Estate al Bargello 2015
Musica, teatro, danza
Maggio/settembre 2015 – Museo Nazionale del Bargello – Firenze
www.estatealbargello.it
Fino a settembre teatro, musica e danza con Compagnia Lombardi Tiezzi, Fondazione Teatro della Toscana, Florence Dance Festival, Orchestra da Camera Fiorentina, Music Pool, Florence Art Music Experience. Tutti protagonisti di Estate al Bargello, il ricco programma di teatro, danza, musica classica, contemporanea e d’autore che torna ad allietare le serate del Museo Nazionale del Bargello, collocandosi tra le proposte cardine dell’estate toscana.
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Compagnia Lombardi – Tiezzi
INFERNO NOVECENTO
Dante e il grande giornalismo del Secolo Breve
uno spettacolo di Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi e David Riondino
drammaturgia di Fabrizio Sinisi
musiche eseguite in scena a cura del Conservatorio Cherubini di Firenze
A distanza di dieci anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca.
Inferno Novecento, che nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento (Lady Diana e Dodi Al Fayed, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…), costruendo una diversa possibilità di lettura e fruizione del poema fondante della nostra cultura.
Lo spettacolo offre una possibilità con cui il mondo contemporaneo può interpretare la prima cantica dantesca: ma anche un modo per farsene interpretare. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di nuove figure e conferisce nuova vita al poema. Alternando letture di episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma attraverso l’anomalo, tre-mendo secolo appena trascorso. Accanto ai versi dell’Inferno, il Novecento occidentale trova infatti una sua disarmante coincidenza; e il testo di Dante, usato come lente d’ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità.
Inferno Novecento invita dunque lo spettatore a un percorso in cui la poesia si fa complementare alla cronaca: il Novecento – per tanti aspetti ancora il nostro tempo – diventa il luogo di una discesa agli inferi, di uno sguardo sulla nostra storia recente e sul nostro presente.
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da mercoledì 3 a domenica 14 giugno, ore 21.15
(lunedì 8 giugno riposo)
Compagnia Lombardi – Tiezzi
IL RITORNO DI CASANOVA
di Arthur Schnitzler
traduzione, adattamento e regia Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi, Marco Brinzi
drammaturgia Sandro Lombardi e Fabrizio Sinisi
costumi Giovanna Buzzi
disegno luci Gianni Pollini
Sandro Lombardi torna a impersonare il più avventuriero dei veneziani, Casanova. La fine di un uomo e dell’epoca di cui fu sfolgorante cavaliere per indagare il mistero dell’amore.
Casanova, ormai giunto a 53 anni, stanco di avventure erotiche e nauseato dal suo passato di diplomatico da strapazzo, ha un solo desiderio: tornare nell’amata Venezia ma, proprio quando sembra che il suo sogno stia per realizzarsi, un vecchio amico lo trascina in una sua casa di campagna nei pressi di Mantova, dove Casanova incontra la giovane Marcolina, che riaccende il suo desiderio.
Lo sguardo che la donna gli rivolge, freddo e indifferente, lo getta però nella disperazione: si sente vecchio e ormai incapace di esercitare fascino. L’amaro sapore della sconfitta lo spinge a un estremo quanto folle tentativo: sospettando che la giovane sia in realtà l’amante di un bellimbusto, un certo sottotenente Lorenzi, fa di tutto per scoprire la verità e, avuta conferma ai suoi sospetti, una notte si sostituisce con l’inganno a Lorenzi. Avrà così l’amore desiderato della bella Marcolina attraverso l’inganno ma, dopo un sogno misterioso, al risveglio, la situazione precipita.
Il Ritorno di Casanova, è uno dei capolavori narrativi di Arthur Schnitzler, grande cantore della Vienna spumeggiante e feroce nel declinante Impero asburgico. In questo meraviglioso racconto di del 1918 – ridotto ad opera teatrale attraverso l’artificio di far parlare Casanova in prima persona – si rivela la tragicommedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta ai propri istinti e ai propri falsi valori, nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte. Il cuore del testo è quindi un freudiano scontro fra Amore e Morte, segnato dall’angoscia della fine di un’epoca “felice”.
Nello spettacolo ha una posizione di rilievo la musica dal vivo che si accorda alla recitazione per disegnare con maggiore profondità le emozioni del testo.
