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Festival Verdi 2011

Nel mese in cui ricorre l’anniversario della nascita del grande compositore, il Teatro Regio di Parma e le terre di Verdi celebrano il più alto momento della storia, della cultura e della tradizione della città, rinnovando anche per il 2011 il grande impegno produttivo e artistico del Festival Verdi.

Un ballo in maschera, Falstaff, Messa da Requiem, Il Trovatore in forma di concerto, le opere che segnano il programma del Festival Verdi 2011, a Parma e nelle terre di Verdi, dall’1 al 28 ottobre, con una concentrazione ancora una volta senza paragone di grandi spettacoli ed eventi cui prenderanno parte artisti e interpreti di assoluto prestigio.

Nei ventotto giorni del Festival – dedicati ognuno a un’opera verdiana e uno al 198° compleanno del Maestro – si potrà ammirare quanto di meglio offre l’interpretazione verdiana dei nostri tempi: Francesco Meli, Vladimir Stoyanov, Kristin Lewis, Elisabetta Fiorillo, Serena Gamberoni, Ambrogio Maestri, Carlo Lepore, Luca Salsi, Svetla Vassileva, Dimitra Theodossiou, Sonia Ganassi, Roberto Aronica, Riccardo Zanellato, tra i cantanti; Antonio Gandia, Barbara Bargnesi, tra i giovani interpreti; Andrea Battistoni, Yuri Temirkanov, Gianluigi Gelmetti e Michele Mariotti, i direttori d’orchestra; Massimo Gasparon e Stephen Medcalf i registi; e con loro tanti altri grandi artisti, di generazioni diverse, tutti richiamati a Parma dal rinnovato e consolidato prestigio del Festival Verdi.

Il Festival Verdi è realizzato dal Teatro Regio di Parma – soci fondatori Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte Parma, Camera di Commercio di Parma – con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Major partner Fondazione Cariparma. Main sponsor Cariparma Crédit Agricole. Media partner Mediaset.

Il Festival Verdi è realizzato anche grazie al sostegno e alla collaborazione di: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza per il Patrimonio Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Parma e Piacenza, Comune di Busseto, Comune di Fidenza, Comune di Fontanellato, Comune di Fontevivo, Comune di Langhirano, Fondazione Prometeo, Barezzi live, Premio Zanfi, iTeatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Modena, Arcus, Reggio Parma Festival, Iren, AD, ParmaIncoming.

Le Opere

Sarà Un ballo in maschera a inaugurare il Festival Verdi 2011 (1, 5, 9, 13, 20, 23, ottobre al Teatro Regio di Parma e 27, 30 ottobre al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena). Sul podio Gianluigi Gelmetti affronta il vorticoso e tragico poema di un amore impossibile assieme ad un cast di straordinario valore, con Francesco Meli, Vladimir Stonayov, Kristin Lewis, Elisabetta Fiorillo e Serena Gamberoni in scena nel nuovo allestimento con scene e costumi di Pieluigi Samaritani, luci di Andrea Borelli, coreografie di Roberto Maria Pizzuto, per la regia di Massimo Gasparon da un’idea di Pierluigi Samaritani.

Ancora un cast straordinario sarà impegnato nel secondo titolo del Festival in scena nello straordinario Teatro Farnese di Parma, che dopo oltre due secoli è recentemente tornato ad accogliere nella sua splendida e unica sala lignea oltre millecinquecento spettatori, per la prima volta nella storia recente, in platea e anche sulle sue maestose gradinate. Falstaff (10, 12, 15, 20, 22, 25 ottobre) vedrà il ritorno sul podio di Andrea Battistoni, Primo Direttore Ospite del Teatro Regio di Parma, che, insieme ad Ambrogio Maestri, Luca Salsi, Svetla Vassileva, Antonio Gandia, Luca Casalin, e Barbara Bargnesi, porterà in scena l’esilarante e travolgente capolavoro verdiano, in un nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma, nello spettacolo diretto da Stephen Medcalf, con scene e costumi di Jamie Vartan e luci di Simon Corder.

Terzo titolo del Festival Verdi 2011, Messa da Requiem (6, 8 ottobre), che il Maestro dedicò alla memoria dell’amato Alessandro Manzoni. Per questo straordinario appuntamento, per la prima volta sul podio del Teatro Farnese di Parma, il grande Yuri Temirkanov, Direttore Musicale del Teatro Regio di Parma, guiderà il prestigioso quartetto vocale formato dal soprano Dimitra Theodossiou, il mezzosoprano Sonia Ganassi, il tenore Roberto Aronica e il basso Riccardo Zanellato, in un’imperdibile esecuzione dell’indiscusso capolavoro sacro di Verdi.

