Apertura di giornata con una Schubertiade, concerto dei giovani talenti dell’Avos Project – Scuola Internazionale di Musica, dedicato alla musica del compositore austriaco
Si ispira ai Giardini della Filarmonica WunderGarten. Il giardino delle meraviglie, un viaggio dentro lo stupore, uno spettacolo fra musica e racconto (testo e regia di Francesca Caprioli) in scena martedì 29 giugno per il festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana (Giardini, ore 21.30).
Partendo dalle suggestioni del “giardino” Francesca Caprioli con il collettivo di Fabrica immagina un percorso drammatizzato intorno al tema della meraviglia. Ne sono interpreti la formazione vocale del Morphin’ quartet, Emiliano Begni al pianoforte (oltre che tenore) e gli attori Elisa Lombardi, Livia Saccucci, Marco Paparella e Vincenzo de Luca.
Il giardino, spazio naturale costruito artificialmente dall’uomo, è un luogo che ben rappresenta il dialogo fra arte e natura creando quello stupore che suggestiona e affascina l’uomo da sempre. Il mito che farà da fil rouge di tutto l’evento è quello di Dafne, la ninfa che fu trasformata in albero per sfuggire all’amore di Apollo, ad esso si intrecceranno racconti di donne e uomini inseriti nel giardino per meravigliare e le voci musicali che via via condurranno lo spettatore in un viaggio attraverso il senso stesso del naturale e di come esso sia addomesticato dall’uomo nel recinto.
“Nel giardino – spiega Caprioli – nulla è casuale, nulla è selvaggio, tutto è cura e controllo. Qui ci sono le più incredibili, sbalorditive, spettacolari citazioni della natura, decontestualizzate dai luoghi di provenienza e messe insieme per il dileggio del padrone del giardino delle meraviglie e dei suoi ospiti. E nel recinto confinato del paradiso, non entrano conflitti, turbamenti, passioni ma solo follie, saperi liquidi, fluidi, fluttuanti e imprigionati dal recinto. E così uomini dalle voci flautate e dal registro femminile, virtuosismi e acrobazie musicali, ninfe catturate e mostrate come trofeo, donne scimmia, donne cannone, uomini da circo convivono nel giardino delle meraviglie che con la ostinata ricerca del suscitare stupore confonde, fa mostra del mostro, condannandolo come tale a stupire ed impressionare nello stesso tempo e per sempre. Ma in conclusione chi è veramente il mostro: chi è mostrato come tale o chi usa la diversità dell’altro per intrattenere, stupire, scandalizzare?”
La giornata si apre con i giovani talenti di Avos Project – Scuola Internazionale di Musica che in Sala Casella (ore 20) daranno vita a una Schubertiade, concerto tutto dedicato al musicista austriaco, di cui saranno eseguiti la Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani D 940 e il celebre Quintetto per pianoforte in la magg. “La trota” D 667. Ne sono interpreti Nicola Possenti (pianoforte), Elisabetta Paolini (violino), Camila Sánchez (viola), Luigi Visco (violoncello), Matteo Tiberti Bonetti (contrabbasso); con loro al pianoforte anche Mario Montore direttore artistico di Avos Project.
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GLI ULTIMI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL
Ricca di appuntamenti come sempre la giornata dedicata alla millenaria cultura persiana, il 30 giugno, un viaggio fra antico e contemporaneo, passando per l’arte, la letteratura, la musica e il teatro. Ad aprire la giornata alle ore 18 è la mostra Piccole canzoni nostalgiche della giovane artista Houra Farzaneh; segue in Sala Casella un incontro omaggio a Bahman Mohasses, figura di spicco del Novecento persiano, artista controverso, intellettuale poliedrico, scultore e pittore scomparso nel 2010. A distanza di 11 anni dalla morte, lo ricordano in quest’occasione la regista Mitra Farahani, la storica dell’arte Helia Hamedani e Parisa Nazari. La seconda parte della giornata si svolgerà nei Giardini, a partire dalle ore 20 con la performance teatrale Khoday Namak che trae spunto dal leggendario libro persiano le cui fonti sono andate disperse (sul palco Ali Shams, Magali Steindler, Parisa Nazari con i fratelli Reza e Hamid Mohsenipour per la parte musicale), e a seguire alle 21.30 Toranj (L’albero della vita) concerto di musica classica persiana con gli strumenti tradizionali del santour e kamancheh.
Il festival affida il suo ultimo concerto, il 1° luglio, a I Solisti Aquilani, ensemble italiano fra i più longevi e apprezzati nel panorama musicale da oltre mezzo secolo. Il concerto, che avrebbe dovuto inaugurare lo scorso novembre la stagione 2020-21 della Filarmonica al Teatro Argentina, rinviato per l’emergenza Covid, trova finalmente il suo palcoscenico nella suggestiva cornice verde dei Giardini della Filarmonica. Eseguono i quattro concerti forse più celebri della storia della musica, Le quattro stagioni di Vivaldi, in un’interpretazione storicamente informata con il violino solista Daniele Orlando affiancate a Las cuatro estaciones porteñas di Astor Piazzolla, in cui il musicista argentino fa un esplicito riferimento alle Stagioni di Vivaldi composte 250 anni prima. Scritte tra il 1965 e il 1970, le Estaciones sono uno dei migliori esempi del nuevo tango, con echi di musica classica e jazz. Diverse le trascrizioni esistenti (le Estaciones vennero composte da Piazzolla per il quintetto di cui era bandoneonista), quella che ascolteremo è per violino e orchestra d’archi di Luis Bacalov, realizzata nel 2014, per il violino di Sonig Tchakerian che le eseguirà anche in questa serata. Il primo appuntamento della giornata sarà in Sala Casella (ore 20) con l’Ars Lituanica Trio alla scoperta del patrimonio musicale di artisti di origine lituana o nati e cresciuti nel paese baltico.
