Il poker è senza dubbio uno dei giochi più popolari in Italia e probabilmente anche il più noto e diffuso al mondo. Il suo successo è legato al fatto che rispetto ad altri giochi d’azzardo basati quasi esclusivamente sulla fortuna, con il poker per conquistare una vittoria e battere gli avversari sono necessarie particolari abilità del giocatore. La popolarità nel nostro Paese è evidente anche dalle numerose piattaforme dedicate al gioco. Come dimostrano i siti di comparazione, il poker in Italia viene giocato su siti ADM e vede impegnate grandi aziende nazionali e internazionali.Un simile gioco non poteva non catturare anche l’interesse del mondo dell’arte e della cultura. Le scene al tavolo verde sono state protagoniste di scene di celebri film o produzioni televisive, senza dimenticare il mondo teatrale.
La presenza nel mondo dello spettacolo
Famosa è la commedia La scelta del mazziere scritta dal regista, sceneggiatore e attore britannico Patrick Marber, con titolo originale Dealer’s choice. Rappresentata per la prima volta a Londra nel 1995, l’opera fu messa in scena in Italia in prima nazionale dalla Compagnia Teatrale Salamander collaborando con il Teatro Stabile di Genova.Altro titolo da segnalare è Anche i Santi giocano a poker, una commedia che ha debuttato lo scorso anno al Teatro degli Eroi di Roma con la regia di Marco Todisco. Le scene sono molto divertenti e scritte per indurre anche ad una profonda riflessione, se si considera che al centro della storia vi è un gioco di carte che può creare difficoltà alla vita di intere famiglie, quando si trasforma in un vizio e degenera in ludopatia. Tra i protagonisti della commedia in questione c’è Beatrice, una donna che si è giocata a carte perfino la “sua parte” di casa del nonno pensionato, un immobile che alla morte dell’uomo avrebbe dovuto dividere con la sorella Rita, che vive insieme all’anziano da sempre. La casa verrà poi persa anche da Rita, convinta da Beatrice a disputare una partita di carte particolare, l’ultima della vita, organizzata con Sant’Antonio d’Azzardo, in cui Beatrice si finge Santa Lucia e ricorre a chiedere aiuto a chi è “molto in alto…”. Alla fine si scopre che il vincitore assoluto è un tal “Signore Dio”.A teatro sono finite anche celebri scene da film, come la partita di poker di Regalo di Natale, pellicola avvincente di Pupi Avati datata 1986 che racconta la sfida al tavolo verde in una villa di campagna la notte di Natale tra quattro amici che non si vedono da anni. La partita si rivela tutt’altro che amichevole e fa emergere un bilancio deludente della vita di ognuno dei giocatori. Sul piatto, oltre ai soldi, ci sono i fallimenti, i tradimenti, le menzogne e gli inganni degli amici.Infine, va menzionato lo spettacolo teatrale Anplagghed di Aldo, Giovanni e Giacomo, con tanti sketch che raccontano la surreale quotidianità della vita in una grande città. In uno degli sketch che come tanti altri è disponibile in streaming sul canale YouTube dei tre comici va in scena una partita di poker presso l’abitazione di Giovanni. Il padrone di casa, Giovanni, adotta un atteggiamento autoritario e intransigente, ignorando le proteste di Aldo e Giacomo riguardo le condizioni di inabitabilità della casa, divisa tra un caldo soffocante causato da un calorifero rotto e un freddo glaciale dovuto a una porta del frigorifero lasciata aperta, oltre ai disturbi provocati da un cellulare che suona (con una chiamata da parte di un individuo affannato) e dal campanello dell’ingresso. Durante l’assenza di Giovanni, indotto a rispondere alla porta per dei testimoni di Geova, Aldo e Giacomo approfittano per scambiarsi le carte e i posti, ma Giovanni, accortosi del trucco al suo ritorno, li obbliga a riprendere le posizioni originali. La partita prosegue con trucchi da parte di tutti: Giacomo si assegna un extra di carte sotto pretesto di regole speciali del mazziere, Aldo tenta di sottrarre fiches dal piatto giustificandosi con un falso certificato di cleptomania, e Giovanni impone regole arbitrarie e spia le carte di Aldo con l’aiuto di uno specchietto. Nonostante le dispute sul vincitore, apparentemente Giacomo, i tre decidono infine di abbandonare il gioco per recarsi al lavoro.