Salirà, infine, sul podio del Teatro Verdi di Busseto Michele Mariotti, giovane direttore d’orchestra ormai impostosi per personalità e talento tra i nomi più importanti del panorama musicale. Alla sua bacchetta è affidata la direzione de Il trovatore in forma di concerto che vedrà impegnati giovani talenti selezionati negli ultimi anni in oltre quattrocento audizioni. Dopo le recite al Teatro Verdi di Busseto (14, 16, 21, 24 ottobre), una serata speciale a Fidenza per celebrare i centocinquant’anni del Teatro Magnani (26 ottobre).

A interpretare le partiture di Verdi saranno l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani.

A riprova dello straordinario livello artistico delle produzioni del Festival Verdi 2011 Un ballo in maschera, Falstaff, Messa da Requiem saranno ripresi in digitale e ad alta definizione, per i diversi canali di distribuzione e trasmissione, dalla televisione al cinema, al dvd, in collaborazione con prestigiosi partner internazionali, nell’ambito del progetto che prevede la registrazione dell’integrale verdiana per il bicentenario del 2013.

La parola scenica. Leo Nucci in recital

Considerato il maggior baritono in carriera dalla critica internazionale, Leo Nucci è di casa a Parma. Anzi il Teatro Regio di Parma è casa sua. Le sue interpretazioni, in particolare nel repertorio verdiano, sono considerate imprescindibile punto di riferimento per l’arte del belcanto ed il suo legame con Parma – di cui è cittadino onorario – e con il suo Festival sono tali da farne, artista simbolo di amore per l’arte, di talento e passione portati ad eccellenza, il primo ambasciatore nel mondo. Il concerto, realizzato in occasione del Quarantennale del Circolo Culturale Parma Lirica, conclude con una festa il Festival Verdi 2011 (28 ottobre).

Verdi sacro. Requiem alla Steccata

La musica religiosa trova nella Messa da Requiem uno dei più profondi appelli alla pace interiore che l’Ottocento abbia saputo elevare: la sua struttura musicale, così moderna eppure così radicata nella polifonia cinquecentesca, emerge chiarissima in questa trascrizione per due pianoforti e quattro voci. Sarà quindi la Basilica Magistrale della Steccata, uno dei luoghi più rappresentativi della città e non solo del suo sentimento religioso, a fare da cornice ai giovani talenti A scuola di Tradizione al Teatro Regio di Parma, che il Regio affianca, con un programma di approfondimento interpretativo, nel loro percorso di studi (26 ottobre).

Concerti in Auditorium. La musica contemporanea al Festival Verdi

In piena sintonia con la sensibilità per il moderno nella musica verdiana, anche quest’anno il Festival Verdi accoglie alcuni preziosi concerti del cartellone di Traiettorie, la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea che giunge nel 2011 alla ventunesima edizione e che rappresenta uno dei punti di riferimento mondiali della musica dei nostri giorni.

L’Auditorium Niccolò Paganini, che ospiterà quattro concerti della rassegna, vedrà la doppia presenza dell’Ensemble Prometeo (3, 21 ottobre), il gruppo musicale costituito per iniziativa della Fondazione Prometeo con l’intento di promuovere la musica contemporanea in Italia e all’estero. I due concerti dell’ensemble, il primo con la direzione di Marco Angius e il secondo con la direzione di Tito Ceccherini, proporranno un ricco e affascinante programma con brani di Donatoni, Vassena, Schoenberg, Mantovani, Messiaen, Dufourt e Murail. L’Auditorium accoglierà inoltre due straordinari solisti: il violinista Irvine Arditti, fondatore del leggendario Arditti Quartet (11 ottobre), e il pianista Andrea Lucchesini (lunedì 24 ottobre), con un programma che attraverserà le epoche con la musica di Scarlatti, Beethoven e Berio.

Verdi and Jazz. Per amore e per sfida

La musica verdiana è universale, lo sappiamo, ed è in grado, per la sua forza, di affascinare, di colpire l’immaginario e di sfidare la creatività di musicisti impegnati nei più diversi linguaggi. Anche quello del Jazz. Ecco perché il Festival Verdi torna a popolarsi delle sonorità e dei ritmi del jazz, con artisti del calibro di Paolo Fresu, Wayne Shorter Quartet, Francesco Cafiso, Raphael Gualazzi, invitati – dal Barezzi Live Festival, da Aperto Festival di Reggio Emilia, da ParmaJazz Frontiere Festival – a confrontarsi, o anche solo a divertirsi, con la musica del grande Maestro (7, 15, 19, 21, 22, 24 ottobre).

