Johannes Brahms Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90
Allegro con brio
Andante
Poco Allegretto
Allegro
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Claus Peter Flor Direttore
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Dopo aver condiviso col pubblico virtuale la Sinfonia n.1 in do minore op.68 e la Sinfonia n.2 in Re maggiore op.73, Claus Peter Flor e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi proseguono il loro viaggio nel sinfonismo di Johannes Brahms interpretando la Sinfonia n.3 in Fa Maggiore op.90, che sarà disponibile sul portale streaming (streaming.laverdi.org) a partire da venerdì 23 aprile alle ore 21.
Un lavoro sinfonico che, fin dalle prime battute, mostra un carattere proprio, un’espressività eroica e un’ispirazione inedita nei lavori sinfonici brahmsiani.
Esattamente come accadde per la Seconda Sinfonia, la Sinfonia in Fa maggiore fu eseguita per la prima volta da Hans Richter a Vienna. Sarà peraltro proprio il grande direttore tedesco a descriverla come “l’Eroica di Brahms”. Una composizione che, fin dalla prima esecuzione del 1883, ottiene immediatamente un unanime successo, consacrando il sinfonismo di Brahms, che dichiarerà, all’indomani della sua prémière, che “la Terza aveva un solo difetto: quello di essere diventata, subito, «sfortunatamente troppo celebre»”. Una frase ironica permeata tuttavia di una profonda soddisfazione.
Un carattere nuovo avvertibile proprio a partire dall’attacco del primo movimento, l’”Allegro con Brio”, un’esplosione di grandiosa drammaticità, con un tema appassionato permeato da un profondo eroismo. E’ interessante notare come le prime tre note della sinfonia (Fa-La bemolle-Fa) corrispondano, nella nomenclatura tedesca, alle lettere F-A-F, laddove, esattamente come accade per la Sonata per violino e pianoforte F.A.E., acronimo della frase tedesca “Frei aber einsam” (“Libero ma solo”), Brahms cela un messaggio stavolta positivo e ottimistico nascondendovi la frase “Frei aber Froh” (“Libero ma felice”).
Clima drammatico che viene sospeso nel secondo movimento, l’”Andante”, che presenta un tema idilliaco in Do maggiore, variato magnificamente nel corso del movimento.
Il terzo tempo, “Poco Allegretto”, mostra un tema di rara efficacia espressiva, forse uno degli apici dell’inventiva melodica brahmsiana, e difficile da dimenticare: in do minore, affidato al caldo timbro dei violoncelli, attorniati da fugaci disegni degli archi.
Il culmine della Terza Sinfonia è senz’altro l’ultimo tempo, un capolavoro dal punto di vista del contenuto espressivo, forse mai prima d’ora, in Brahms, così equilibrato negli sviluppi. Al primo tema, eseguito da archi e fagotti, segue un secondo tema quasi bisbigliato, al quale a sua volta succede nuovamente la prima idea tematica, stavolta nell’esplosione del Tutti.
Ritorna nel finale il tema dell’inizio della Sinfonia, che giunge al termine della composizione, un accordo di fa maggiore, in pianissimo.
Claus Peter Flor, insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, si misura con un altro gioiello del repertorio, la terza tappa dell’avventura sinfonica brahmsiana, venerdì 23 aprile alle ore 21 sul portale streaming dell’Orchestra.
In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)
Prima del concerto, alle ore 18.00, sarà possibile partecipare alla videoconferenza introduttiva su Microsoft Teams “Udir sempre il Gigante”: l’Eroica di Brahms”: L’enorme successo che salutò la prima esecuzione della Terza sinfonia di Brahms portò il direttore d’orchestra Hans Richter a battezzarla come Sinfonia Eroica, in chiaro riferimento all’omologa Terza di Beethoven. All’apice del successo come compositore e sinfonista, Brahms confessò che sebbene avesse trovato la propria strada, gli sembrava di “udir sempre il Gigante [Beethoven] marciare dietro di me”. Beethoven, Schumann e Wagner si incontrano idealmente in questa Sinfonia che si fa voce di un eroismo nuovo, ben differente da quello beethoveniano. Relatore Matteo Marni. Per partecipare scrivere all’indirizzo federica.candela@laverdi.org.
Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.
E’ possibile destinare il proprio 5×1000 all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, contribuendo alla missione della Fondazione: diffondere cultura, emozione e bellezza attraverso concerti, attività educative e un’offerta musicale tra le più variegate e prestigiose del nostro paese. (Codice Fiscale: 97119590152)
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Biografia
Claus Peter Flor direttore
Rispettato in tutto il mondo come direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, Claus Peter Flor mantiene una prestigiosa carriera internazionale, rinomata in particolare per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-germanico, tra cui Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann. Il Maestro Flor ha anche una grande affinità con le opere di Shostakovich, così come con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, avendo registrato molti dei loro lavori durante il suo mandato come direttore principale della Malaysian Philharmonic. Nato a Lipsia nel 1953, il Maestro Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di Direttore Musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, il Maestro Flor ha ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-08) su invito personale del loro Direttore Musicale Riccardo Chailly, dove è stato successivamente nominato Direttore Musicale dalla stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nella stagione 2018/2019, il Maestro Flor è nominato Direttore Ospite dell’Het Gelders Orkest. Nelle ultime stagioni, ha diretto con successo di pubblico e di critica concerti con la London Symphony Orchestra (la Sinfonia n. 3 di Bruckner) e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma in un programma interamente dedicato a Mozart. Tra i recenti e i prossimi impegni di rilievo la collaborazione con la Het Gelders Orkest così come il ritorno alla South Netherlands Philharmonic, alla Dallas Symphony Orchestra, allo Hyogo Performing Arts Centre Orchestra in Giappone e il debutto con la Philharmonic Orchestra di Sofia. La sua grande esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo celebri produzioni di Le Prophète di Meyerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra le produzioni passate si ricordano Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Per queste produzioni il Maestro Flor ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono una produzione di Siegfried di Wagner, diretto da David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le Nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles, quest’ultimo anche in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra, e La Bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto una pletora di altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Il Maestro Flor ha una discografia ampia e diversificata, che include una serie di registrazioni di Mendelssohn con la Bamberg Symphony, recentemente ristampata dalla Sony/BMG. Il suo rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha anche portato l’orchestra a diventare la prima orchestra italiana a registrare tutte le Sinfonie di Mahler come produzioni concertistiche dal vivo per Idagio. Il Maestro Flor ha registrato anche l’Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e 8 di Dvorak (2012) con la Malaysian Philharmonic per l’etichetta BIS.