Torna dunque da un’angolazione ancora diversa, l’indagine sul mistero dell’amore, al quale Tiezzi e Lombardi hanno già dedicato Un amore di Swann di Marcel Proust, rappresentato con successo nel 2012 e nel 2013, e Non si sa come di Luigi Pirandello, spettacolo molto apprezzato da pubblico e critica nel corso dell’ultima stagione.
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da martedì 16 a domenica 21 giugno, ore 21.15
Fondazione Teatro della Toscana
LA MANDRAGOLA
di Niccolò Machiavelli
con gli attori provenienti da La Compagnia delle Seggiole Marcello Allegrini, Fabio Baronti, Luca Cartocci, Andrea Nucci, Claudio Spaggiari, Natalia Strozzi, Sabrina Tinalli, Silvia Vettori
costumi Giancarlo Mancini
realizzazione costumi Pino Crescente
progetto luci Samuele Batistoni
tecnico luci e suoni Daniele Nocciolini
assistente alla regia Giovanna Calamai
regia Claudio Spaggiari
Gli attori de La Compagnia delle Seggiole, capitanati da Fabio Baronti, presentano il loro più grande cavallo di battaglia, La Mandragola. Un lavoro ‘principe’ nello smascherare l’ipocrisia di qualsivoglia autorità.
“Può davvero diventare un’ossessione il non riuscire ad avere un figlio che garantisce la continuità del casato, ma non al punto di dover morire, pur di averlo, prima del tempo. Se però la vita può lasciarcela un altro…” Così Messer Nicia, che si crede furbo, si fa coinvolgere da chi furbo è davvero in una beffa erotica dal vago sapore boccaccesco. Ma nonostante la materia leggera, La Mandragola non smentisce il Machiavelli de Il Principe: nello smascherare l’ipocrisia di autorità intoccabili come la Chiesa o la famiglia nella Firenze rinascimentale; nel dimostrare che nella conquista di qualcosa cui si tiene davvero, non importa se si tratta di una donna o di un principato, le regole del gioco sono sempre le stesse.
Gli attori de La Compagnia delle Seggiole avviano il “progetto Mandragola” nel 2003 con l’impegno di proseguire la tradizione dell’allestimento storico che dell’opera di Machiavelli andava regolarmente in scena al Teatro dell’Oriuolo (un marchio di fabbrica di questo spazio che tanto ha dato alla Firenze teatrale), portandolo nella cornice estiva del Museo Nazionale del Bargello. Raramente si ha la possibilità di recitare dove l’autore ha vissuto: qui c’era il vecchio tribunale frequentato da Machiavelli, che venne rinchiuso proprio nelle sue carceri sotterranee quando fu incriminato per tradimento verso i Medici. Il Teatro della Pergola ha sostenuto la Compagnia nei dieci anni successivi, che hanno visto La Mandragola sbarcare persino in Giappone nel 2009. Oggi la Fondazione Teatro della Toscana riporta al Bargello lo spettacolo in un allestimento completamente rinnovato del testo, con la regia di Claudio Spaggiari.
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da giovedì 25 a sabato 27 giugno, ore 21.15
Fondazione Teatro della Toscana
Gianluigi Tosto
LETTERA AL PADRE
di Franz Kafka
riduzione e adattamento teatrale Franco Di Francescantonio e Massimo Masini
regia Massimo Masini
Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Franco Di Francescantonio
“Mio caro papà…”. Un inizio formale, affettuoso, per una lettera al padre.
Ma sono le uniche parole retoriche che Franz Kafka usa per la sua Lettera al Padre, scritta nel 1919 quale lucidissimo atto d’accusa contro un padre – padrone che ha ridotto la sua esistenza ad un prostrante stato di angoscia, ad una gabbia invisibile dalla quale Kafka non sarebbe mai riuscito a fuggire, se non opponendo, attraverso la scrittura, il diritto di smascherare la crudeltà paterna.
La Lettera al padre, mai spedita e pubblicata postuma solo nel 1952, è una drammatica denuncia delle sofferenze psichiche, ma anche fisiche, subite dallo scrittore durante la convivenza con il padre. È la traccia fondamentale di una autobiografia allucinante, un disperato tentativo di “spiegare”, prima di tutto a sé stesso, gli oscuri motivi del proprio fallimento come essere umano, il groviglio di sensazioni e di accadimenti che, durante gli anni di convivenza frustrante con il padre, sconvolgono per sempre la mente di Kafka.
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da mercoledì 1 a venerdì 3 luglio, ore 21.15
Fondazione Teatro della Toscana
Stefano Accorsi
GIOCANDO CON ORLANDO ASSOLO
tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani
Trasferire l’Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti. Stefano Accorsi veste i panni di un simile cavaliere e si cimenta, monologando, con l’opera ariostesca.
