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Roby Facchinetti Symphony: un’emozione

Chi fermerà la musica? A Castelfranco Veneto, le cui mura medievali hanno ospitato ieri la prima assoluta di Roby Facchinetti Symphony, certamente nessuno. Un pubblico gremito, che non solo ha riempito l’area del concerto, ma anche i plateatici dei bar di Piazza Giorgione, ha infatti applaudito con emozione il nuovo progetto firmato dal Maestro Diego Basso e da Roby Facchinetti che hanno portato sul palco le melodie scritte da Facchinetti, sia con i Pooh che come solista, trascritte in versione sinfonica da Basso.

Le mura trasformate in un teatro a cielo aperto

Un palcoscenico a forma di fiore con le luci curate dalla mano sapiente del lighting designer Fabrizio “Fabi” Crico hanno creato una coreografica che ha contribuito a valorizzare le mura medievali e i giardini, trasformando la piazza in un teatro a cielo aperto.

Un concerto inedito con il quale il Maestro Basso ha voluto riscoprire la purezza originaria delle straordinarie partiture di Roby Facchinetti, spogliandole di tutta la componente elettrica e percussiva moderna per esaltarne le melodie e le armonie originarie e trasformarle in un momento di sinfonia pura.

I brani di Facchinetti trasformati in sinfonia pura

Un intento reso esplicito già dalle prime note che, riallacciandosi alla tradizione operistica, hanno aperto l’overture, scritta dal Maestro Basso. Gli oltre cento, tra i musicisti dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, i vocalist Sonia Fontana, Barbara Lorenzato, Giuseppe Lopizzo, Matteo Simioni e il Coro Pop Art Voice Academy hanno poi accompagnato Roby Facchinetti che, ora accompagnandosi al pianoforte, ora con la sola voce e voce, ha eseguito brani entrati ormai nella storia della musica italiana, quali “Uomini Soli”, “Chi fermerà la musica”, “Parsifal”. E brani tratti dai suoi ultimi lavori da solista: “Invisibili” e “L’ultima Parola”.

Una serata che non rimarrà unica

Non potevano mancare “Pierre” e “Rinascerò, rinascerai”, che hanno riportato con il cuore i cittadini di Castelfranco a quell’ultimo giorno di lockdown in cui il Maestro Basso e Roby Facchinetti si sono esibiti con la Grande Orchestra, di fronte ad una Piazza Giorgione vuota, per lanciare un inno di speranza con le parole scritte da Stefano D’Orazio.

Una serata speciale che, nelle intenzioni dei due Maestri, è destinata a non rimanere unica.

Evento promosso dal Comune di Castelfranco Veneto con il patrocinio della Regione del Veneto. Main partner Zurich. Partner tecnico Hollywood Service. Produzione AVA Sound Live Music

Per informazioni
www.diegobasso.com

Giuseppe Bettiol
Giuseppe Bettiolhttp://www.giuseppebettiol.it
Laureato in filosofia all’Università degli Studi di Padova, collaboro con lo Studio Pierrepi dal 2009. Appassionato comunicazione digitale, ho concentrato la mia attività nelle Digital PR, nei rapporti con le testate e gli influencer digitali, seguendo corsi ad hoc. Dal 2010 sono consulente di media & public relation per la Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari di Padova, per il Circolo Tralaltro Arcigay Padova e la Società Dante Alighieri sezione di Padova. Dal 2011 sono responsabile dell’ufficio stampa della manifestazione “Padova Pride Village” alla Fiera di Padova. Attualmente sto inoltre collaborando con il Teatro de LiNUTILE di Padova e il Padova Pride.
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