Il Teatro Astra di Torino ospita la messa in scena de La Locandiera di Goldoni con la regia di Walter Le Moli e l’interpretazione dell’Ensemble Stabile di attori della Fondazione del Teatro Due di Parma. La sala è gremita e molte sono le aspettative per la rappresentazione di un classico del teatro di ogni tempo. Walter Le Moli si approccia con fedeltà e omaggio all’opera di Goldoni, rispettando il testo e sfrondandone vezzi e svolazzi per concentrare l’attenzione sul meccanismo scenico semplice e universale. Due nobili signori, sbruffoni e attaccati ai loro vuoti titoli, smaniano d’amore per la proprietario della locanda ove risiedono, la scaltra e determinata Mirandolina, che fa finta di apprezzare le loro attenzioni per spillare loro sempre più denaro e favori; alla locanda soggiorna anche un altro titolato, il quale però apertamente si professa misogino e tratta brutalmente la bella Mirandolina; essa punta nel vivo si prefigge lo scopo di far capitolare il nobile, esclusivamente per puntiglio. Tutte le relazioni umane ruotano intorno ai soldi e alla ricchezza materiale come mezzo per poter ottenere, secondo i personaggi della commedia, anche l’amore; ma Goldoni ridicolizzando i nobili a discapito di una classe borghese in ascesa nel suo periodo storico ci dimostra come non sia il denaro la qualità più importante, né blasonati titoli senza significato, ma la nobiltà d’animo, l’astuzia e la buona volontà. Gli attori di Le Moli rappresentano i loro ruoli con modalità differenti giocando sulla vanagloria esasperata dei nobili o sulla bassezza gretta dei popolani, ritagliando un’aura più profonda per il nobile misogino, Cavaliere di Ripafratta, e disegnando per il servitori Fabrizio un carattere macchiettistico quasi da Commedia dell’Arte. Mirandolina ha invece una connotazione molto contemporanea, quasi androgina, ma concreta, secca nella battuta e tagliente nell’azione, creando un efficace contrasto fra la pomposità vacua della nobiltà e la dinamicità della borghesia in ascesa nella società. Spettacolo con un unico ambiente e scenografia essenziale per esaltare il lavoro artigianale degli attori e la loro relazione, facendo emergere la potenza espressiva del testo.
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La Locandiera
di Carlo Gaoldoni
con Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Sergio Filippa, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli
costumi e spazio scenico Gianluca Falaschi
luci Claudio Coloretti
regia Walter Le Moli
produzione Fondazione Teatro Due