La stagione teatrale promossa da Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, una delle compagnie più attive e consolidate del territorio calabrese, che da quest’anno può vantare anche il riconoscimento ufficiale del ministero della Cultura come “Organismo di programmazione teatrale, si conclude con un bilancio molto positivo e degno di nota.
Una stagione all’insegna della sperimentazione, che è stata attraversata da un cartellone eterogeneo per linguaggi temi e storie trattate, con una proposta incentrata sui linguaggi del teatro contemporaneo e di ricerca, ma che ha toccato anche altri ambiti del performativo, dalla musica alla danza.
Un’esperienza culturale mai così ricca come in quest’edizione: quattordici spettacoli serali, otto spettacoli pomeridiani dedicati a famiglie e bambini, otto appuntamenti di danza contemporanea che hanno rappresentato la più corposa sezione regionale del festival di danza contemporanea “Ramificazioni” (unico riconosciuto dal Mic), tre appuntamenti musicali (“Autunno in jazz”) e un’offerta di circa quindici spettacoli dedicati alle scuole.
Una stagione in cui, come sottolineano gli organizzatori, “abbiamo rimarcato l’urgenza di tenere uno sguardo attento alle nuove proposte del teatro contemporaneo ampliandolo alle proposte offerte del mondo della danza e della ricerca in ambito musicale, in un’ottica di creazione continua di nuovo pubblico e di contaminazione dei linguaggi scenici”.
Palcoscenico della rassegna è stato, come ormai consuetudine, l’auditorium comunale di Polistena, che quest’anno ha trovato nuova vita grazie ad una serie di interventi che hanno migliorato l’esperienza della visione teatrale e che hanno ridato al teatro la sua funzione primaria, luogo della e per la comunità.
La nuova stagione di Dracma ha presentato spettacoli che hanno provato a dare un senso alla complessità di un presente sempre più incerto, mettendo in scena la magia, le contraddizioni, la comicità e al contempo i drammi del nostro tempo. Storie e narrazioni che spaziano dal tema della guerra e dei diritti al rispetto delle diversità, dal racconto di atti di resistenza civile alla dimensione fragile delle relazioni familiari, dalle vicende di uomini e donne che hanno costruito la cultura italiana a microstorie di libertà.
Grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati si sono avvicendati nel corso di questi mesi sul palcoscenico di Polistena, con spettacoli riconosciuti e apprezzati dalla critica nazionale e dal grande pubblico, e che ha visto protagonisti grandi nomi come: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Virgilio Sieni, Gianmarco Tognazzi, Peppe Barra, Massimo Verdastro, Paolo Triestino e Edy Angelillo, Francesco Montanari, Elena Bucci – Premi Ubu (il riconoscimento più importante del teatro italiano) come Mariano Dammacco e Serena Balivo (“La buona educazione”); il Premio Verso Sud 2022 della giovane drammaturga e regista calabrese Elvira Scorza (“Tutta colpa di Ugo”) e altri ancora. Un cartellone che di fatto ha registrato anche l’apprezzamento di attori, registi, addetti ai lavori che lo hanno riconosciuto come uno tra i più interessanti su scala nazionale.
L’offerta stagionale di Dracma ha mantenuto alta anche l’attenzione verso il “nuovo” pubblico, con la rassegna di “TeatroFamiglie”, teatro tout public per tutte le generazioni, e il progetto di teatro per le scuole “Aiutami a dire teatro”, percorsi di visione teatrale per le studentesse e gli studenti degli istituti scolastici del territorio.
Con questa nuova stagione Dracma si è attestata ancora una volta come laboratorio capace di regalare al territorio un respiro nuovo, attraverso spettacoli che hanno aperto orizzonti culturali e stimolato, come da incipit, tutti i sensi, con l’augurio che i semi di queste buone pratiche germoglino e fioriscano nell’immediato futuro.