Progetto Liszt

Premio Zanfi. Concorso internazionale Franz Liszt. Cento anni fa un ragazzo di belle promesse si iscriveva al Conservatorio di Parma: era Mario Zanfi, destinato a diventare uno dei maggiori interpreti italiani di Franz Liszt. Proprio nell’anno del bicentenario lisztiano, la IX edizione del Concorso Pianistico Internazionale Franz Liszt – Premio Mario Zanfi sarà tra gli appuntamenti di maggior fascino del Festival Verdi (22 ottobre).

Verdi – Liszt. Concerti all’Auditorium del Carmine. Al talento riconosciuto di due giovani virtuosi sono affidati, nei concerti all’Auditorium del Carmine, programmi che vedono alcune tra le più belle pagine del sempre sorprendente compositore ungherese alternarsi alle celebri parafrasi verdiane: geniali nella struttura, nelle scelte, nell’invenzione di atmosfere evocative, nel pianismo portato ai confini delle possibilità nell’armonia che viene da Verdi, ma approda a Liszt; la più affascinante e poliedrica figura del romanticismo europeo (11, 25 ottobre).

Verdi e la musica nuova. Conversazioni e ascolti

Tornate all’antico, e sarà un progresso: il motto verdiano che ha ispirato la Giornata Verdiana di Studi del Festival Verdi 2009 e il cui significato è idealmente connesso a un episodio riguardante Verdi e la nuova musica francese, è tema che ha continuato a essere esplorato. Nell’ambito di un progetto più ampio che l’Istituto Memoria & Durata e il RIPM – Italia hanno ideato “verso il bicentenario” Verdi – Wagner, in collaborazione con l’Istituto nazionale di studi verdiani e con il Centro Musica Contemporanea, si colloca una proposta di interventi per le celebrazioni verdiane del 2011, intitolata Verdi e la musica nuova. L’esame delle strutture compositive delle opere verdiane in cartellone e un’indagine relativa ad alcuni livelli di associazione per quanto riguarda i compositori del ‘900 e contemporanei, si realizzano in un salotto di conversazioni e di ascolti (14, 22, 26 ottobre) con la partecipazione di Marcello Conati, Giuseppe Martini, Gianluigi Mattietti, Gian Paolo Minardi, Pierluigi Petrobelli, Fabio Vittorini, Luca Zoppelli, New Made Ensemble (Teresa Camellini, Rossella Spinosa, Gaetano Nenna, Raffaello Negri, Guido Boselli, Vittorio Marimpietri, Alessandro Calcagnile).

Il Festival Verdi per i giovanissimi

Imparolopera, viaggio alla scoperta del magico mondo del melodramma, è un successo che si rinnova con entusiasmo da anni, e che di recente ha ottenuto un’eccezionale consacrazione vincendo il Premio “Filippo Siebanek” assegnato nell’ambito del XIX Premio della Critica musicale “Franco Abbiati”. La collaudata e fortunatissima formula di Imparolopera, che impegna i migliori allievi delle classi di canto del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, guidati da Donatella Saccardi, si rinnoverà quest’anno con Falstaff, ripensato, rivisto e rimontato per il pubblico di domani (12, 14 ottobre) da Bruno Stori.

Il Gioco dellOpera. Il Teatro Regio di Parma apre nuovamente le sue porte alla prima infanzia con Il Gioco dell’Opera. Pupazzi, marionette, educ-attori, cantanti e musicisti fanno vivere ai più piccini, in un’esperienza unica e coinvolgente, la magia dell’opera. Falstaff (21, 25, 26, 27 ottobre) è l’opera riscritta per il pubblico dei più piccoli da Veronica Ambrosini e realizzata con il sostegno di Parmalat in collaborazione con Castello dei Burattini – Museo Giordano Ferrari, Laboratorio creativo Zazì, Comune di Parma Assessorato alla cultura. In scena il tenore Cosimo Vassallo, il soprano Hitomi Kuraoka accompagnati al pianoforte da Daniela Pellegrino e gli attori Nicola Di Ricco, Michele Zanichelli, Antonella Altieri, Emanuela Dall’Aglio, Massimiliano Ravanetti.

