Va in scena il 29 e 30 gennaio 2018 (ore 21.00) al Teatro Vittoria di Roma, Trump Blues – L’età del caos, scritto e interpretato da Federico Rampini e dal 31 gennaio (all’11 febbraio) spazio alla commedia di Nicola Pierattini, La cena perfetta, diretta da Nicola Pistoia.
“Avremo quattro anni della presidenza più spettacolare della storia, al confronto impallidiranno i ricordi di Obama, Reagan, Kennedy… E’ il soggetto ideale per uno spettacolo di “giornalismo teatrale”, che raccontando le gesta di The Donald offra agli spettatori un viaggio nei nuovi populismi, le loro cause, le loro conseguenze.
Uno schema a quadri, accompagnato dai musicisti Valentino Corvino e Roberta Giallo, e la colonna sonora la darebbero Bob Dylan i Rolling Stones: sia perché li ha usati ampiamente Trump nei suoi comizi, sia perché i loro testi sono “cattivi”, aggressivi, provocatori.
Una breve traccia: 1. Storia e ritratto di un affarista controverso, bancarottiere seriale, molestatore di Miss Universo, inventore di un reality-tv di successo, fino alla sua improbabile ascesa alla Casa Bianca. Come l’establishment lo sbeffeggiò fino all’ultimo, quali e quante enormità riuscì a fare in campagna elettorale, risollevandosi sempre. (La cronaca mi offrirà spunti di aggiornamento continui una volta che lui avrà cominciato a governare, ne sono certo).
2. L’America che lo ha votato, dopo avere eletto 2 volte Obama, è un'”altra” nazione? irriconoscibile, deformata, impazzita? O invece le cause del disagio sociale erano già ben visibili prima, e lui le ha intercettate sconvolgendo tutte le regole del politically correct?
3. Cosa c’è di “rivoluzionario” nel linguaggio di Trump, e perché ha saputo dire anche delle verità scomode sull’immigrazione, la globalizzazione.
4. L’Età del Caos. Prima e dopo Trump, dalla vecchia Europa erano nati i movimenti populisti e il fascino crescente dell’Uomo Forte: Putin, Erdogan, Xi Jinping. Dopo Brexit in Europa avremo anche le elezioni in Francia (maggio 2017), Germania (autunno): aggiornamenti continui e variazioni sul tema.
5. Le promesse tradite dalla globalizzazione. Doveva renderci tutti più ricchi, almeno nei proclami del pensiero unico neoliberista. Come e perché si è trasformata in un livellatore delle diseguaglianze Nord-Sud (india) ma al tempo stesso in una feroce macchina di impoverimento dei lavoratori e del ceto medio dentro le nostre società occidentali.
6. La società multietnica e le sue fragilità. New York e la California come modelli positivi: non hanno guarito però la paura dell’America profonda. L’Europa e la sfida dell’immigrazione islamica. Perché l’ondata di arrivi dal Nord Africa e dal Medio Oriente pone problemi diversi rispetto a immigrazioni precedenti.
7. Guarire la democrazia, o cedere alle tentazioni autoritarie? Gli anni Trenta ci hanno insegnato qualcosa?”.
Debutta il 31 gennaio (in scena fino all’11 febbraio) sul palcoscenico del Teatro Vittoria, La cena perfetta, la divertente commedia di Sergio Pierattini, che tanto successo ha riscosso in tutta Italia, per la regia di Nicola Pistoia e con la partecipazione di Nini Salerno.
In una banlieue di Parigi, il “Girgenti”, piccolo ristorante dalla conduzione scalcinata e familiare, si prepara ad accogliere la quanto mai insperata visita di un ispettore della Guida Michelin.
L’esuberante proprietario del locale siciliano, lo chef Salvatore, insieme alla moglie Caterina, alla socia Lucia e al cameriere rumeno Cristian, attendono con ansia l’avvenimento, che amplifica tutti i conflitti di una gestione a dir poco disastrosa.
Gli acquisti maniacali e dispendiosi dello chef (uniti alla sua tendenza ad alzare spesso il gomito), i debiti, l’eccentricità del cameriere, l’eccessiva generosità di Salvatore e le continue lamentele della moglie, stanno portando il locale al disastro.
Per questo cresce l’attesa per l’arrivo del critico gastronomico: tutto potrebbe cambiare con l’attribuzione delle famosissime stelle Michelin, a patto però di realizzare una cena perfetta!
Ma non tutto andrà come previsto…
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La cena perfetta
di Sergio Pierattini
regia Nicola Pistoia
con Daniela Morozzi, Blas Roca Rey, Ariele Vincenti, Monica Rogledi
e la partecipazione di Nini Salerno
produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste
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TEATRO VITTORIA / ATTORI&TECNICI _ Piazza S.Maria Liberatrice 10, Roma (Testaccio) Biglietti: intero platea 28, intero galleria 22 (compresi 3 euro di prevendita)
Ridotti in convenzione: platea 21 e galleria 18 (compresi i 3 euro di prevendita)
Promozione gruppi: 1 biglietto cortesia ogni 10 spettatori paganti
Botteghino: 06 5740170; 065740598 lunedì (ore 16-19), martedì – sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Come arrivare: Metro: Piramide; Bus: 170, 781, 83, 3