della   “sensibilizzazione”.   La   Delegazione,   formata   da   volontari,   si impegna a ideare un programma di eventi culturali in luoghi meno noti e frequentati della città e dei dintorni, promuove l’attività del FAI ed è parte attiva degli eventi nazionali: le “Giornate FAI di Primavera”,  le “Giornate  FAI  d’Autunno”  –  progettate  e  organizzate  dal  Gruppo  FAI Giovani  –  le “Mattinate FAI d’Inverno” – pensate per le scuole – e il censimento “I Luoghi del Cuore”. Questi appuntamenti sono tesi a far conoscere il territorio. Si protegge ciò che si ama; si ama ciò che si conosce. Noi cerchiamo allora innanzitutto di far conoscere Firenze ai fiorentini… E i fiorentini si dimostrano sempre molto felici di lasciarsi stupire dalla ricchezza e dalla bellezza del loro territorio.

Come si diventa volontario FAI?

Contattando   la   Delegazione.   Il   nostro   Delegato   al   coordinamento   volontari,   Elena   della   Foglia, incontra   i   candidati   volontari,   spiega   loro   che   cosa   è   il   FAI   e   come   agisce   e   raccoglie   le   loro disponibilità,   anche   in   termini   di   tempo   da   dedicare.   Cerchiamo   infatti   di   assecondare   le inclinazioni di ciascuno, così che l’impegno sia, prima di tutto, gratificante. Si fa con serietà, ma ci si deve divertire!… e Le assicuro che si fatica, ma ci si diverte!

Quali sono le criticità che interessano i nostri beni artistici e che stanno più a cuore al FAI in questo momento?

Lo   “stare   a   cuore”   è   proprio   l’espressione   alla   base   del   censimento   “I   Luoghi   del   Cuore”,   un progetto che dal 2003, ogni due anni, da giugno a novembre, mobilita la popolazione invitando a votare i luoghi speciali che compongono e raccontano la storia di ognuno e che hanno suscitato emozioni. È possibile votare più luoghi, purché ciascuno una sola volta. Lo si può fare tramite il sito (www.iluoghidelcuore.it);   attraverso   gli   appositi moduli   di   raccolta   firme   scaricabili dal sito (direttamente dalla scheda del luogo), da richiedere al FAI, (iluoghidelcuore@fondoambiente.it) o proposti da gruppi di cittadini riuniti in associazioni e comitati; o ancora con le  cartoline di voto presso le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo e con l’App FAI. Come vede, non ci sono scuse: tutti possono trovare il modo di votare!

Una particolare attenzione è rivolta quest’anno al tema dell’acqua, e quindi ai “luoghi d’acqua”, al fine di portare l’attenzione su questo bene prezioso.

Secondo lei come è possibile occuparsi in modo ancora più efficace della tutela, il restauro e il mantenimento del nostro immenso patrimonio artistico? Quali sono le proposte del FAI contro l’incuria e l’abbandono dei nostri siti culturali e paesaggistici?

Il compito della tutela spetta prima di tutto allo Stato. Il FAI lavora a fianco dello Stato e i cittadini che mettono a disposizione del FAI le loro energie, il loro tempo e le loro risorse, coordinati per un’azione   sinergica,   partecipando   in   maniera   diretta   a   questo   dovere   fondamentale.   Insomma: cerchiamo di tenere sveglio il senso civico, con la fiducia che ogni gesto (anche andare a votare un “luogo del cuore”, per esempio) possa essere un’azione valida contro l’incuria e l’abbandono.

Progetti futuri del FAI?

Nel   2018   sono   previsti   importanti   lavori   nei   cantieri   di   restauro   dell’Abbazia   di   Santa   Maria   di Cerrate (Puglia), dove è stata riaperta al culto e alla visita, dopo 40 anni, la chiesa millenaria, ma anche al Podere Case Lovara a Punta Mesco (Liguria) e al “Colle dell’infinito”, luogo dove Giacomo Leopardi era solito passeggiare per i suoi “esercizi spirituali”. Accanto a questi e ad altri interventi continua   la   campagna   #salvalacqua   del   FAI,   per   promuovere   l’“idrocivismo”  e per   diffondere conoscenza, sensibilità e buone pratiche: Recupera – Risparmia – Ricicla.

I prossimi appuntamenti?

Le “Giornate FAI d’Autunno”. Cosa ci può essere di meglio, dopo il riposo estivo, che passare una domenica in compagnia a scoprire luoghi e ascoltare storie?!

In particolare, a Firenze?​

Da metà settembre troverete il nostro programma semestrale!

Intervista a cura di Ines Arsì

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Un ringraziamento particolare a Ilenia Baratta e Diana Quercioli, volontarie FAI che hanno permesso questa importante intervista alla Capo Delegazione.

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