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L’uomo che sapeva troppo di David Leavitt

ALAN TURING E L’INVENZIONE DEL COMPUTER

(traduzione di Carolina Sargian – Codice Edizioni)

con inserti di “Breaking the code” di Hugh Whitemore

lettura scenica a cura di Angelo Savelli

con LUCA SCARLINI e RICCARDO NALDINI

e con Massimo Grigò, Andrea Bruno Savelli, Leonardo Paoli, Diletta Oculisti, Edoardo Groppler

Seconda lettura scenica a cura di Angelo Savelli, – inclusa anche nella sezione Queer Theatre – venerdì 9 novembre alle ore 21 al Teatro di Rifredi, Luca Scarlini – saggista, drammaturgo, storyteller – legge e commenta, con le parole del grande scrittore statunitense David Leavitt, la vita di Alan Turing, scienziato geniale e indisciplinato, interpretato qui da un attore anticonformista come Riccardo Naldini.

Alan Turing è stato un pensatoresregolatoerivoluzionario, un matematico ingegnoso, l’unico in grado di decifrareilfamigeratocodiceEnigma utilizzatodallaGermanianazista, e soprattuttoprofetadell’intelligenzaartificiale,daluiteorizzatagiàneglianniTrentaquandononerastatoancoracreatoilprimocomputer.

Ma Turing era anche unuomoinsicuro,solitarioetormentato: etichettatocomesoggettopericolosoperlasicurezzadelloStato, fu arrestatoeprocessatoconl’accusadiavercommessoattiosceniconunaltrouomo.Poiiltragicoepilogodelsuicidio: a soli 42 anni si è tolto la vita addentando una mela imbevuta di cianuro, forse ispirandosi a Biancaneve, la fiaba che amava tanto da bambino. Leggenda vuole che, con il suo logo, la Apple abbia voluto rendere omaggio al grande logico inglese.

David Leavitt ,scrittore statunitense dichiaratamente gay,è nato nel 1961 e ha vissuto a lungo a Firenze. I suoi libri più famosi sono “Ballo di famiglia”, “La lingua perduta delle gru” e “Il voltapagine”. Recentemente ha scritto due biografie di importanti scienziati dalla vita particolarmente controversa: quella appunto su Turinge “Il matematico indiano” sul sodalizio fra il matematico inglese Godfrey Harold Hardy e quello indiano Srinivasa Ramanujan.

Per info: 055-4220361/2

www.toscanateatro.it

Biglietti: intero € 14 – ridotto € 12

venerdi 9 novembre alle ore 18:00

presentazione del libro

IL DIARIO DI SINTRA

di Wystan Hugh Auden, Stephen Spender e Christopher Isherwood

a cura di Matthew Spender

traduzine di Luca Scarlini

Barbès Editore

saranno presenti Mattew Spender e Luca Scarlini

Nel 1935, Wystan Hugh Auden, Christopher Isherwood e Stephen Spender, i tre più importanti scrittori inglesi della nuova generazione, arrivano a Sintra, in Portogallo. La loro idea è di cercare una casa grande da acquistare, dove poter vivere tutti insieme per sempre. I tre scrittori sono legati da comuni passioni per la politica, la letteratura, gli uomini. Nella scenografica cittadina si dedicano ad avventure della mente e del corpo e tengono un diario comune di queste occasioni, in cui tutti sono responsabili di osservazioni e storie. La guerra è sullo sfondo, vicinissima: nel luglio 1936 divampa la guerra civile in Spagna, prova generale della Seconda Guerra Mondiale. La realtà della politica e quella dei sentimenti si fondono e si scontrano, mentre compaiono, per scorcio, cronache e invenzioni che si ritrovano poi nelle opere seguenti degli scrittori. Pagine ritrovate e di grande interesse, quindi, curate attentamente da Matthew Spender, figlio di Stephen e a sua volte scrittore e scultore, che propongono una visione, da vicino, dei destini di alcune personalità d’eccezione della cultura del Novecento, dei loro amori e delle loro passioni culturali e politiche.

(prefazione al libro a cura dell’Editore)

ingresso libero

 

 


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