I trucchi del mestiere. Il laboratorio didattico, realizzato nell’ambito di Imparolopera e condotto da Alessandra Perbellini, docente del corso di Storia e didattica della musica presso il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, è rivolto agli insegnanti delle scuole elementari. Qui saranno svelati i segreti che si celano dietro una produzione complessa che coinvolge musica, parola, luci, costumi, scenografia, stimolando così una migliore comprensione della rappresentazione e una maggiore capacità di ascolto (27 settembre).

Tu conosci Verdi? Giunto alla sua ventottesima edizione, il concorso Tu conosci Verdi?, ideato e promosso dal Gruppo di Appassionati Verdiani “Club dei 27”, propone agli alunni delle quinte classi elementari di Parma e provincia lo svolgimento individuale di un tema o un disegno sul soggetto “Vita e opere di Giuseppe Verdi”. Per approfondire la conoscenza dell’opera verdiana le scolaresche potranno assistere alle rappresentazioni, arricchendo allo stesso tempo la propria formazione.
A scuola di Tradizione al Teatro Regio di Parma

Ci sono, sono giovanissimi e desiderosi di mettersi alla prova i giovani di talento che per attitudine e capacità possono a buon diritto aspirare ad un mestiere, a una carriera nel mondo del teatro d’opera. Bisogna aiutarli e seguirli nei loro primi passi fuori dalle scuole e dalle accademie e dentro il repertorio, dentro la vita del teatro. A scuola di Tradizione al Teatro Regio di Parma è il programma di tutoraggio del Teatro Regio di Parma che consente ad un numero ristretto di studenti (selezionati dall’Istituto d’arte Paolo Toschi e dell’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato Primo Levi di Parma) di sperimentare i mestieri di alto artigianato, patrimonio preziosissimo del fare teatro d’opera, e ad un gruppo di giovani cantanti (allievi effettivi dei Conservatori di Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, La Spezia, Cremona, Mantova, Verona, dei Dipartimenti di canto di università straniere) di affrontare il repertorio lirico e quello verdiano in particolare. Un programma volto ad arricchire se non completare l’articolato percorso di studi che già i giovani affrontano e lanciare le loro carriere, sicuri di immettere energia nuova sulla scena dei teatri d’opera.

Verdi tra noi

Tutte le opere di Giuseppe Verdi raccontate giorno per giorno in musica, parole e immagini: un piccolo concerto di musiche verdiane, con trascrizioni e riduzioni per le più diverse formazioni musicali, un incontro con un artista, un intellettuale, un appassionato, letture dei capolavori che hanno ispirato i libretti delle opere. Si ripete così la fortunata formula del Verdi tra noi, il ricco e apprezzato calendario nel quale si inseriscono giornate di studio affidate al gotha degli studiosi verdiani, le presentazioni del nuovo volume dei Quaderni verdiani e di altri prestigiosi saggi, l’esecuzione di trascrizioni e pagine celebri affidate ai Solisti del Teatro Regio di Parma, al Coro del Teatro Regio di Parma, alla Corale Giuseppe Verdi e ai giovani del Conservatorio “A. Boito” di Parma che tanto ha legata la sua vicenda con quella del Maestro Verdi. Con loro si alterneranno, sul palco del Ridotto del Teatro Regio di Parma, i talenti dell’Accademia della Scala, della Scuola dell’Opera di Bologna, dell’Accademia Chigiana e i giovani cantanti A scuola di Tradizione al Teatro Regio di Parma. Gli incontri saranno condotti da Giuseppe Martini, Vincenzo Raffaele Segreto, Alessandro Taverna e Stefano Valanzuolo.

LAccademia dei talenti. Giovani musicisti per il Maestro. Il Festival Verdi continua a dare risalto al talento dei migliori allievi di prestigiose istituzioni di alto perfezionamento musicale, impegnate nell’interpretazione di preziose pagine spesso in prima esecuzione moderna. È il caso delle “varianti d’autore” dei melodrammi più famosi di Verdi, cioè dei brani che presentano più versioni scritte dal compositore stesso per diversi allestimenti, di affascinanti trascrizioni e pagine celeberrime affidate agli allievi della Scuola dell’Opera di Bologna, dell’Accademia della Scala, della Chigiana di Siena, del Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma e ai giovani cantanti A scuola di Tradizione al Teatro Regio di Parma (2, 4, 9, 10, 11, 17, 18, 19, 20, 23, 25, 28 ottobre 2011).

