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Che brutto un alfabeto senza la Z

Intervista a Tiziano Panici, direttore artistico dell'associazione culturale Dominio Pubblico

Dominio Pubblico, associazione culturale con base a Roma che da anni si occupa di rendere le nuove generazioni protagoniste del panorama artistico italiano, resiste al Covid-19.

E per ripartire dalla creatività, lancia l’ottava edizione del festival multidisciplinare Dominio Pubblico – La Città agli Under 25.

Al grido di «Under 25, ribellati!» chiama a raccolta 100 giovani artisti operanti sul territorio nazionale per oltre 50 eventi che verranno selezionati da una direzione artistica formata soprattutto da loro coetanei.

Il bando, in scadenza il prossimo 7 febbraio, vuole dare l’opportunità alla generazione Z di mettersi in gioco in diversi campi artistici. Le sezioni, per questa edizione, sono: Teatro/Performance, Performance Urbana/Site Specific, Circo, Danza/Danza Urbana, Cinema, Musica Live, Arti Visive, Progetti Digitali.

Dopo la pubblicazione dei progetti selezionati ad aprile, il Festival si terrà – restrizioni permettendo – a giugno, nei locali del Teatro India e dello Spazio Rossellini.

Tiziano Panici è presidente e direttore artistico di Dominio Pubblico, costituita nel 2018 in una nuova realtà associativa che è oggi un concreto esempio di coworking artistico e gestionale, di cui fanno parte anche giovani professionisti Under 30 formatisi nel corso delle edizioni precedenti del Festival e specializzati in diversi campi del management culturale.

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Dominio Pubblico non è un’associazione culturale convenzionale. Di cosa vi occupate?

Dominio Pubblico è un innovativo progetto di promozione e formazione del pubblico e di cittadinanza attiva che, grazie a un format originale, permette ogni anno a un gruppo di ragazzi sotto i venticinque anni di intraprendere un percorso di visione nel mondo dello spettacolo dal vivo. Un laboratorio per le nuove generazioni, che diventano anche la direzione artistica di un festival multidisciplinare dedicato ad artisti Under 30, curandone ogni aspetto organizzativo, logistico, amministrativo, promozionale. Nel corso di otto anni di attività, il progetto Dominio Pubblico ha formato diverse generazioni di spettatori Under 25. Alcuni di essi hanno continuato a essere attivi nel campo della creazione di eventi culturali. Oggi il progetto può contare su una comunità di oltre 800 ragazzi formatasi attraverso il processo di formazione e coinvolgimento attivo.

Da cosa nasce il nome del progetto?

«Nessuno può appropriarsi di ciò che è di Dominio Pubblico»

Con questo motto nel 2013 abbiamo inaugurato il nostro progetto. L’Associazione Dominio Pubblico nasce dal know-how e dalla collaborazione tra due realtà indipendenti attive a Roma da più di trent’anni nella promozione delle arti contemporanee: il Teatro dell’Orologio e il Teatro Argot Studio. Il progetto è stato subito riconosciuto dalle principali istituzione pubbliche del territorio e da quelle nazionali. Nel 2018 Dominio Pubblico si costituisce come associazione indipendente.

Crediamo che questo progetto serva ai ragazzi che coinvolgiamo per diventare cittadini attivi e consapevoli nello spazio urbano che abitano e a sentire propri gli spazi culturali e sociali pubblici.

A chi si rivolge il Bando Z?

La comunicazione del nostro progetto, che viene ideata e promossa sempre in collaborazione con i ragazzi, è immaginata come un vero e proprio storytelling consequenziale e cerca di parlare ad una nuova generazione, la generazione Z per l’appunto, circoscritta tra il 1996 e il 2010: i famosi “nati dopo il 2000”. È a loro che si rivolge il nostro bando, dedicato a tutte le nuove generazioni di artiste e artisti che vogliono un palco per esprimersi nei campi del teatro e delle arti performative, ma anche della danza, della musica, del cinema e delle arti visive.

Non è riduttivo concentrarsi su una fascia ristretta di artisti?

In realtà la fascia è “ristretta” solo in termini generazionali: per quanto riguarda invece l’apertura al mondo delle arti è vastissima e senza limiti. Il nostro Festival Dominio Pubblico – La Città agli Under 25 è multidisciplinare. Però è nato per accogliere la voce delle giovanissime generazioni, che invece hanno troppi pochi spazi per esprimersi. Ci sembrava quindi fondamentale creare, attraverso questo progetto, l’occasione per loro di assumersi gli oneri e gli onori, di abitare uno spazio dove esprimersi liberamente e poter utilizzare il loro linguaggio. Un posto che fosse a loro immagine e somiglianza, dove sentirsi liberi e imparare a crescere insieme.

Come avete passato questi ultimi mesi a teatri chiusi?

Li abbiamo passati riunendoci ogni giovedì nello spazio virtuale di Zoom. Non abbiamo mai interrotto i nostri incontri settimanali e abbiamo cercato di immaginare comunque il nuovo bando e il nuovo festival. Oltre 50 ragazze e ragazzi compongono il gruppo di quest’anno e sentono la responsabilità di portare avanti il loro lavoro per gli artisti perché nel 2020 molti di loro, soprattutto nell’ambito dello spettacolo dal vivo, sono stati limitati e mortificati dall’impossibilità di usare spazi e sale prove. Siamo consapevoli che potremmo trovarci davanti a progetti incompleti, ma che cercheremo di seguire lo stesso, dando più spazio possibile a chi ha urgenza di esprimersi. D’altra parte abbiamo anche la speranza di veder nascere proposte e soluzioni nuove, del tutto inaspettate. Questo è il nostro miglior augurio per il 2021.

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L’avviso pubblico del bando e l’application form sono disponibili sul sito: www.dominiopubblicoteatro.it

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