Chi vorrà ristorarsi nei Giardini, potrà gustare i piatti tipici della cucina siriana preparati ogni giorno da Hummus Town, progetto nato da qualche anno a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa.
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I Giardini della Filarmonica sono realizzati in collaborazione con:
Ambasciata Argentina, Ambasciata del Brasile, Ambasciata dell’India a Roma, Ambasciata di Irlanda, Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia, Consiglio Lituano della Cultura – Ministero Lituano della Cultura, Istituto Giapponese di Cultura, SUMMERMELA Festival, Fondazione FIND, ISMEO, Kama Productions, Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”, Associazione culturale Musica Vitale, LazioSound, Tempo Reale, Associazione Fabrica, Alefba, Fuorilinea editore, Rivista “Bukhara”, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, AsLiCo, Avos Project – Scuola Internazionale di Musica.
Il progetto “I Giardini della Filarmonica”, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
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Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
Biglietti: singolo concerto 10 euro (più diritto di prevendita), ad eccezione dei Solisti Aquilani (1/7) 23 euro (più diritto di prevendita). Ingresso libero per tavola rotonda e incontri in Sala Casella del 30/6.
Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.
Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.
Gli ingressi avverranno nel rispetto delle disposizioni anti Covid.
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MARTEDÌ 29 GIUGNO
Sala Casella ore 20
SERATA SCHUBERT
Mario Montore pianoforte
Nicola Possenti pianoforte
Elisabetta Paolini violino
Camila Sánchez viola
Luigi Visco violoncello
Matteo Tiberti Bonetti contrabbasso
Schubert
Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani D 940
Quintetto per pianoforte in la magg. “Forellen-Quintett” (La trota) D 667 (N. Possenti pianoforte)
In collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica
Giardini ore 21.30
WUNDERGARTEN.
LA STANZA DI DAFNE
Morphin’ Quartet
Alessandro Regoli sopranista • Valentina Tramacere mezzosoprano • Emiliano Begni tenore e pianoforte • Bruno Corazza basso-baritono
Elisa Lombardi, Livia Saccucci, Marco Paparella, Vincenzo de Luca attori
direzione artistica Francesca Caprioli
In collaborazione con l’Associazione Fabrica
MERCOLEDÌ 30 GIUGNO
GIORNATA IRAN
Sala Affreschi ore 18
PICCOLE CANZONI NOSTALGICHE
mostra delle opere di Houra Farzaneh
Sala Casella ore 18.30
OMAGGIO A BAHMAN MOHASSES
con Mitra Farahani, Helia Hamedani, Parisa Nazari
Giardini ore 20
KHODAY NAMAK (Il libro degli dei)
performance teatrale con musica tradizionale persiana
con Ali Shams, Magali Steindler, Parisa Nazari
Reza Mohsenipour tar
Hamid Mohsenipour tombak
Giardini ore 21.30
TORANJ (L’albero della vita)
concerto di musica classica persiana
Vahid Hajihosseini santour
Hosna Parsa kamancheh
Paolo Modugno percussioni
In collaborazione con Alefba, Fuorilinea editore, rivista culturale “Bukhara”
GIOVEDÌ 1° LUGLIO
Sala Casella ore 20
LITUANIA
FOREIGN HOMES/PATRIE STRANIERE
ARS LITUANICA TRIO
Dalia Dėdinskaitė violino
Gleb Pyšniak violoncello
Tadas Motie
ius fisarmonica
Dal patrimonio musicale degli ebrei lituani (Litvak)
Šenderovas “Il dialogo” per violino e violoncello, Song of the Songs
Cui “Orientale” dal Kaleidoscope op. 50
Šenderovas Il canto e la danza
Copland The Little Horses
Heifetz – Ponce Estrellita
Copland Ukelele Serenade
Gershwin Summertime (arr. L. Mieldažis)
Goodman Air Mail Special (arr. L. Mieldažis)
proiezione dei quadri di Matvei Vaisberg
nell’ambito del Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”, organizzato dall’Associazione culturale Musica Vitale, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia e finanziato dal Consiglio Lituano della Cultura – Ministero Lituano della Cultura
Giardini ore 21.30
LE STAGIONI
I SOLISTI AQUILANI
Daniele Orlando violino
Sonig Tchakerian violino
Vivaldi Le quattro stagioni
Piazzolla Las cuatro estaciones porteñas (vers. per violino e orchestra di L. Bacalov)