Incontri dAutore. In salotto con Maurizio Alpi. Un ciclo di incontri, dedicati a Maurizio Alpi, per tanti anni amatissimo medico del Teatro Regio di Parma, in dialogo con personalità della cultura e del fare teatro, per approfondire o svelare aspetti nuovi e insoliti del grande mondo dell’opera verdiana (6, 7, 8, 13, 15, 16, 21, 27 ottobre).

I Quaderni del Festival Verdi. Un ballo in maschera è fra le opere più popolari di Verdi, ma è anche un’opera che ha interessato a lungo e continua a interessare per la ricchezza delle implicazioni drammaturgiche e musicali, per le sfumature psicologiche dei personaggi. Un’opera destinata a suscitare continue curiosità, a cui possono rispondere sia il palcoscenico sia le pagine degli studiosi come quelle riprodotte in questo nuovo Quaderno con il quale si rinnova la collaborazione sempre proficua fra il Teatro Regio di Parma e l’Istituto nazionale di studi verdiani (12 ottobre).

Viva V.E.R.D.I. La musica. L’Unità d’Italia. L’arte di Giuseppe Verdi fu da subito popolare, mai elitaria. Verdi non fu un attivista, ma tenne stretti rapporti con intellettuali che mai nascosero i loro sentimenti antiaustriaci. Gustavo Marchesi, uno fra i massimi esperti del grande Maestro, compie, per i tipi di MUP Editore, un’accurata indagine attraverso le lettere del grande artista e i documenti dell’epoca per mostrare le sfumature di un profondo rapporto tra il Maestro e il popolo italiano (24 ottobre).

Rarità e Trascrizioni. Verdi con i Complessi del Teatro Regio. Il Festival Verdi percorre le pagine meno note e i più curiosi sentieri della musica verdiana, grazie al suo enorme e immediato successo popolare affidati ai Solisti del Teatro Regio di Parma e al Coro del Teatro Regio di Parma (5, 24 ottobre).

In compagnia di Verdi. Incontro alla musica. Il Festival Verdi è ancora nel segno della vicinanza a coloro che non hanno la possibilità di andare incontro alla musica. Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Parma raggiungeranno le case di cura, i circoli per anziani, la Casa Circondariale: un’occasione per vivere insieme la gioia del Festival.

Col Maestro per diletto. Una passione corale

L’amore per la musica verdiana e la gioia nel condividerla, parlandone assieme e gustandone il piacere di chi la interpreta per passione (3 ottobre).

Vivi il Regio. Il sipario sempre aperto per tutti

Dal 1829 la forza del Teatro Regio non è solo la sua storia, tracciata dagli interpreti e dai direttori d’orchestra prestigiosi che hanno calcato il suo palcoscenico, ma il suo pubblico. Un pubblico di appassionati che da sempre colma platea, palchi, che si mette in fila la notte per accedere agli ultimi posti in loggione, che porta i propri figli ancora bambini perché imparino sin da piccoli l’amore per l’opera. È per questo pubblico che attorno al Regio è cresciuta la tradizione della lirica; è grazie all’amore tutto parmigiano per l’opera se la città da sempre si stringe attorno al suo Teatro dando linfa alle stagioni. Vivi il Regio, il nuovo programma di attività del nostro Teatro, nasce per offrire un luogo sempre ospitale, anche nel fermento delle prove, aperto a tutti i cittadini – senza dimenticare nessuno – e turisti con informazioni puntuali, visite guidate, incontri e spettacoli. Affinché appassionati di ogni età, con tutti coloro che vogliono scoprire per la prima volta questa straordinario scrigno, possano conoscere i mestieri che rendono possibile quest’arte e prepararsi allo spettacolo con incontri, percorsi dietro le quinte, anteprime, prove generali. Vivi il Regio raccoglie quindi in un progetto sistematico la lunga esperienza del Teatro unendo iniziative già sperimentate e di successo a nuove idee in un ventaglio di proposte che coinvolgerà i professori d’orchestra, gli artisti del coro, i giovanissimi artisti del coro di voci bianche, i maestri collaboratori, gli esperti tecnici dei laboratori e del palcoscenico, e tante altre persone impegnate dietro le quinte.

Prove aperte

Il Teatro Regio di Parma offre alla cittadinanza, alle scuole, alle associazioni musicali e sociali l’occasione di assistere alle prove generali delle opere in cartellone. Una preziosa opportunità per scoprirne i segreti nel momento immediatamente precedente il debutto (28 settembre, 8 ottobre).

