Opere d’arte affisse come manifesti nei posti iconici di Montepulciano e della Valdichiana Senese, in modalità ‘street art’, per rivendicare il ruolo dell’arte pubblica e fruibile per tutta la comunità: si intitola “Free entry” l’esposizione ‘urbana’ delle opere di Valeria Crociata, talento creativo apprezzato negli ambiti delle arti visive e della comunicazione. La creazione metaforica di Crociata cerca un legame con il territorio evocando elementi architettonici e paesaggistici tipici di Montepulciano e della Toscana.
L’iniziativa prepara esteticamente i luoghi ad accogliere la 46/o Cantiere Internazionale d’Arte, la manifestazione di musica, opera, teatro, danza che si terrà dal 15 luglio al 1° agosto, con 39 gli appuntamenti diffusi sul territorio, da quest’anno sotto la direzione artistica di Mauro Montalbetti. Concerti, performance, installazioni sonore site specific in riva al lago e tra i vigneti, nei luoghi appena riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura come Paesaggi rurali storici.
Un portale, un arco, una colonna: gli elementi architettonici e paesaggistici della cultura toscana e poliziana, interpretati attraverso la sintesi di forme e di colori, diventano la struttura portante delle composizioni di Valeria Crociata, illustratrice e visual designer tra le più originali e apprezzate. Con profondità e ironia, Crociata coglie e restituisce i molteplici aspetti della realtà, attraverso una sequenza lineare di sovrapposizioni di elementi mai descrittivi. “Free entry” è una successione di porte, di passaggi, di scorci e anfratti che offrono all’immaginazione dei paesaggi sempre nuovi da esplorare, inediti, resi accattivanti dai colori netti e allegri che riempiono interamente le forme e le caratterizzano con decisione. Nella serie di dieci composizioni, anche quella scelta per il manifesto ufficiale del festival.
Mauro Montalbetti, nuovo direttore artistico, ha personalmente incaricato Crociata e ora esprime la sua soddisfazione per aver aperto questa collaborazione: “Siamo davvero lieti che un’artista così importante abbia accettato il nostro invito e la nostra proposta alle condizioni egualitarie tipiche del Cantiere, rilanciando il suo impegno con questa ambiziosa proposta espositiva”.
Valeria Crociata, abruzzese di nascita (classe 1978), vive e lavora a Milano. Collabora con differenti realtà culturali, artistiche italiane e internazionali, grazie al suo approccio multidisciplinare ed ironico. Il suo lavoro è caratterizzato da forme semplici, colori pieni e tinte contrastanti che creano immagini visive essenziali e altrettanto efficaci. Il colore come sistema efficace per raccontare una storia, trasmettere emozioni e fissare un’identità forte. La forma semplice come sintesi immediata di un pensiero. Un mix di figure umane e geometriche si incrociano e si alternano per esprimere concetti chiave molto spesso ironici e poco indulgenti. Il linguaggio che ne deriva si connota come fortemente internazionale, solo apparentemente semplice ma al contrario estremamente ricercato.
“Ogni figura riproduce in modo stilizzato e minimale un’apertura, che rappresenta l’accesso alle nostre emozioni. Coraggio o curiosità non importa cosa ci spinga, l’importante è ampliare la percezione e non confondere i limiti del nostro campo visivo per i confini del mondo.” – dice Crociata – “Ho cercato di interpretare questi elementi lavorando sull’espressività visiva e sul contenuto per trasmettere un’immagine d’impatto che sottolineasse la natura articolata, multiforme ed eclettica del Cantiere Internazionale d’Arte”, spiega.
Le opere sono pubblicate in un’apposita sezione del catalogo della manifestazione, con il commento della curatrice di mostre Silvia Iacobelli: “Attraverso Free entry, l’artista ci propone un viaggio oltre le dimensioni conosciute. – commenta, – Il progetto artistico diventa così un’entrata libera, un’esortazione ad andare oltre la visione della realtà conosciuta e a scoprire le molteplici proposte che possono inaspettatamente nascere quando si è curiosi e si diventa disponibili all’ascolto. Ecco allora, perfettamente presentato in queste opere, il progetto culturale del Cantiere Internazionale d’Arte”.
Il Cantiere Internazionale d’Arte è sostenuto da MiC, Regione Toscana, Comune di Montepulciano e Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e rinnova la cooperazione tra giovani talenti e artisti emergenti, in un cartellone che coinvolge i Comuni di Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. Tra i titoli di punta, “Figli di un dio ubriaco”, produzione ibrida tra musica barocca, danza contemporanea e recitazione di Michela Lucenti e Balletto Civile (16 luglio), “La signorina Else”, nuova opera sulla questione femminile di Gardella e Ligorio, tratta da Schnitzler, in cui l’esecuzione è affidata all’Ensemble Risognanze, diretto da Tito Ceccherini (31 luglio – 1 agosto), e la danza pura con la nuova creazione “Lili Elbe Show” del tandem Sasha Riva e Simone Repele, dedicata alla nota artista transgender danese, con l’étoile Silvia Azzoni e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Marc Niemann (29 luglio).
Tra i progetti più innovativi, le sonorizzazioni site specific, pensate per far vibrare una cantina contemporanea o una riserva naturale come il Lago di Montepulciano dove il producer Maurizio Rinaldi registra il paesaggio sonoro di un ambiente incontaminato che diventa espressione e pensiero musicale nella performance intitolata Equilibri (22 luglio); sarà invece Davide Vannuccini a lavorare con le sequenze elettroniche tra le geometrie della Cantina Dei (25 luglio).