Attore cinematografico e teatrale amato da pubblico e critica, Stefano Accorsi si cimenta ancora una volta con l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, cavalcando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni, amore perso sfortunato vincente doloroso sofferente sacrificale gioioso e di certo anche furioso. Le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove sorprese, in voci all’ascolto inaspettate, in suoni all’orecchio stupiti.
Studiato appositamente per il Cortile del Bargello, Giocando con Orlando Assolo si rifà al Furioso Orlando, regia e adattamento teatrale di Marco Baliani, e in seguito riproposto dai due artisti, con Baliani anche in veste di attore, in giro per l’Italia in una nuova versione intitolata Giocando con Orlando. Questa è dunque la terza versione, in cui Accorsi si esibisce da solo, in una grande prova d’attore, interpretando anche la parte di Baliani. Scorrazzando in rima tra paladini cristiani, feroci saraceni, ippogrifi alati e giovani donzelle, e alternando alle ottave originali di Ariosto, quelle un po’ più prosaiche di Baliani, Accorsi riesce a restituire al pubblico tutta la straordinaria ironia e modernità del poema cinquecentesco. Quella per cui la bella Angelica, insidiata più o meno da tutti i cavalieri cristiani, finisce per cedere al musulmano Medoro (suscitando il furore di Orlando), mentre la guerriera cristiana Bradamante sposa il pagano Ruggiero, beninteso dopo che si è convertito, in uno straordinario ribaltamento di ruoli e luoghi comuni. “Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile”, afferma Marco Baliani, “e per tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà, ci siam messi all’opera, con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze alte e un sentire sincero.”
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CONTATTI / PREZZI / INFO
INFERNO NOVECENTO, IL RITORNO DI CASANOVA
info: Compagnia Lombardi – Tiezzi
055.600218 – 055.609450 info@lombarditiezzi.it
INFERNO NOVECENTO
Posto unico: intero € 15 – ridotto € 12 (over 60, under 26, tessera Feltrinelli, tessera Controradio Club, soci Unicoop Firenze solo per la data di sabato 30 maggio)
Lo spettacolo si terrà anche in caso di pioggia.
IL RITORNO DI CASANOVA
Posto unico: intero € 15 – ridotto € 12 (over 60, under 26, tessera Feltrinelli, tessera Controradio Club, soci Unicoop Firenze)
Lo spettacolo si terrà anche in caso di pioggia.
LA MANDRAGOLA, LETTERA AL PADRE, GIOCANDO CON ORLANDO ASSOLO
Info: Fondazione Teatro della Toscana
055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com pubblico@teatrodellapergola.com
Posto unico: intero € 15 – ridotto € 12 (over 60, under 26 , abbonati Pergola, soci Unicoop Firenze – per GIOCANDO CON ORLANDO ASSOLO valida solo per la data del 3 luglio)
Gli spettacoli si terranno anche in caso di pioggia.
BIGLIETTERIA
Circuito regionale Boxoffice.
Online su www.estatealbargello.it
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Estate Fiesolana 2015
venerdì 19 e sabato 20 giugno ore 21.15, Teatro Romano di Fiesole, PRIMA NAZIONALE
Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile di Napoli
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MEDEA
di Euripide
traduzione Maria Grazia Ciani
adattamento Gabriele Lavia
con Federica Di Martino, Daniele Pecci, Umberto Ceriani, Pietro Biondi, Angiola Baggi, Gabriele Anagni, Sofia De Angelis, Camilla Giardini
e con Marta Pizzigallo, Giulia Gallone, Malvina Ruggiano, Anna Scola, Silvia Biancalana, Lorenza Sorino, Claudia Crisafio, Flaminia Cuzzoli, Diletta Masetti, Katia Mirabella, Sara Missaglia, Silvia Maino, Francesca Muoio, Maria Laura Caselli
regia Gabriele Lavia
scenografia Alessandro Camera
costumi Emanuele Zero
musiche Giordano Corapi
luci Michelangelo Vitullo
Venerdì 19 e sabato 20 giugno una grande prima nazionale al Teatro Romano di Fiesole: Medea con la regia di Gabriele Lavia. Lo sforzo congiunto della Fondazione Teatro della Toscana e del Teatro Stabile di Napoli illumina l’estate teatrale con un lavoro che scava nell’animo umano e nei grandi interrogativi della vita. Federica Di Martino è Medea, Daniele Pecci è Giasone. Lo spettacolo della diversità e dell’istinto attraversato da visioni tragiche e folgoranti.