Anteprime per gli under 30

Avvicinare al teatro d’opera quei giovani che non vivono abitualmente uno dei luoghi di incontro e di crescita più belli della nostra città. Un nuovo modo per scoprire e amare la musica in anteprima (26 settembre, 4, 6 ottobre), voluto dal Comune di Parma dopo la straordinaria partecipazione di pubblico dello scorso anno.

Giovanni Battista Guadagnini 1711-1786. Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone

L’esposizione celebra i trecento anni dalla nascita del grande liutaio attivo a Parma per dodici anni alla corte dell’infante don Filippo di Borbone. Guadagnini costruì strumenti che sono considerati fra i più alti raggiungimenti della liuteria. La mostra (8-16 ottobre) ripercorre, attraverso preziosi esemplari provenienti da collezioni private di tutto il mondo, le fasi della sua originale carriera. Ad arricchire il percorso, cinque appuntamenti per ascoltare le composizioni di Carlo Ferrari, Angelo Morigi, Jean-Marie Leclair e degli altri musicisti che impreziosivano la Corte dei Borbone (7, 9, 16 ottobre).

Il Trovatore. Mostra fotografica di Graziella Vigo

Le cupe atmosfere, l’intreccio dei personaggi, la straordinaria intensità di un capolavoro tra i più amati di Giuseppe Verdi rivivono nelle grandi ed emozionanti fotografie di Graziella Vigo. Realizzate durante le recite messe in scena nell’edizione 2010 del Festival Verdi, le immagini catturano le emozioni di uno spettacolo indimenticabile. La mostra Il Trovatore sarà allestita per tutta la durata del Festival Verdi, con il rinnovato sostegno di Amber Capital, nella suggestiva collocazione offerta dai Portici del Grano del Municipio di Parma, nel cuore della città (1-28 ottobre).

Renata Tebaldi, profonda ed infinita.

La mostra dedicata alla grande interprete nel cuore della città

Il Palazzo del Governatore, grande e prestigioso spazio espositivo nel cuore della città, riportato al suo splendore con il recente restauro, che ne ha ampliato e riorganizzato le enormi potenzialità, apre le sue sale per ospitare un omaggio – più ancora che una mostra – dedicato a Renata Tebaldi.

Dell’artista e straordinaria donna, considerata tra le più grandi interpreti verdiane di tutti i tempi, trovano spazio abiti di scena firmati da artisti e stilisti del calibro di De Chirico e Dior, splendidi gioielli, i bauli da viaggio e rari documenti che ripercorrono la carriera della Diva. La mostra Renata Tebaldi, profonda ed infinita si snoda in un intenso itinerario sulla vita di uno dei miti del nostro tempo. Gli oggetti impregnati di emozioni della mostra, prodotta dal Comitato Renata Tebaldi in collaborazione con il Teatro Regio di Parma, tornano a Parma dopo essere stati esposti, tra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, alla Staatsoper di Vienna, al Teatro Massimo di Palermo, al Gran Teatro Liceu di Barcellona, all’Opéra di Losanna, al Teatro Stanislavskij di Mosca, al Palazzo Sheremetev di San Pietroburgo, al Teatro di San Carlo di Napoli e al Castello di Torrechiara (Inaugurazione 11 ottobre 2011, ore 11.30)

Tesori nascosti.

Alla scoperta di un patrimonio unico

Sono davvero inestimabili i tesori che viaggiatori colti ed appassionati convenuti a Parma potranno scoprire: capolavori d’arte e preziosi documenti che narrano la vicenda di una capitale, piccola, ma certo crocevia di uomini e donne protagonisti della storia europea. Per gli ospiti del Festival si apriranno, in un affascinante itinerario, le porte del Museo dell’Ordine Costantiniano alla Steccata, del Museo Glauco Lombardi, della Biblioteca Palatina, della Casa della Musica e del suo Museo del Suono.

Casa Verdi. Parole, immagini, musica

Cuore pulsante nel centro storico di Parma: Casa Verdi è un grande salotto sotto i Portici del Grano della Residenza Municipale, in Piazza Garibaldi. Qui saranno proposti dibattiti e conversazioni nelle diverse ore del giorno e della sera, insieme a prestigiosi storici e musicologi, con proiezioni di documentari rari e inediti e delle dirette televisive di Un ballo in maschera, Falstaff e Messa da Requiem, e poi piccoli concerti, divertissement, aperitivi musicali e le iniziative editoriali più significative dedicate al Maestro. Con il contributo di Ascom-Confcommercio, Camera di Commercio di Parma, Barilla Center, Gruppo Iren, Ivri,Promusic, la musica vibrerà nelle strade del centro e raggiungerà i quartieri di Parma, nei circoli e nei luoghi di ritrovo, che ancora una volta si apriranno alle emozioni dello spettacolo. Per gli appassionati e i curiosi una ricca occasione per scoprire la vita e l’arte di Verdi, indissolubilmente legate alle vicende storiche della città.

