A gran voce, nel corso del suo recente e duro intervento all’ONU, denunciando la condizione di molti ospedali psichiatrici nel mondo, ha chiesto di chiudere i manicomi in tutti quei Paesi in cui le persone con disabilità psichiche sono tenuti in letti di contenzione, o costretti in camicie di forza: a Dario D’Ambrosi, uno dei maggiori artisti creativi italiani, attore, regista e fondatore del “Teatro Patologico”, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, conferirà il prossimo 26 giugno il titolo di Professore Emerito Honoris Causa (Distinguished Professor). Un riconoscimento allo straordinario lavoro svolto in 40 anni di attività con oltre 1700 persone con disagi psichici di varia natura seguite nel tempo. Gli spettacoli di D’Ambrosi, come si legge nelle motivazioni approvate dal Senato Accademico, “tendono ad indagare la follia, quella vera dei malati, al fine di ridare dignità al matto”.
“Abbiamo abbracciato sin dall’inizio il sogno di Dario D’Ambrosi – è il commento del Rettore Novelli – perché corrispondeva esattamente alla nostra visione di un Ateneo aperto e inclusivo, che valorizza le differenze, e che forma persone per le persone”.
La Cerimonia di conferimento avverrà in occasione dello spettacolo finale degli allievi del corso 2018/19; durante la serata, saranno anche consegnati gli attestati ai partecipanti al corso.
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Lo spettacolo
Seguirà la cerimonia, lo spettacolo degli allievi, per la regia di Riccardo Ballerini e Francesco Giuffrè, dal titolo: “Il Viaggio di Alice – Studio su Alice in Wonderland di Lewis Carroll”. Uno spettacolo itinerante che porterà il pubblico a scoprire alcuni quadri di Alice nel Paese delle Meraviglie. Un viaggio introspettivo, onirico e fantastico che la giovane Alice deve compiere per affrontare il mondo e le sue difficoltà. La Meraviglia è l’emozione chiave, quell’emozione che guida la protagonista verso una continua scoperta di sé stessa, che la porta da un mondo all’altro e sembra permetterle di uscire cambiata ogni volta, ma sana e salva, da quel sogno che spesso la mette a dura prova. Dicono i registi: “Ci piace vedere un’Alice in ognuno di noi, improvvisi cambiamenti spaziali e temporali, comportamenti incomprensibili di soggetti sconosciuti, metamorfosi, animali parlanti, avvenimenti nell’esistenza a cui spesso non sappiamo o possiamo dare un senso. Alice rappresenta una sfida per i nostri allievi. I ragazzi si cimenteranno con i fondamentali dell’Arte Drammatica, della Regia portando in ciascun quadro la loro esperienza emotiva e di vita, diventando così più consapevoli e capaci di esprimere il proprio meraviglioso potenziale. Saremo lieti di poter condividere con il pubblico questo particolare percorso formativo. Ai presenti, sarà chiesta complicità nel partecipare ad un evento che vedrà tutti gli spazi interni ed esterni del teatro Patologico trasformati in palcoscenico, e gli astanti coinvolti dagli attori e dagli operatori, invitati ad aprirsi allo stupore e alla meraviglia”.
26 giugno 2019, ore 20 – Teatro Patologico, Via Cassia 472