Dopo aver aiutato il marito Giasone e gli Argonauti a conquistare il vello d’oro, Medea si trasferisce a Corinto con il consorte e i due figli. Dopo alcuni anni però Giasone decide di ripudiarla per sposare la figlia di Creonte, re di Corinto, acquisendo così il diritto di successione al trono. Medea, dopo un lungo lamento con il coro delle donne corinzie, scaglia maledizioni sulla casa reale e medita un terribile piano di vendetta…
Note di regia
“Medea è più vicina all’essenza del teatro di qualunque testo più recente o, addirittura attuale. Medea, che si ripete sempre la ‘stessa’ e mai uguale (poiché cambiano gli attori) è “contemporanea” e mette in crisi o denuncia una certa attualità di oggi, svelandone l’inconsistenza o, talora, la falsità. Che cosa è contemporaneo nell’antichissimo? Proprio il fatto che qualcuno lo ripeta. E per ripetere bisogna apprendere. Sembra un’assurdità, eppure c’è un “accordo speciale” tra l’antichissimo e il contemporaneo, proprio perché così discordanti e opposti.”
Gabriele Lavia
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BIGLIETTI
Info: Fondazione Teatro della Toscana – www.teatrodellapergola.com
pubblico@teatrodellapergola.com
biglietteria 055.0763333 – biglietteria@teatrodellapergola.com
Posto unico: intero € 24; ridotto € 20 (under 26, over 60, abbonati Teatro della Pergola) e € 16 (soci Unicoop Firenze, valido solo per la data del 20 giugno 2015)
In tutti i punti vendita del circuito regionale Boxoffice, su Boxol.it.
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Teatro della Pergola / Corsi di formazione del Laboratorio di Costumi e Scene
per info e iscrizioni mandare una mail a: formazione@teatrodellapergola.com o telefonare allo 055.2264354
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8 – 12 giugno, ore 15 – 19
LA STORIA DEL COSTUME E LO STILE DI OGGI
INFLUENZE ED ALCHIMIE / Parte 1
Docente: Micol Joanka Medda
Obiettivi e contenuti: l’obiettivo del corso è quello di sviluppare un pensiero critico sulla moda di oggi, intesa come risultato di un percorso socioculturale che passa attraverso la storia e le arti e ne trae ispirazione. Gli indumenti e gli oggetti del vestire quotidiano verranno reinterpretati e troveranno collocazione all’interno di un percorso che ne insegna la provenienza e le origini. Si capirà come nasce uno stile, cosa di ciò che indossiamo oggi appartiene a segreti altrui, cosa sappiamo dell’eleganza e delle eredità che le epoche passate ci hanno lasciato, e ancora come ci si approccia alle occasioni eleganti.
Durata: 20 ore
Costo: 200 €
N° allievi max: 8
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15 – 19 giugno, ore 15 – 19
INDOSSARE SCULTURE
CREAZIONE DI PARRUCCHE E ACCONCIATURE CON MATERIALI NON TRADIZIONALI
Docente: Paolo Manciocchi
Obiettivi e contenuti: gli allievi saranno guidati nella definizione delle differenze tra parrucca e acconciatura e nella relativa contestualizzazione storica. Progetteranno poi i propri manufatti grazie all’analisi di misure, proporzioni, equilibri e “portabilità” della parrucca. Le tecniche di lavorazione ed i materiali potranno essere tradizionali o innovativi a seconda del progetto elaborato.
Durata: 20 ore
Costo: 200 €
N° allievi max: 8
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22 – 26 giugno, ore 15 – 19
IL CORPO DISEGNATO
STUDIO DEI CARATTERI E DISEGNO DELLA FIGURA UMANA. IL BOZZETTO DI COSTUME TEATRALE
Docente: Daniele Davitti
Obiettivi e contenuti: il corso propone un approfondimento sul disegno della figura umana per il teatro per la realizzazione di bozzetti teatrali. Sarà posta particolare attenzione allo studio del corpo umano attraverso le proporzioni, il quick sketching dal vero, l’espressività, il carattere grafico e l’interpretazione dei classici. La resa dell’abito muoverà dallo studio dei tessuti e degli effetti volumetrici ed espressivi, passando attraverso il rendering di diverse tipologie di materiali, fino alla restituzione grafica del volto umano, anch’essa materia del corso.
Durata: 20 ore
Costo: 200 €
N° allievi max: 8