Una riconciliazione tra gli elementi che in origine costituivano il teatro: danza, musica e prosa si incontrano in un un’unica rappresentazione: Venerdì 14 e sabato 15 febbraio alle 21:00, “Axto. Oratorio per corpi e voci dal labirinto” va in scena al Teatro Cantiere Florida. Emanuele Conte e Michela Lucenti dirigono un gruppo di danzatori, attori e cantanti con il fine di esplorare le dinamiche psichiche relazionali delle quali il Labirinto e il Minotauro sono metafora inesauribile e archetipica. La contaminazione tra diversi linguaggi artistici rende prova della sperimentazione condotta dal Balletto Civile e dal Teatro della Tosse. Un racconto epico e familiare in uno spettacolo che nasce dalla terra e dal sudore. “Axto”, progetto nato dalla collaborazione tra Teatro della Tosse e Balletto Civile, indaga la dimensione umana più intima che emerge dalle dinamiche relazionali familiari.
Dalla terra affiorano pochi mobili e suppellettili come se un appartamento fosse stato invaso dal fango di un’alluvione e poi fosse riemerso in parte. L’ambiente nel quale il mito del Labirinto e del Minotauro viene celebrato è la casa e i protagonisti, a officiare il rito, sono i familiari. Il “mostro” ora è chiuso tra le mura domestiche. Le mura domestiche da emblema di protezione si trasformano in simbolo di solitudine e isolamento, prigione dalla quale è impossibile fuggire. È la casa il luogo in cui ha sede il mito del Labirinto e del Minotauro: cella, manicomio o isola in cui perdere sé stessi, nascondersi o nascondere, relegando nel privato, proprio ciò che spaventa. Un percorso che parla di solitudine estrema e dei muri, che dovrebbero proteggerci e che invece non fanno che consolidare il nostro isolamento. La fuga dal peso che la famiglia lascia in eredità ai protagonisti è espressa dal loro percorso labirintico, al termine del quale voltandosi scopriranno che ciò di cui tentavano di liberarsi era il proprio riflesso.
Emanuele Conte È presidente della Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse. Regista e scenografo, inizia a lavorare in teatro a partire dalla metà degli anni 80. Ricopre tutti i ruoli tecnici del dietro le quinte fino a diventare direttore di scena nei primi anni 90. Nel 1996 collabora con Emanuele Luzzati alla realizzazione della scena di Inferno e Inferni a Forte Sperone sulle alture di Genova. Diventa direttore allestimenti del Teatro della Tosse e uno dei più stretti collaboratori di Emanuele Luzzati.
Michela Lucenti ex esponente del gruppo l’IMPASTO – Comunità Teatrale Nomade, frutto della lunga collaborazione artistica con Alessandro Berti – nel 2003 fonda il progetto BALLETTO CIVILE, naturale prosecuzione del percorso precedentemente affrontato. Nasce così un’equipe di lavoro per la produzione e la formazione, per approfondire l’idea di un proprio teatro totale privilegiando il canto dal vivo originale e il movimento fondato sulla relazione profonda tra gli interpreti. Ma il percorso affrontato da Michela Lucenti, prima di giungere alla fondazione di BALLETTO CIVILE, è lungo e ricco di esperienze singolari: incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik, conoscenza importante che segnerà profondamente le sue scelte; frequenta la Scuola Biennale del Teatro Stabile di Genova; e contemporaneamente incontra l’ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Tra le esperienze più forti vissute da Michela Lucenti, si riconoscono: la collaborazione con Ismael Ivo, direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza nel 2007; la vittoria nel 2009 del Premio Nazionale della Critica ANCT e quella del Premio Roma Danza 2011, dalla giuria presieduta da Ushio Amagatsu, per lo spettacolo “Il sacro della primavera”.
Prima dello spettacolo, alle 18:30, nel foyer del teatro si terrà il sesto appuntamento del ciclo di incontri a margine della stagione Danza 2019/20 del Teatro Cantiere Florida: “EYEFLOW: sguardi sulla danza contemporanea”, rivolto a studenti universitari, giornalisti e giovani critici o aspiranti tali, che vogliono cimentarsi nella scrittura critica dedicata alla danza e alle arti performative. In occasione di ogni spettacolo del calendario della stagione danza, Versiliadanza organizza un ciclo di incontri a ingresso gratuito, coordinati da un critico o uno studioso della danza contemporanea. Un’occasione di confronto e formazione, riflessione e discussione in un ambiente informale, tutta dedicata alla danza contemporanea e alle arti performative, durante le quali i coordinatori degli appuntamenti guideranno i partecipanti per ampliare la loro visione, affinare le competenze analitiche e osservative, interpretative ed editoriali, oltre a dare fondamentali riferimenti storici e storiografici. Gli incontri saranno declinati attraverso la forma della discussione aperta, della tavola rotonda, con lezioni frontali e pratiche di scrittura condivise. Le restituzioni elaborate dal gruppo di lavoro e dai critici che coordineranno gli incontri saranno pubblicate sul sito di Versiliadanza e sulla pubblicazione stampata del progetto “EYE FLOW”. L’incontro di venerdì 14 febbraio alle 18:30 sarà tenuto dal critico e giornalista Matteo Brighenti.
Matteo Brighenti (1983) è giornalista pubblicista e critico teatrale per le riviste specializzate PAC – Paneacquaculture e Doppiozero. Fa parte dell’Ufficio comunicazione del Teatro della Pergola – Fondazione Teatro della Toscana. Finalista nel 2016 al “Premio Nico Garrone ai critici più sensibili al teatro che muta”, è coautore di Pazzi di libertà. Il Teatro dei Chille a 40 anni dalla legge Basaglia (Pacini Editore) e autore della postfazione di Aldo Morto di Daniele Timpano (Cue Press). È membro stabile della giuria nazionale del Premio Rete Critica.
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AXTO
Oratorio per corpi e voci dal labirinto
testo Emanuele Conte
regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti
coreografie Michela Lucenti
impianto scenico Emanuele Conte
luci Andrea Torazza
costumi Daniela De Blasio
rielaborazioni musicali Massimo Calcagno
collaborazione al testo Elisa D’andrea, Luigi Ferrando
assistenti alla regia Alessio Aronne, Natalia Vallebona, Ambra Chiarello
danzatori: MICHELA LUCENTI, MAURIZIO CAMILLI, ALESSANDRO PALLECCHI, EMANUELA SERRA, FILIPPO PORRO, FRANCESCO GABRIELLI FAUSTINO BLANCHUT (sostituisce ARISTIDE RONTINI)attori: LISA GALANTINI, ENRICO CASALE
direttore di scena Roberto D’Aversa
produzione FondazioneLuzzati-TeatrodellaTosse, BallettoCivile, ArtistiInPiazza-PennabilliFestival