Un’inaugurazione che conferma l’attenzione di LuganoMusica per la contemporanea con un nuovo lavoro di Widmann, che il pubblico del LAC ha già potuto conoscere e apprezzare lo scorso gennaio nel duplice ruolo di compositore e solista con il Quintetto per clarinetto e archi, scritto su commissione di LuganoMusica.
Widmann, tra i più interessanti artisti della sua generazione – è il primo Gewandhauskomponist nella storia dell’orchestra di Lipsia, la Carnegie Hall ha dedicato alla sua musica il ciclo Making Music: Jörg Widmann – ha fatto della sua triplice veste di compositore, direttore e clarinettista un punto di forza: «Che io diriga, suoni o componga, per me sono tutte espressioni della stessa arte. Nel suonare uno strumento, la musica prende corpo: una nota non è nulla di astratto e scrivere diventa qualcosa di fisico».Anche il Concerto n. 2 per violino nasce dallo “stretto contatto” tra compositore e strumento, tra Jörg e la sorella Carolin: «abbiamo fatto una lunga sessione in cui io improvvisavo e lui prendeva appunti […] Lui mi chiede di trovare dei suoni sullo strumento, si siede e trascrive tutto quello che trova interessante, oppure mi ferma e mi dice di andare più a fondo in quella direzione. Passiamo molte ore così, ma è un’esperienza avvincente, piena di ispirazione anche per me, perché mi permette di scoprire meglio il mio strumento» (G. Mattietti, Amadeus).
Musicista versatile quanto il fratello, Carolin Widmann negli ultimi anni si è dedicata con impegno crescente alla contemporanea, affermandosi come interprete dei concerti per violino di Ligeti, Berg e Feldman (inciso per ECM con la Frankfurt Radio Symphony Orchestra), ed eseguendo in prima mondiale, tra gli altri, brani di Dusapin (In Vivo per violino solo), Julian Anderson (In lieblicher Bläue a lei dedicato), Rebecca Saunders (Still).
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