Casa della Musica per il Festival Verdi

Esemplare dell’ampiezza progettuale e organizzativa che ne caratterizza l’attività fin dall’inaugurazione del 2002 è il programma con cui anche quest’anno la Casa della Musica, d’intesa con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e nell’ambito del progetto “Casa Verdi”, arricchisce il cartellone del Festival Verdi con una serie d’iniziative che, con la direzione di Marco Capra, propone convegni, incontri, concerti, ma anche mostre, nuove ed esclusive esperienze d’ascolto e cicli di proiezioni di film. Gli spazi dello storico Palazzo Cusani sede della Casa della Musica, ma anche quelli dei suoi “Musei della Musica”, il Museo dell’Opera, la Casa del Suono e il Museo Casa natale Arturo Toscanini, saranno infatti “occupati” per tutto il mese di ottobre dalle iniziative appositamente organizzate per quest’occasione. La Casa della Musica rende omaggio a Giuseppe Verdi mobilitando tutte le strutture che a essa fanno capo e avvalendosi dell’apporto delle istituzioni che essa ospita e della collaborazione di altri partner pubblici e privati. Alla varietà delle strutture e delle collaborazioni corrisponde un programma assai diversificato, che esprime tutti gli ambiti che la Casa della Musica ha esplorato nei suoi otto anni di vita e che rappresentano la sua ragion d’essere: le espressioni musicali meno popolari, come la musica antica; la tecnologia al servizio della musica e della sua diffusione, dal disco al cinematografo; le forme e gli strumenti della comunicazione musicale; la musica come fenomeno politico e sociale; l’attenzione per gli aspetti inediti dei personaggi più famosi della nostra storia musicale, da Verdi a Toscanini, e la rivalutazione di figure ingiustamente trascurate, come quella di Cleofonte Campanini.

1913. Il primo festival verdiano

Realizzata dall’Istituzione Casa della Musica, la mostra dedicata alle celebrazioni a Parma e Busseto per il centenario della nascita di Verdi raccoglie manifesti, documenti, immagini, dischi e grammofoni dalle sue collezioni. L’esposizione, arricchita da nuovi e preziosi documenti, è accompagnata dall’ascolto di preziose registrazioni d’epoca dei protagonisti delle opere rappresentate in quella occasione, in un nuovo percorso ancora più suggestivo.

Busseto

Percorsi. Sulle orme di Verdi

Sotto i portici di Busseto, tra le pareti di casa Barezzi, sotto le austere volte di San Michele alle Roncole, nelle sale e nel parco di Villa Sant’Agata: sono questi i luoghi in cui riecheggia la presenza del Maestro. Il suo spirito vive ancora in quei luoghi che sono stati compagni della sua crescita. Qui il giovane Verdi si è formato, qui la sua musica ha battuto per prima le ali. Busseto, Roncole, Sant’Agata: sono questi i luoghi che hanno visto nascere e crescere il genio di un artista che il mondo ci invidia. Per il Maestro, per gli ospiti che vorranno visitare questi luoghi, l’Assessorato alla Cultura della Città di Busseto in collaborazione con l’Associazione Amici di Verdi, il Comitato Roncole Verdi 1813-2013, il Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Villa Pallavicino ha steso un fitto calendario di presentazioni, appuntamenti intorno ai mestieri del teatro e incontri musicali intorno all’opera di Verdi.

Museo Nazionale Giuseppe Verdi

Villa Pallavicino, Busseto

A Busseto, nella sua città natale, nella prestigiosa Villa Pallavicino di Busseto, vive il museo dedicato al compositore di opere liriche più rappresentato al mondo: Giuseppe Verdi. Da Nabucco ad Aida da Traviata a Rigoletto le ventisette opere sono rappresentate in un percorso storico con la riproduzione delle scenografie originali tratte dall’archivio di Casa Ricordi. Le ambientazioni dell’Ottocento, le musiche immortali, in un’atmosfera di luci teatrali che trasmettono emozioni al visitatore e lo accompagnano in un percorso di intense atmosfere romantiche, sono state disegnate dallo scenografo Maestro Pier Luigi Pizzi. Il salone della musica, il giardino di Verdi, le tecnologie multimediali e i servizi di accoglienza completano il museo più importante al mondo dedicato al genio di Giuseppe Verdi. Eventi, concerti, masterclass, matinée e circuiti enogastronomici saranno programmati quali attività complementari alla visita del museo.

