Due Quartetti di due grandi musicisti della scuola viennese, il classico Haydn e il romantico Schubert, nell’esecuzione del Quartetto Henao, un giovane gruppo avviato a una brillante carriera internazionale.
Il giovane e promettente Quartetto Henao, già affermatosi in Italia, Europa e Asia, esegue due capolavori di Haydn e Schubert mercoledì 23 marzo alle 18.00 nella stagione di concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).
Il Quartetto Henao è formato da un colombiano, una coreana e due italiani ed è nato nel 2014 a Roma, dove i quattro giovani strumentisti seguivano i corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2016 è diventato membro della Pro Quartet di Parigi e dal 2018 de Le Dimore del Quartetto, due associazioni che sostengono i migliori giovani quartetti a livello non solo francese e italiano ma internazionale. Si è esibito in alcuni tra i più interessanti festival e stagioni cameristiche, come Accademia Filarmonica Romana, Accademia di Santa Cecilia, Accademia Musicale Chigiana, Pro Quartet di Parigi, Auditorium Sony di Madrid, Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, Associazione Scarlatti di Napoli. Nel 2019 ha effettuato la sua prima tournée in Asia. Nel 2020 ha debuttato con l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino eseguendo per la prima volta in Italia Absolute Jest dal compositore americano John Adams.
Apre il concerto il Quartetto in sol maggiore di Joseph Haydn, il quinto dei sei dell’op. 33, scritti nel 1781-1782, gli anni della piena maturità del compositore austriaco, che è giustamente considerato l’inventore del quartetto per archi classico, ritenuto la forma più rappresentativa e più della musica da camera. Questo quartetto in particolare ha un carattere solare e sereno, che ne fa una vera celebrazione della pura bellezza della musica, ma che non si nega qualche elemento scherzoso, umoristico e teatrale.
Segue il Quartetto in re minore “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert, che lo scrisse nel 1824, quasi contemporaneamente ad altri due quartetti, che sarebbero rimasti gli ultimi da lui composti, prima di essere stroncato da una morte precoce nel 1828. Pensando alla sua morte avvenuta a soli trentuno anni, può sembrare quasi una premonizione che questo Quartetto prenda spunto da Der Tod und das Mädchen (in italiano La morte e la fanciulla), un brano per voce e pianoforte scritto da Schubert nel 1817. Il testo di quella breve composizione era un dialogo tra la Morte e una fanciulla, che dapprima resiste alla volontà della Morte di portarla con sé, poi si rassegna quasi serenamente (“io non sono crudele, nelle mie braccia dormirai dolcemente”, le dice la Morte) al suo destino. Schubert riutilizzò la melodia principale di quel brano specialmente nel secondo movimento del Quartetto, che ha un tono di fondo drammatico, ma con qualche parentesi di serenità.
Biglietti: intero € 12,00. Ridotto docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Ridotto studenti € 5,00.
Info: 063236104 – info@romasinfonietta.it – www.romasinfonietta.it