Dedicata agli amici e ai sostenitori di Giuseppe Verdi nel mondo una “Membership Card” con

validità annuale offre l’opportunità di instaurare un rapporto privilegiato, più consapevole e attivo, con il Museo Nazionale dedicato al genio verdiano. Entrarne a far parte permetterà di avere libero accesso al Museo e al suo percorso espositivo e darà diritto ad una serie di vantaggi, privilegi ed esclusive opportunità.

Nelle Terre di Verdi

Splendente collana di teatri, rocche, abbazie, questi gioielli sparsi lungo le terre di Verdi ispirarono e dettero corpo e sfondo alla musica del grande Maestro e in questa quei luoghi trovarono nuova vita per essere simbolo di quella civiltà operistica che nell’Ottocento raggiunse, in questo straordinario spicchio d’Italia, il suo apice.

Fidenza. Fu Fidenza a portare Verdi sugli scranni del primo parlamento del Regno d’Italia (1861-1865). La costruzione del teatro fidentino cominciò nell’anno di nascita di Verdi, il 1813, e a progettarlo fu il Bettòli, l’architetto di Maria Luigia. E fu Girolamo Magnani, fidentino e autore di decine di scenografie verdiane, a decorare d’oro e stucchi lo sfarzoso boccascena del teatro. La sala fu inaugurata nel 1861 con un allestimento de Il Trovatore, con scene dello stesso Magnani. Qui, per celebrare i 150 anni dalla nascita del teatro, il Festival Verdi offre Il Trovatore in forma di concerto (26 ottobre).

Fontanellato. I grandi territori che furono feudi dei Sanvitale, famiglia sensibilissima alla musica, costituivano all’epoca di Verdi uno dei luoghi storici del Ducato di Parma. Non solo musica, nel teatro recentemente restaurato e nella trecentesca Rocca Sanvitale, ma anche incontri e teatro di prosa, in una dimensione che gioca con la materia verdiana.

Fontevivo. Immersa nel dolce paesaggio della pianura padana, sorge l’imponente Abbazia di Fontevivo, fondata nel 1142 sotto la protezione dei Pallavicino. Nelle mura di quello che era stato fino ad allora un severo monastero, i Duchi di Parma vollero un Collegio dei Nobili, per ospitare, in estate, giovani collegiali provenienti dalle famiglie più importanti di tutta Europa. Sarà la Sala del duca, un tempo cappella del duca di Parma don Ferdinando di Borbone, ad ospitare i concerti dedicati al grande Maestro.

Reggio Emilia per il Festival Verdi

Continuando la collaborazione con la Fondazione iTeatri, il Festival Verdi offre la possibilità di assistere agli spettacoli in programma a Reggio Emilia nell’ambito del Aperto Festival, segno dell’attenzione consueta e rinnovata per le forme più aggiornate del palcoscenico internazionale. L’edizione 2011 del Aperto Festival rende omaggio a tre grandi figure del nostro tempo, attive ieri e oggi in altrettante differenti aree delle arti performative: la musica, il teatro, la danza. Si tratta di Miles Davis (7 ottobre), Tadeusz Kantor (7-30 ottobre), Shen Wei. Le attività ad essi legate si articolano in spettacoli, concerti, performance e mostre, con alcune prime assolute ed europee, e la partecipazione di artisti come Wayne Shorter (15 ottobre), Paolo Fresu (7 ottobre), lo stesso Shen Wei (22 ottobre). Il programma è inoltre arricchito da spettacoli di danza e concerti di grande rilievo: Il Ballet National de Marseille (8 ottobre) e la Compagnie Maguy Marin (29 ottobre); i concerti monografici dedicati a tre grandissimi d’oggi: Pierre Boulez (12 ottobre), Steve Reich (16 ottobre) , Lou Reed (quest’ultimo nella non consueta veste di compositore) (14 ottobre); la collaborazione in prima assoluta fra Cristina Zavalloni e il pianista jazz newyorkese in fortissima ascesa, Jason Moran (11 ottobre).

 

Parma, 16 settembre 2011

 

Paolo Maier

Ufficio Stampa

Teatro Regio di Parma

via Garibaldi, 16/a

43121 Parma – Italia

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